La settecentesca Villa Sartirana, conosciuta ai molti come la Villa del Parco della Tesoriera, di proprietĂ della CittĂ , si è rifatta il look. Grazie allâimpegno preso dallâamministrazione comunale, lâedificio storico dotato di armoniosi ambienti ricchi di affreschi e di stucchi, destinato a sede della Biblioteca civica musicale âAndrea della Corteâ, chiuso da circa due anni (il cantiere, avviato a maggio 2009, si è concluso lo scorso giugno 2011), è ritornato al suo splendore. Sono stati infatti realizzati lavori allâimpiantistica e di conservazione dipinti e stucchi. âLâesigenza di salvaguardare e riqualificare la Villa in quanto bene storico-artistico â ha spiegato stamattina lâassessore alla Cultura della CittĂ , Maurizio Braccialarghe – e quella di rivedere la funzionalitĂ e lâorganizzazione complessiva degli spazi interni, valorizzando lâattivitĂ pubblica della biblioteca, ha portato lâAmministrazione a optare per un intervento straordinario di manutenzione e di restauro, il cui progetto definitivo è stato approvato nel luglio del 2007â. Lâintervento di manutenzione straordinaria è stato necessario per garantire la migliore conservazione nel tempo della Villa, per rispondere alle esigenze della Direzione della Biblioteca Musicale e soprattutto per migliorare la fruibilitĂ di spazi e servizi per gli utenti. âLe opere realizzate hanno consentito di rivedere lâimpostazione funzionale e la riorganizzazione degli spazi interni â ha spiegato la dirigente del Settore Edifici per la Cultura e responsabile dei lavori – anche a seguito dello spostamento in altra sede del servizio per la celebrazione dei matrimoni civili, oltre che per adeguare gli spazi alle vigenti normative sulla prevenzione incendi, alle nuove disposizioni in merito alla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro, al superamento delle barriere architettoniche e alle disposizioni del nuovo regolamento igienico ed edilizioâ. I lavori, che sono costati circa 2milioni e 220mila ero, IVA esclusa, sono stati aggiudicati, mediante gare a procedura aperta, con appalto della CittĂ di Torino, per le parti edili â architettoniche e di restauro e con appalto di IRIDE Servizi S.p.A., per le parti impiantistiche.
Lâobiettivo dellâamministrazione è di riallestire le sale e riaprire la biblioteca musicale per il prossimo gennaio 2012 per poter ârestituire il prima possibile il patrimonio ai cittadiniâ, ha sottolineato ancora lâassessore Braccialarghe. Lâedificio pubblico, cha accoglierĂ tutto il materiale donato dal musicologo Andrea della Corte, a cui è stata intitolata la biblioteca, avrĂ unâimpostazione moderna: al piano terra sarĂ sistemato il materiale di consultazione, compresi gli antichi vinili, il primo piano invece ospiterĂ una grande sala dâascolto dotata di impianto audio- video e di un pianoforte e altre salette con delle postazioni di ascolto (da 1 a 4 persone) con impianti di altissima qualitĂ .
La struttura, non ancora aperta al pubblico, ospiterĂ alcuni appuntamenti gratuiti del festival MiTo SettembreMusica per la cittĂ .
Un poâ di storia
La Villa Sartirana, di chiara impostazione settecentesca, ha subito nel corso degli anni notevoli mutamenti. Il nucleo centrale fu realizzato fra il 1713 ed il 1715, su progetto di Jacopo Maggi, per il Tesoriere Generale di Sua MaestĂ . Nel 1844 la proprietĂ passò al Marchese di Sartirana, Senatore del Regno, che fece apportare sostanziali trasformazioni al parco e alla Villa, fra le quali la realizzazione della nuova ala laterale a levante. Per circa 25 anni, la Tesoriera divenne un importante centro di cultura, arricchito di preziose collezioni e di una biblioteca di oltre 1500 volumi di storia naturale e botanica. Nel 1934 diventa proprietario il Principe Amedeo Umberto di Savoia Duca dâAosta, il quale fa eseguire ulteriori importanti lavori, affidando lâincarico del progetto allâarchitetto Giovanni Ricci. Venne demolita la parte di sinistra della Villa e costruita unâala simmetrica a quella di destra, ove furono risistemati i servizi inerenti la nuova destinazione dâuso. Lâala ottocentesca di destra venne svuotata e dotata di un nuovo scalone dâonore e di una biblioteca, liberando le sale centrali dalle ingombranti scaffalature e riprendendo gli stucchi manomessi. Soppresse le scale centrali e le serre addossate alla facciata e realizzata ex novo il prospetto a nord, a somiglianza di quello a sud, la parte piĂš vasta e piĂš bella del parco. La Villa venne destinata unicamente a luogo di rappresentanza. Rimasta a lungo disabitata e il parco trascurato, nel 1962 la tenuta diventa di proprietĂ dellâIstituto Sociale dei Padri Gesuiti e viene destinata a club privato. Le salette e i saloni sono utilizzati per riunioni, ricevimenti, sale da gioco. Alcuni locali, al piano terreno e interrato, sono trasformati in spogliatoi e servizi per i campi da tennis, ricavati a ridosso della facciata Nord. Allâinizio degli anni â70 il Comune inizia le trattative con lâIstituto Sociale per il recupero a uso pubblico del parco e della Villa. Nel 1971 si apre al pubblico una prima parte di parco, affacciato a corso Francia, per unâestensione di circa 18mila e 500 mq. In seguito, la CittĂ espropria le rimanenti aree verdi e conclude la trattativa per lâacquisto della parte centrale del parco e della Villa, per un importo di 738 mila e 400mila lire. Nel 1978 vengono affidati i lavori per la realizzazione della nuova sede della Biblioteca Musicale âAndrea della Corteâ, attuale destinazione dâuso dellâedificio.