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Apr 20


Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ha ospitato giovedì 20 aprile Kodo Nishimura, l’iconico monaco buddhista “sui tacchi a spilloâ€, per un incontro dedicato alla libertà e all’accettazione della propria identità profonda, superando convenzioni e rifiutando compromessi.

Nishimura è in Italia in occasione dell’uscita del suo libro “Il Monaco sui tacchi a spilloâ€, pubblicato dalla casa editrice Ubiliber.

Monaco buddhista, attivista LGBTQ+, make up artist, modello, scrittore: Kodo Nishimura è una figura sfaccettata e complessa. I tanti aspetti della sua vita, apparentemente in conflitto fra loro, hanno trovato una felice sintesi grazie a un lungo cammino interiore, allo studio approfondito della dottrina buddhista e all’accettazione della sua omosessualità.

Nato in un tempio di Tokyo nel 1989, Kodo si è ben presto trovato a fare i conti con una società conservatrice che stigmatizza l’omosessualità e la diversità. Partito alla volta degli Stati Uniti, si è laureato alla Parsons School of Design di New York ed è diventato un riconosciuto make up artist, lavorando anche per alcune edizioni del concorso di Miss Universo.

Oggi, grazie alla consapevolezza che l’insegnamento buddhista è rivolto a chiunque e che tutti possono essere liberi, indipendentemente da qualsiasi scelta identitaria, Kodo Nishimura ha raggiunto l’equilibrio fra la sua fede, la professione di truccatore e l’impegno per la comunità LGBTQ+.

Apr 20


Torino cambia, il piano va veloce. È il titolo di una campagna di comunicazione e del sito www.torinocambia.it, on line da questa mattina, che si propongono di raccontare gli oltre trecento interventi resi possibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme ad altri finanziamenti nazionali e dell’Unione Europea, che cambieranno Torino nei prossimi anni.

Schede digitali, manifesti in giro per la città e maxi affissioni sui cantieri terranno aggiornati i torinesi sui lavori in programma e sul loro andamento. Un manuale per l’allestimento dei cantieri ne garantirà un’immagine uniforme in tutta la città, corredata di didascalie informative che spiegheranno ai passanti la trasformazione che sta avvenendo in quel luogo.

Il sito, realizzato dal Csi Piemonte insieme al dipartimento Fondi Europei e Pnrr della Città con il coordinamento redazionale di Urban Lab, Torino Cambia rappresenterà la fotografia, costantemente aggiornata, degli interventi.

In homepage spiccano alcuni tra i settori di intervento ovvero l’area del Parco del Valentino, la linea 2 della metropolitana, la transizione digitale, l’edilizia scolastica, le biblioteche, i quartieri di Porta Palazzo, corso Racconigi, Vallette.
Ad ogni intervento sarà dedicata una scheda ad hoc, che lo descrive nello specifico, corredata di descrizione, foto, dati (importo del finanziamento, superficie dell’area coinvolta) mappa e cronoprogramma. Oggi le schede, che verranno via via implementate, sono 163, suddivise ini sette ambiti d’azione che guidano gli investimenti e i progetti della Città per i prossimi anni. Oltre che per ambito, sarà possibile cercarle anche per area geografica (indicando il quartiere o la circoscrizione), per stato d’avanzamento dei lavori, per fonte d’investimento o parola chiave. Ultimo, ma non certo meno importante, a fondo pagina compaiono i numeri principali: 300 interventi, 636 milioni di fondi tra Pnnr, Piano Nazionale Complementare e fondi nazionali, 82 milioni di fondi React e 147 milioni di fondi Pon Metro Plus 2021-2027.

