preload
Apr 02


Con oltre un anno di anticipo, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con delega all’Expo, Maurizio Martina e del Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Sindaco Piero Fassino ha presentato stamattina il vastissimo palinsesto di eventi preparato in occasione dell’Esposizione Universale: iniziative culturali (dall’arte al teatro, dalla musica alla danza, dal cinema alla letteratura), sportive, alimentari, ambientali e a tema religioso che caratterizzano il ricco calendario torinese del 2015. L’Expo, evento strategico che rafforza la già marcata sinergia tra Torino e Milano, è una straordinaria occasione per il nostro Paese e per Torino, raggiungibile dal capoluogo milanese – dove sono attesi 21 milioni di persone – in poco più di trenta minuti. Il 2015, infatti, per il capoluogo piemontese rappresenterà un anno di straordinaria importanza paragonabile, almeno nelle attese, al 2006 e al 2011. Sarà un anno speciale per la nostra città sotto molti punti di vista. In quei dodici mesi troveranno compimento nuovi progetti strutturali come l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio, il completamento dell’ambizioso programma del Polo Reale o la nascita del Polo del 900.

Tutte le informazioni su TorinoClick

Taggato con:
Apr 02


Nel ringraziare i famigliari dei martiri del Pian del Lot, le autorità, i rappresentanti di tutte le associazioni che raccolgono le testimonianze della Liberazione e gli studenti presenti alla cerimonia, il sindaco Piero Fassino ha ricordato che “il sacrificio degli eroi della Resistenza ha consentito al nostro Paese di essere libero, agli italiani di vivere in democrazia, in uno Stato dove la solidarietà, la giustizia sociale sono valori fondanti della nostra Costituzione. Abbiamo il dovere di fare modo che questi valori continuino a presiedere e a ispirare la vita delle nostre società. Ma, ancora nel mondo ci sono conflitti le cui soluzioni purtroppo si pensa debbano passare attraverso le armi, anziché risolversi con gli strumenti della ragione, delle parole. Essere qui, dunque, ha il significato di esternare un impegno affinché i valori di democrazia, di solidarietà e di giustizia vivano nei comportamenti collettivi della nostra società ogni giorno, e che la convivenza civile nel nostro Paese, come quella nel mondo, sia fondata sull’affermazione di questi valori. Abbiamo il dovere di trasmettere memoria alle nuove generazioni, perché soltanto trasmettendo memoria possiamo evitare che ciò che è accaduto non abbia a ripetersi. Ai giovani martiri del Pian del Lot ci rivolgiamo oggi come sempre con un sentimento di gratitudine”.

Taggato con: