Ott 31
La frana del Frejus, la riapertura del traforo del Monte Bianco, la TAV, ma anche il ruolo di Italia e Francia nei conflitti in corso in Ucraina e nellla Striscia di Gaza: sono tanti i temi affrontati dal ministero degli Esteri Antonio Tajani e la sua omologa francese, Catherine Colonna, nel corso del primo Comitato di cooperazione transfrontaliera che si è tenuto questo pomeriggio al Museo del Risorgimento.
​”Un primo incontro che dovrà rafforzare le relazioni tra Italia e Francia”, ha dichiarato il ministro Tajani, mentre la ministra francese Colonna ha sottolineato lo “spirito positivo che permetterà di trovare soluzioni comuni” alle questioni che riguardano più da vicino i due Paesi, tra i quali la riapertura dei trafori del Frejus e del Montebianco.
Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “La città metropolitana e la città di Torino sono i territori più coinvolti dai rapporti transfrontalieri – ha commentato il primo cittadino. – Lo vediamo sul tema dei trasporti, con la forte richiesta che è stata avanzata, anche interpretando le esigenze delle categorie produttive, di accelerare al massimo i lavori di ripristino della tratta ferroviaria, oggi interrotta dalla frana in territorio francese. Sta penalizzando il nostro export e i flussi turistici, per cui deve quanto prima tornare a essere operativa. Abbiamo discusso poi la questione dei flussi migratori, che non può essere affrontata a livello di singolo Stato nazionale, ma con politiche autenticamente integrate, in un ragionamento che non può prescindere dal coinvolgimento dell’Unione Europea e dentro il quale Italia e Francia possono svolgere una funziona propositiva”.
Ott 31
Paratissima celebra quest’anno la XIX edizione della sua manifestazione fieristica, per l’ultimo anno ospite degli spazi del Complesso della Cavallerizza, Patrimonio UNESCO nel cuore della città di Torino.
Il tema che interpreterĂ dal 1 al 5 novembre 2023 è “Eye Contact – Match with Art”, un invito rivolto al pubblico nel traslare il contatto visivo che si crea tra due persone, al contatto tra persona e opera d’arte.
L’espressione eye contact, resa in italiano con “contatto visivo”, è stata coniata intorno al 1960 ed è una delle espressioni non verbali piĂą potenti della societĂ .
L’arte in mostra, visiva per definizione, non utilizza il linguaggio verbale per esprimersi, ponendosi in una condizione di mutabilità in base all’interpretazione dello sguardo di chi ne fruisce.
Gli sguardi possono infatti assumere infiniti significati, e nella loro intensità o fugacità nascondere intenzioni, desideri o perplessità . In un imprevedibile battito di ciglia, si può vivere un gioco dove le parole sono meri accessori, dove è il solo scambio di sguardi a travolgere in connessioni, emozioni ed energie. Così l’arte visiva si svincola dalla necessità di generare un dialogo, costruendo con lo sguardo dell’osservatore un rapporto silenzioso ed intimo, segreto ma complice.
Perché, senza lo sguardo di chi l’ammira, l’arte esisterebbe?
Per la XIX edizione, Paratissima riapre tutti gli spazi della Cavallerizza, con una superficie espositiva di oltre 15.000 mq. Nei 5 giorni di fiera piĂą di 400 artisti suddivisiin 10 mostre cur ate per un totale di 20 curatori (di cui 6 del corso NICE – New Indipendent Curatorial Experience), piĂą una sezione inedita al 3^ piano della Cavallerizza senza curatela.
Maggiori informazioni su www.paratissima.it