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Feb 17


Corso Cincinnato e piĂą in generale il quartiere di Lucento rappresentano la fine della condizione di profughi. Qui migliaia di cittadini provenienti dell’Istria e dalla Dalmazia, esuli da quelle terre passate alla Jugoslavia di Tito, dopo i trattati di Parigi del 1947, ricominciarono una nuova vita.

Questa mattina, nel corso della tradizionale cerimonia presso la lapide di corso Cincinnato all’angolo con via Pirano, nell’ambito delle celebrazioni del giorno del Ricordo, le autorità cittadine hanno ricostruito quella pagina di storia con le tappe finali dell’esodo, a Torino, in via Veglia prima e al villaggio Santa Caterina a Lucento poi.

La consigliera Nadia Conticelli, in rappresentanza della Città, ha evidenziato come gli esuli istriani e dalmati si siano pienamente integrati nella comunità contribuendo a ricostruire l’Italia insieme ad altri italiani.

Per Maurizio Marrone, in rappresentanza della Regione Piemonte, occorre che i giovani conoscano le esperienze e i ricordi drammatici, a partire dalla tragedia delle foibe, perché una storia censurata per anni diventi patrimonio condiviso mentre secondo Daniele Valle, vice presidente del Consiglio Regionale, il compito delle istituzioni è quello di aiutare le memorie a incontrarsi e a non negarsi.

Critico Antonio Vatta, presidente dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia che ritiene che la vicenda degli esuli sia stata troppe volte oggetto di strumentalizzazione da parte della politica, sottolineando come oggi occorra una condivisione vera della memoria e non un linguaggio che alimenti odio ricordando episodi drammatici che pure ci sono stati.

Il presidente Enrico Crescimanno ha portato il saluto della Circoscrizione 5.

[Fonte: CittAgorĂ ]

Feb 16


Dal 16 febbraio al 31 ottobre 2023, lo Spazio Passerella del Museo di Antichità ospita la mostra dossier VIVERE SULL’ACQUA. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte, che si concentra sugli insediamenti palafitticoli e sulla vita quotidiana che si svolgeva nel II millennio a.C.

L’esposizione affronta uno tra i temi più caratteristici e peculiari della storia del Piemonte antico: i siti del Lago di Viverone e dei Lagoni di Mercurago, vicino ad Arona, nel 2011 sono stati inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO come “sito seriale dei Siti Palafitticoli dell’arco alpino” e collocano la regione Piemonte all’interno di dinamiche di grande portata, anche a livello internazionale, per la conoscenza, lo studio e la valorizzazione di una tappa basilare del popolamento umano in Europa.

La rassegna è curata da Elisa Panero con la collaborazione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Alessandria, Asti, Cuneo e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino.

Attraverso reperti archeologici come armi, strumenti di lavoro agricolo, vasellame e gioielli, di produzione locale e di importazione, oltre a numerosi apparati storico-didattici, offre un focus sulla vita di queste aree nell’arco alpino occidentale durante l’Età del Bronzo, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all’Età del Ferro (tra il 5000 e il 500 a.C., ma con particolare riguardo al II millennio a.C.) e mostra l’utilizzo di risorse territoriali e marine in rapporto all’ecosistema di riferimento, argomento di grande attualità.

Il progetto Vivere sull’acqua. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte costituisce la prima tappa concreta della riprogettazione del Padiglione Territorio del Museo di Antichità. La presentazione di oggetti antichi, calchi ottocenteschi e ricostruzioni dell’archeologia sperimentale è infatti un’anteprima sulla preistoria piemontese, in vista del prossimo riallestimento della sezione museale.

Maggiori informazioni su: museireali.beniculturali.it/museo-antichita

Feb 15


Sono iniziati al Pala Alpitour i quarti di finale della Final Eight di Coppa Italia di pallacanestro. Nel primo incontro sono scese in campo le squadre di Milano e Brescia nel derby lombardo. Il primo quarto si è concluso con i bresciani avanti di un punto. Nel secondo la formazione allenata da Alessandro Magro ha addirittura aumentato il vantaggio andando al riposo sul + 16. Al rientro dall’intervallo Milano ha dato un chiaro segno di ripresa riducendo la distanza a – 1. Nell’ultimo quarto è continuata la battaglia con le due compagini che si sono giocate la vittoria finale punto a punto. Ad imporsi è stata Brescia di tre lunghezze che si è guadagnata così la prima semifinale di sabato contro una tra Pesaro e Varese.

Tabellino: EA7 Emporio Armani Milano – Germani Brescia (19/20; 29/45; 55/56; 72/75)

Nel secondo match di giornata si sono affrontate Pesaro e Varese, due squadre che in campionato sono distanziate di soli due punti. Con un gran primo quarto i marchigiani sono saliti sul +17 che ha sottolineato la poca precisione sotto canestro dei lombardi. Varese in netta ripresa nel secondo quarto con un parziale di 15 a 27 ha riacceso la gara prima dell’intervallo lungo. Varese alla fine del terzo quarto è riuscita finalmente a mettere la testa avanti, rimontata immediatamente dalla tripla di Tambone. Quando mancavano 10 minuti alla fine Pesaro era avanti di 3 punti. Nell’ultimo tempo ha prevalso la miglior percentuale al tiro di Pesaro che potuto così raggiungere Brescia in semifinale.

Tabellino: Carpegna Prosciutto Pesaro – Openjobmetis Varese (29/12; 44/35; 67/64; 84/80)

[Fonte: TorinoClick]