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Nov 24


Sotto lo sguardo attento delle mascotte olimpiche e paralimpiche incorniciate dagli stendardi delle Giochi invernali del 2006, delle Universiadi 2007, dei World Master Games 2013 e Torino Capitale Europea dello Sport è stato dedicato al grande atleta pugliese Pietro Mennea il parco prospiciente a Piazza Marmolada. L’ex “freccia del sud” ha fatto parte della squadra della Fiat Iveco Torino alla fine degli anni’70 con cui ha vinto la Coppa Europa nei 100 metri.
Durante la giornata sono intervenuti il sindaco Piero Fassino, gli assessori Stefano Gallo, Enzo Lavolta e Claudio Lubatti, il direttore responsabile del Centro di Medicina dello Sport Piero Astegiano, il Presidente della Circoscrizione 3 Francesco Daniele, Gianluca Pessotto e Antonio Comi in rappresentanza di Juventus e Torino Fc.
“Abbiamo deciso di intitolare questo spazio verde a Pietro Mennea – ha sottolineato Piero Fassino – perché abbiamo ritenuto giusto che Torino ricordasse questo grande campione dello sport mondiale. Questo parco che si rifà ai Giochi Olimpici del 2006 dovrà essere fruibile a tutti i cittadini del quartiere e non solo e dovrà essere soprattutto un luogo d’incontro per chi vuole passare qualche ora in serenità all’aria aperta. A proposito di Torino 2006, a febbraio 2016 promuoveremo un grande evento per festeggiare il decennale delle Olimpiadi. L’ultimo pensiero va a quello che è successo in questi a Parigi. Penso che non ci si debba piegare al terrorismo ma che ogni di noi debba continuare a vivere e non rinunciare alla quotidianità. Nell’ultimo fine settimana abbiamo avuto molti eventi che si sono potuti svolgere regolarmente grazie al supporto delle forze dell’ordine che ringrazio per il loro importante lavoro”.
Il parco, oltre a ricordare Pietro Mennea, sarà una palestra a cielo aperto dove tutti potranno fare ginnastica su un grande tappeto, giocare a pallacanestro, esibirsi con lo skate, sfidarsi sui sei tavoli da ping pong o pedalare lungo la pista ciclabile.

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Mag 19


La panchina ora è vuota: su di essa rimangono un cappello, un libro, una lettera e una rosa, ma dell’uomo seduto come in attesa di qualcuno non c’è traccia. Forse ha trovato l’anima gemella o forse si è rassegnato per la troppa attesa. Basta però spostare un poco lo sguardo e … lui è lì, che in bicicletta porta con sé una giovane donna con una rosa in mano… sogno o realtà ?
Rudy, del Servizio Verde Gestione della Città di Torino – di cui abbiamo già ampiamente parlato nel nostro fotoblog – torna con le nuove realizzazioni. Dalla prossima settimana con i suoi colleghi si sposterà i piazza Castello per rinnovare le aiuole e installare le nuove opere.

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Lug 01


Con creatività e abilità, i giardinieri, falegnami e fabbri del Servizio Verde Gestione della Città di Torino rendono il verde pubblico più accogliente e bello, dando una nuova vita a rifiuti e materiali di scarto.
In tempi di forti ristrettezze economiche per le amministrazioni locali, pur patendo tale perdurante situazione, occorre ricercare soluzioni, le più economiche possibili, che consentano di ottenere un effetto piacevole per rendere parchi, giardini, piazze sempre più presentabili e accoglienti.
Significativa a tal riguardo l’esperienza del Servizio Verde Gestione del Comune di Torino. Oltre alle aiuole fiorite, possono abbellire il verde anche arredi costruiti con materiali di recupero, come quelli realizzati per diverse manifestazioni torinesi e ora presenti in diversi giardini pubblici.
Chi opera nella manutenzione del verde dispone di svariati materiali: legno, ferro, materiali edili, vetro, cortecce, cartoni, porzioni di piante, radici, rami, foglie, fiori. Riutilizzati con creatività e fantasia, tali materiali possono trasformarsi in opere di pregio, significato e bellezza. Tutto a “costo zero”, aspetto non trascurabile . I giardinieri del Comune di Torino sono da sempre particolarmente abili nel riutilizzare tutto quanto è disponibile per inventare arredi e composizioni, sia per gli ambienti esterni che per gli uffici che per mostre e manifestazioni. Così, una panchina storica, ma fatiscente, viene rimessa a nuovo, pezzi di ferro o lamiera arrugginiti, ripuliti e lavorati, acquistano una nuova forma, un cestino portarifiuti vandalizzato diventa contenitore pervasi, un palo dell’illuminazione pubblica e dissuasori in ferro danneggiati possono acquistare nuove forme. Ugualmente, frammenti di corteccia sono un ottimo rivestimento per vari tipi di arredi, il tronco di piante abbattute viene scolpito a mano per acquistare forme diverse da posizionare ad hoc nell’ambito di un arredo di pregio.
Tali trasformazioni avvengono grazie all’abilità di giardinieri ricchi di fantasia, supportati da falegnami e fabbri del Servizio Verde Gestione che, di volta in volta, in base alle diverse esigenze, inventano e costruiscono opere di valore estetico, fatte per durare, che racchiudono una professionalità storica, risalente al 1870 con la costituzione della prima Giardineria comunale.

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