Sempre a livello digitale, la Città si è dotata anche di un importante strumento operativo. Per la gestione, il monitoraggio ed il controllo degli interventi sostenuti con i fondi europei verrà infatti messa a disposizione la piattaforma informatica GMF (Gestione Monitoraggio Fondi). Questa permette di inserire in anagrafica tutti gli interventi finanziati, procedendo a comporre il corredo informativo  di ciascun progetto con tutti gli elementi che sono necessari al monitoraggio ed al controllo.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo: â€œAbbiamo lavorato molto, in questo primo anno di attività amministrativa, per rispettare tutte le scadenze, che erano molto stringenti. In particolare, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza obbliga le amministrazioni al raggiungimento di milestone (traguardi) e target (obiettivi) con tempistiche molto strette e vincolanti. La Città, pur nella grande complessità di questa sfida, grazie all’impegno straordinario degli uffici, ha rispettato con puntualità tutti i vincoli temporali prefissati per il 2022 e per il primo trimestre del 2023 e non presenta ritardi per nessuna delle iniziative ad oggi finanziate. Per quanto concerne l’attuazione, ad oggi quasi la totalità degli investimenti è in programma o già in esecuzione, avendo già espletato le procedure di gara e, nella maggior parte dei casi, i lavori saranno avviati nel corso dell’anno. I progetti che troverete illustrati in modo puntuale sul sito sono coerenti con gli obiettivi strategici che la Città di Torino persegue come l’innovazione e lo sviluppo, la transizione ecologica, le opportunità per donne, giovani, bambine e bambini, l’impatto sociale, l’internazionalizzazione e interconnessione del territorioâ€.

[Fonte: TorinoClick]

Apr 20


Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi accompagnato dall’assessora Rosanna Purchia e dal Prefetto Raffaele Ruberto in vista all’Archivio Moda del Liceo Artistico Passoni: un ampio patrimonio di quasi 3 mila pezzi tra abiti e accessori che vanno dalla seconda metà del ‘700 fino agli anni ’90 del ‘900.
Il Liceo Passoni di Torino vanta una pregevole collezione di capi e accessori d’epoca, donati nel corso del tempo da artisti, intellettuali, famiglie di spicco della società piemontese e italiana, ex-allievi e professori, variamente legati alla scuola fin dalla sua fondazione nel 1955. Tutt’ora la collezione è in espansione, spesso grazie al richiamo di un semplice passaparola tra donatori di un tempo e di oggi, che affidano all’Archivio Moda non soltanto capi storici della couture italiana e internazionale ma anche le proprie memorie famigliari, intrecciate a quelle degli abiti.
La collezione, che attualmente conta circa 3000 pezzi, è da sempre affidata a risorse interne alla scuola che, attraverso la condivisione di competenze diverse, gestisce con impegno e grande passione questo importante patrimonio.
Con la fine della pandemia, l’Archivio Moda ha ripreso a pieno ritmo la propria attività, partecipando di recente a iniziative espositive e culturali, con l’intento di sensibilizzare e attrarre l’attenzione mediatica e delle Istituzioni sulla realtà di un patrimonio prezioso ma che necessita di costante manutenzione.
Sono state recentemente avviate impegnative campagne fotografiche e di catalogazione , perseguite secondo gli standard ministeriali e in aperto dialogo con gli Enti territoriali di tutela. Entrambe consentono di raggiungere risultati importanti e complementari: la campagna fotografica di costituire un archivio digitale d’immagini e il coinvolgimento attivo degli studenti, impegnati in percorsi di PCTO interni (ex Alternanza Scuola- Lavoro); quella di catalogazione permette un aggiornamento nello studio dei capi e la mappatura del loro stato di conservazione. Entrambe le iniziative hanno evidenziato l’impellente necessità di restauri e di un’adeguata manutenzione, soprattutto per i materiali tessili più antichi.
Mancano spazi adeguati, non soltanto per garantire la fruizione dei capi da parte di tutti gli studenti e del pubblico interessato, ma anche per la loro corretta e sicura archiviazione. Nell’attesa di poter aprire un vero e proprio Museo della Moda, le schede di catalogo prodotte sono comunque consultabili sul sito dei Beni Culturali e consentono una conoscenza virtuale ma capillare del patrimonio del Liceo Passoni.