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Dic 05


Le biciclette del bike sharing free floating, una volta utilizzate, non potranno essere parcheggiate senza regole. Le due ruote dovranno essere lasciate, ordinate in aree dedicate oppure, se al di fuori di esse, non essere d’intralcio ai pedoni e, più in generale a chi si muove in città, così come stabiliscono le norme del Codice della Strada.

La Giunta Comunale, con una delibera approvata questa mattina, su proposta di Maria Lapietra, assessora alla viabilità e ai trasporti, ha stabilito le linee di indirizzo alle quali il Comune dovrà attenersi nella stesura dell’avviso pubblico per individuare gli operatori che nei prossimi 12 mesi gestiranno a titolo sperimentale il servizio free floating di biciclette condivise.

Le aziende selezionate faranno parte, insieme con i rappresentanti della Città, di un Tavolo tecnico che monitorerà e analizzerà il servizio, valutando le azioni idonee al suo miglioramento e, nel caso, al superamento di eventuali criticità.

È inoltre previsto che i gestori del free floating – che potranno mettere in circolazione ciascuno fino a un massimo di 5mila biciclette –  realizzino investimenti per un valore parametrato a 20 euro per ciascun mezzo della propria flotta. Si tratta della fornitura e la posa di archi portabici, di campagne di comunicazione o di piccoli lavori sulle piste ciclabili.

“La crescita degli spostamenti con mezzi ecosostenibili, a piedi e con il trasporto pubblico è un’opportunità importante per ridurre il traffico e lo smog: andare in bicicletta fa bene all’ambiente e alla salute –  ha commentato l’assessora ai Trasporti e alla Viabilità Maria Lapietra –. “La sperimentazione sul free floating ci offrirà la possibilità di studiare flussi e itinerari dei ciclisti, dati utili anche per miglioramento della sicurezza e nell’implementazione di percorsi dedicati”.

[Fonte: TorinoClick]

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Apr 06


Dal 14 aprile si potrà visitare Torino muovendosi per la città a bordo di tricicli a pedalata assistita che, oltre al pedalatore, possono trasportare due adulti e un bambino: tre i tour turistici proposti inizialmente, da 60, 30 e 15 minuti, con una audioguida.
Bici-t, questo il nome del servizio, è stato illustrato oggi all’Urban center Metropolitano. “Abbiamo presentato questo progetto – commenta Elisa Gallo, presidente dell’omonima società – perché crediamo che una mobilità nuova, più sostenibile, che alleggerisca i nostri centri storici dalla congestione del traffico a motore possa coinvolgere anche il turismo, in forte crescita negli ultimi anni.”
Ma Bici-t non si vuole limitare al servizio turistico e i suoi soci “fermamente convinti che la bikenonomics, l’economia legata alla bicicletta, possa avere una ricaduta economica, sociale e culturale positiva per il territorio” nel futuro vedono un’espansione in altri ambiti: il cicloturismo, il trasporto merci, la logistica per eventi, il trasporto di categorie svantaggiate e l’impegno in progetti sociali.
In collaborazione con Enhancers, Bici-t si sta inoltre sviluppando una app per gestire tutto il tour, dalla prenotazione ai selfie ambientati lungo il percorso.
Il progetto è stato supportato da Facilito Giovani per il programma Torino Social Innovation della Città di Torino, come proposta imprenditoriale nel campo nell’innovazione sociale.

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Lug 03


Domenica 3 luglio in migliaia son tornati a pedalare insieme per “conquistare” la città: si è svolta infatti la settima edizione del Bike Pride con partenza ancora una volta dal Valentino. Lo slogan di quest’anno è stata, “Prendiamoci la città”.

Alla partenza alle ore 16 anche la sindaca Chiara Appendino, con percorso – corso Cairoli, corso San Maurizio, corso Regio Parco, Lungo Dora Firenze, Lungo Dora Napoli, Corso Principe Oddone, piazza Baldissera, corso Principe Oddone, piazza Statuto, corso Inghilterra, corso Vittorio Emanuele II, per poi rientrare al Parco del Valentino.

Un aiuto al Bike Pride anche da ToBike, che ha messo a disposizione dei propri abbonati l’utilizzo gratutio delle bici per tutta la giornata, dalle ore 8 alle ore 20. Da Triciclo invece un’officina mobile per il controllo della biciletta prima e durante la manifestazione.

“La richiesta politica di Bike Pride Fiab Torino quest’anno vuole affrontare il nodo dei rapporti fra le associazioni del territorio e l’Amministrazione della Città – spiegano gli organizzatori – . Per rendere stabili e trasparenti i meccanismi di coinvolgimento dei cittadini Bike Pride propone l’istituzione di una Consulta ufficiale sui temi riguardanti la mobilità ciclabile e la moderazione del traffico”.

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