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Feb 10


Il Giorno del Ricordo, che commemora le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata all’indomani della Seconda guerra mondiale, è stato celebrato dalla Città di Torino in due appuntamenti: il 9 febbraio in Sala Rossa e il 10 febbraio presso il monumento dedicato alle vittime al Cimitero Monumentale.

In Sala Rossa, giovedì 9 febbraio, la cerimonia alla presenza di autorità civili e militari, rappresentanti della comunità degli esuli e di una folta rappresentanza del Consiglio comunale.

Aprendo la cerimonia, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Domenico Garcea, ha definito quegli eventi quali una pagina tragica del “secolo breve”, ricordando come per molti anni fossero state rimosse o addirittura negate, per calcolo politico, le sofferenze subite dalle popolazioni di lingua italiana in fuga dal comunismo jugoslavo. Il vicario ha quindi sottolineato la necessità di impegnarsi affinché la verità dei fatti possa affermarsi al di là di ogni logica di parte, in un’Europa pacificata, in un mondo sempre più dialogante.

Ha quindi preso la parola l’assessore Maurizio Marrone, rappresentante della Regione Piemonte, ha ringraziato le comunità degli esuli per aver mantenuto viva la memoria di quei fatti durante un lungo silenzio, conservandone il ricordo che deve ora essere tramandato soprattutto ai giovani. Una popolazione inerme, ha affermato Marrone, ha dovuto sopportare le conseguenze delle tensioni geopolitiche nell’area e delle guerre, fino a convincersi di non avere più in futuro nella sua stessa terra e fuggire verso un’Italia a volte rivelatasi matrigna.

Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, ha ricordato la spirale di violenza innescata dal nazifascismo in quelle terre ricche di cultura e storia, nel quadro della seconda guerra mondiale, con la violenza di ritorno da parte del regime autocratico titino: le foibe però non possono essere considerate semplicemente una reazione ad altre violenze, perché tutte le violenze vanno condannate. Valle ha ricordato come occorra, se non una memoria condivisa, la capacità da parte di memorie diverse di riconoscersi reciprocamente e di rendere comprensibile il passato.

Toccante la testimonianza di Antonio Vatta, presidente del comitato torinese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che raccogli e molti esuli e loro discendenti. In fuga da Zara all’età di dieci anni, ha ripercorso il dramma degli esuli attraverso la propria esperienza personale, specchio di tante altre. Vatta ha ricordato come gli esuli non avessero nutrito odio verso gli slavi, ma avessero scelto di loro volontà di abbandonare la loro terra per poter restare italiani quali essi sono, per cui non accettano di essere arbitrariamente etichettati in modo diverso.

Enrico Miletto, docente dell’Università di Torino, ha inquadrato storicamente il periodo tra la fine della Prima guerra mondiale, con l’annessione all’Italia di quelle terre di confine, seguita dal fascismo con l’italianizzazione forzata delle minoranze slave e dal Secondo conflitto mondiale, che vide l’aggressione italo-tedesca ai danni della Jugoslavia. Miletto ha ricordato le violenze degli slavi del 1943-45, sottolineando come il numero delle vittime possa essere solo valutato con approssimazione, tra le cinquemila e le seimila (esponenti del regime fascisti, ma anche possidenti, carabinieri e antifascisti contrari all’annessione alla Jugoslavia), mentre l’esodo, proseguito con fasi alterne fino al 1956, ha riguardato 250mila persone, il 90% della comunità di lingua italiana, spinte dalle politiche coercitive dello stato jugoslavo. Ricordati anche dal relatore i fitti coni d’ombra su queste vicende, dovuti a ragioni di politica internazionale e interna, così come l’indifferenza e persino l’ostilità di una parte dell’opinione pubblica verso quei profughi.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha concluso la cerimonia ricordando come oggi Slovenia e Croazia siano parte integrante dell’Unione Europea, evidenziando come il Giorno del Ricordo non sia un giorno del rancore, intendendo altresì fine a ogni rimozione di quelle tragiche vicende, figlie dei totalitarismi e dei nazionalismi che hanno devastato l’Europa e sono tutt’oggi presenti e pericolosi. Va respinta l’idea degli stati omogenei etnicamente, di muri e barriere tra le nazioni: la vita di una nazione democratica è infatti fondata sul sulla pluralità e sul reciproco riconoscimento di popoli, culture e civiltà, ha sottolineato Lo Russo, citando Jacques Delors che riteneva l’Europa quale federazione di minoranze, capace di garantire rispetto dei diritti individuali e collettivi di persone e popoli. Il sindaco ha quindi ricordato l’importanza dell’integrazione in Europa dell’Ucraina, obiettivo da perseguire con tutte le energie.

Feb 10


Questa mattina i campioni olimpici Daniele Garozzo e Alice Volpi hanno consegnato i loro fioretti al sindaco Stefano Lo Russo e all’assessore allo Sport Domenico Carretta.

Alla cerimonia erano presenti il presidente della Federazione Italiana Scherma Paolo Azzi e quello del Comitato di organizzatore del Grand Prix FIE di Torino Michele Torella.

I due atleti a partire da oggi e fino a domenica 12 saranno in gara al Pala Alpitour per il â€śFoil Grand Prix 2023 – Trofeo INALPI” di fioretto Maschile e Femminile.

Dopo i grandi successi delle edizioni precedenti, Torino ritorna ad essere la prima ed unica cittĂ  europea ad ospitare oltre 400 atleti provenienti da piĂą di 50 nazioni che rappresenteranno il gotha mondiale della scherma

Tra gli italiani saranno presenti le Campionesse Olimpiche e del Mondo Arianna Errigo, Alice Volpi, oltre il campione olimpico Daniele Garozzo e il Campione del Mondo Alessio Foconi.
La gara riveste particolare importanza perchĂ© gli atleti di tutto il mondo si confronteranno con i vincitori delle Olimpiadi di Tokyo 2021 e i Campionati del Mondo de Il Cairo (EGY) 2022 per contendersi le qualificazioni olimpiche di Parigi 2024.

Programma

Venerdì 10 Febbraio 2023 – PALA ALPITOUR: Qualificazioni Femminili

  • ore 09.30 Inizio gara Fioretto Femminile
  • ore 16.30 Termine qualificazioni Fioretto Femminile

Sabato 11 Febbraio 2023 – PALA ALPITOUR: Qualificazioni Maschili

  • ore 09.30 Inizio gara Fioretto Maschile
  • ore 16.30 Termine qualificazioni Fioretto Maschile

Domenica 12 Febbraio 2023 – PALA ALPITOUR: Finali fioretto maschile e femminile 

  • ore 09.30 Inizio gara Fioretto Maschile / Femminile
  • ore 16.30 Presentazione atleti finalisti ed inizio FINALI FEMMINILE / MASCHILE ore 16.45 Inizio SEMIFINALI FEMMINILE / MASCHILE
  • ore 18.00 FINALE 1° e 2° posto Fioretto Femminile
  • ore 18.30 FINALE 1° e 2° posto Fioretto Maschile
  • ore 19.15 PREMIAZIONI

INFO

Pagina FB Fencing Cup Torino
Web FIE – Internation Fencing Federation
Web FederScherma
Web turismotorino.org