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Apr 19


I dipendenti comunali caduti per la Liberazione della città e dell’Italia sono stati ricordati in sala Rossa a Palazzo Civico. La cerimonia richiama ogni anno i cittadini che hanno vissuto quei tragici anni e quanti desiderano mantenere viva nella memoria la lotta degli italiani per la conquista della libertà.
In Sala Rossa il gonfalone della Città di Torino decorato di medaglia d’oro al valor militare alle spalle dello scranno di Fabio Versaci, Presidente del Consiglio Comunale che ha preceduto l’intervento di Mariagrazia Sestero, Presidentessa dell’Anpi Torino e infine della Sindaca Chiara Appendino.
La Cerimonia è poi proseguita con la deposizione di una corona di alloro e di un cuscino di fiori alle lapidi commemorative in piazza Palazzo di Città.

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Apr 11


Il ruolo degli operai delle fabbriche torinesi nel sostenere la lotta contro il nazifascismo, è stato sottolineato nel corso di una cerimonia che si è svolta questa mattina in corso Ferrucci 122, in quella che, in anni passati era stata la sede della Fiat SPA.
A fianco della lapide che riporta i nomi di alcuni operai caduti durante la guerra di Liberazione è stata posta una corona d’alloro.
Ad aprire gli interventi di commemorazione è stato Nino Boeti, vice presidente del Consiglio Regionale e Presidente del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei Valori della Resistenza e dei Principi della Costituzione Repubblicana. “Le lapidi raccontano la storia di una comunità, ha affermato, questa in particolare sottolinea la fusione della storia partigiana e operaia essenziale per la sconfitta del nazifascismo”.

Il sacrificio della lotta operaia e partigiana, è ben rappresentata nella medaglia d’oro al Valor Militare apposta sul Gonfalone civico, ha invece esordito il consigliere Federico Mensio, in rappresentanza della Città ricordando come le fabbriche furono luogo di lotta politica e molti operai, definiti turbatori dell’ordine pubblico, furono deportati in Germania.
“Quel sacrificio, ha affermato, deve essere attualizzato in atti concreti. Occorrer tramandare ma soprattutto oggi, che viviamo in periodi di guerre, seppure lontane da noi serve ricordare l’art 11 della Costituzione in cui si dichiara che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale.
In conclusione della cerimonia è intervenuta Susanna Maruffi che, attraverso la lettura di testimonianze, ha ripercorso le vicende delle lotte nelle fabbriche torinesi e della tragedia della deportazione.

[Fonte: CittAgorà]

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Mar 31


Si è svolta questa mattina la commemorazione del 73° anniversario della conquista del Monte Marrone nella guerra di Liberazione.
All’alba del 31 marzo 1944 il Battaglione Piemonte, costituito il 4 dicembre ’43 a Nardò in Puglia con alpini e artiglieri della Divisione Taurinense, occupava il bastione di Monte Marrone, un’altura di 1770 metri che domina la Valle del Volturno. Un’azione strategica, costata molte vite umane, che metteva nelle mani degli italiani l’osservatorio dal quale i tedeschi sorvegliavano il settore franco-italo-polacco.
Alla commemorazione erano presenti il Gonfalone della Città di Torino, decorato di medaglia d’oro, e numerose delegazioni delle associazioni d’Arma.
Sono intervenuti il Vicepresidente del Consiglio Comunale Enzo Lavolta, il presidente dell’Associazione Italiana dei Combattenti per la Liberazione generale Giuliano Laghi e il Generale Cravarezza. Presenti alla cerimonia Valentino Pizzoglio e Armando Scatolini, reduci della battaglia e un picchetto in armi della Brigata Taurinense.

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