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Secondo giorno della settima edizione di Torino Spiritualità.
L’edizione 2011, dal titolo “IN FINE. Vivere sul limite dei tempi”, è dedicata quest’anno agli interrogativi sugli scenari futuri dell’umanità. Seguita con grande interesse, come testimonia la lunga coda in piazza Carignano, in attesa di assistere all’incontro “Apocalissi interiori”, con Umberto Galimberti.
Da segnalare, alla Cavallerizza Reale, la mostra Private Garden di Giacomo Costa, autore dell’immagine di copertina di Torino Spiritualità 2011. Curata da Luca Beatrice, Private Garden si compone di due istallazioni: la prima ripropone in versione ridotta l’omonimo lavoro presentato alla Biennale di Venezia del 2009; la seconda riproduce, tramite grandi stampe su pvc – nelle immagini – una natura trionfale e vendicativa nell’atto di dominare architetture ormai deserte e abbandonate.

Tutte le informazioni e il programma sono disponibili sul sito della manifestazione.

Aria di gran festa venerdì pomeriggio nella sala Sala Juvarra dell’ex Curia maxima per festeggiare le Nozze d’oro di 40 copie di torinesi, gremita di relativi figli, nipoti e amici.
All’incontro, oltre all’assessore ai Servizi Civici Stefano Gallo, era presente il sindaco Piero Fassino che ha salutato le coppie ripercorrendo gli eventi che gli allora sposi novelli vissero nel 1961, anno del loro matrimonio.
Nel gruppo c’era anche una coppia “speciale” che quest’anno festeggia i 70 anni di unione.

Si è aperta nella chiesa di San Filippo Neri, alla presenza del sindaco Piero Fassino e dell’assessore alla cultura, Maurizio Braccialarghe, la settima edizione di Torino Spiritualità, organizzata da Antonella Parigi e Luca Beatrice e dedicata agli interrogativi sugli scenari futuri dell’umanità.

L’appuntamento è stato con padre Enzo Bianchi e l’attrice Lucilla Giagnoni. I due hanno letto alcuni passi di “Rivelazione di Gesù Cristo” l’ultimo libro del canone neotestamentario, l’Apocalisse di Giovanni.
L’incipit dell’opera smentisce immediatamente l’interpretazione per cui apocalisse è sinonimo di catastrofe e l’Apocalisse il libro che annuncia le calamità che accompagnano la fine del mondo. In quanto rivelazione di Gesù Cristo, l’Apocalisse non dice nulla più di quanto già rivelato da Dio nel Cristo morto e risorto, semplicemente applica tale rivelazione alla storia umana nella sua interezza.

Tutte le informazioni sul sito di Torino Spiritualità

[fonte: TorinoClick]