Feb 23
’Assessore ai trasporti Maria Lapietra ha partecipato nel primo pomeriggio di oggi, in piazza Bengasi, al Tavolo di Cantiere per la realizzazione del prolungamento della metropolitana. “È stata l’occasione per informare i rappresentanti delle associazioni dei commercianti e dei residenti della Circoscrizione Otto sullo stato dei lavori – spiega l’assessore Lapietra – e ci ha permesso di fare un primo punto sulla futura sistemazione della viabilità superficiale”.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti di InfraTo e delle imprese che realizzano l’opera hanno illustrato il particolare sistema informatico di monitoraggio e supporto alle attività di gestione dello scavo e della costruzione della galleria. Si tratta di un sistema che permette ai tecnici di avere tempestività di informazioni e visibilità sull’intero progetto di realizzazione del tunnel. Il Portale di Commessa, questo il nome del sistema, elabora e restituisce in formato ingegneristico e georeferenziato i dati provenienti dalla TBM (Tunnel Boring Machine, la grande fresa che sta realizzando lo scavo), quelli relativi al monitoraggio strutturale su terreni, strade ed edifici posti nei dintorni del tunnel, attraverso il segnalamento di ogni minimo movimento (frazioni di millimetri) e quelli relativi al monitoraggio ambientale.
Dopo i problemi di stoccaggio del materiale estratto per l’allagamento dei siti di deposito a causa delle forti piogge che, del mese di novembre, avevano costretto a interrompere i lavori, ora la talpa viaggia al ritmo di 10 metri al giorno verso Moncalieri per lo scavo della galleria di servizio. Una volta arrivata a destinazione, la fresa verrà smontata, estratta dal sottosuolo e riportata in piazza Bengasi. Qui, con l’aumento dei turni giornalieri, che passeranno da 2 a 3 anche per recuperare una parte del ritardo accumulato, verrà calata nuovamente sottoterra per scavare la galleria fino alla stazione del Lingotto.
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Feb 23
“Credo che né l’ideologia, né l’anelito verso un qualsiasi ideale possano giustificare quanto accaduto. Oltrepassata la linea di demarcazione che separa la legittima rivendicazione politica dall’azione violenta, non vi sono motivazioni che tenganoâ€. Il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci ha aperto con queste parole la commemorazione di Roberto Crescenzio, che aveva solo 22 anni quando morì nel rogo del bar discoteca L’Angelo Azzurro, a pochi passi dall’Università . Il 1°ottobre del 1977, il locale era stato preso d’assalto a colpi di bottiglie incendiarie da un gruppo staccatosi da un corteo che percorreva via Po: il giovane, avvolto dalle fiamme, riportò terribili ustioni che ne causarono la morte dopo due giorni di sofferenze. A quarant’anni da quel tragico episodio, la Città di Torino e l’Associazione Vittime del Terrorismo (AIVITER) hanno ricordato Roberto Crescenzio con una targa collocata sulla facciata del numero 46 di via Po, dove allora si trovava il bar distrutto dalle molotov. Lo scoprimento della targa, omaggio a una vita distrutta da un’azione di sconsiderata violenza, è stato preceduto da un affollato incontro nell’aula magna del vicino Liceo classico “Vincenzo Gioberti”. Il presidente Versaci, nel suo intervento, ha anche sottolineato: “terrorismo è il creare morte e scompiglio, gettare nella disperazione persone innocentiâ€, definendo inoltre fuorvianti alcune polemiche dei giorni scorsi sull’â€etichettatura di un atto che fu d’inusitata violenzaâ€, ricordando come il clima violento di quegli anni fosse preludio alle tante tragedie legate ai terrorismi di sinistra e di destra, “con pezzi deviati dello Stato dietro quest’ultimoâ€. Hanno poi preso la parola il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, il presidente dell’AIVITER Roberto Della Rocca, che ha fatto una minuziosa ricostruzione di quel drammatico giorno, ed una cugina dello scomparso, Federica Marchioro. Al termine dell’incontro, un breve corteo aperto dal Gonfalone della Città ha raggiunto la targa, sino a quel momento rivestita da una bandiera tricolore, per la simbolica cerimonia dello scoprimento.
[fonte: Ufficio stampa del consiglio comunale]
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