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Dic 18


È stata inaugurato nel cortile di Palazzo civico, il lavoro “Identity for sale” del torinese Simone Benedetto, vincitore nel 2013 del “Toro d’Acciaio” come miglior artista di Paratissima. Scultore poliedrico nella scelta di materiali e tecniche, utilizza il figurativo come linguaggio per affrontare tematiche spesso legate al sociale. Le sue opere, che nascono da uno sguardo critico sul presente, mostrano le contraddizioni e i problemi della società moderna e forniscono al fruitore uno spunto di riflessione. Punto forte dell’opera di Simone Benedetto è la continua sperimentazione di materiali, dai più tradizionali ai meno consueti: pietre dure, bronzo, cemento, resine e siliconi. “La possibilità di aggregare e analizzare grandi quantità di informazioni sta cambiando il mondo – sottolinea Benedetto -. Il mito secondo cui esiste uno spazio virtuale e autonomo dove è possibile avere più privacy dalle istituzioni sociali e politiche è morto. In un mondo in cui i dati sono merce, non c’è legge che possa difendere la libertà di internet. Serve una visione più nitida dell’apocalisse che ci attende – termina l’artista – per poter comprendere il bizzarro linguaggio della “sovranità dell’informazione” e affrontare le tentazioni del consumismo informativo”. La successione di sculture si configura come uno “specchio nero della società” e ne sottolinea le profonde contraddizioni.
Il lavoro di Benedetto sarà visibile fino al 30 gennaio 2015.

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Dic 12


Torino ha accolto oggi pomeriggio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in città per aprire al Teatro Regio insieme al presidente della Repubblica Fedale Tedesca Joachim Gauck e al sindaco Piero Fassino la prima edizione dell’ Italian- German High Level Dialogue. Alle 18 in punto il Capo dello Stato ha varcato l’ingresso del teatro, e atteso Gauck per la cordiale stretta di mano di fronte ai flash dei reporter.

L’incontro bilaterale, in una città dal volto sempre più internazionale, è stato organizzato proprio su impulso della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio dei Ministeri degli Affari Esteri dei due Paesi e il coordinamento dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, l’Ispi. Ad aprire l’incontro è stato il sindaco. Dopo una riflessione introduttiva del professor Gian Enrico Rusconi hanno preso la parola i presidenti Gauck e Napolitano, il quale pronunciando il suo discorso si è commosso più volte, marcando come l’amicizia con il presidente Gauck sia tutt’altro che formale, suggellata peraltro lo scorso anno da un incontro toccante e significativo a sant’Anna di Stazzena.

“Noi, italiani e tedeschi, siamo partner e amici, e tali vogliamo rimanere in un’Europa che abbiamo contribuito a costruire insieme “. Così ha esordito Gian Enrico Rusconi, sottolineando i tratti dolorosi di una crisi che mina le speranze degli europei. Dal canto suo il presidente Gauck ha ricordato come l’Italia sia tuttora il Paese che evoca nostalgia nei tedeschi: â€Tutt’oggi è intatto il fascino culturale che il vostro Paese esercita oltralpeâ€. I lavori del summit proseguiranno domattina alla Reggia di Venaria, dove si incontreranno a porte chiuse una trentina di rappresentanti di ciascun Paese, autorevoli esponenti del mondo delle istituzioni, dell’imprenditoria, della scienza e della cultura.

Saranno presenti, tra gli altri, da parte italiana: Federica Guidi, ministro per lo Sviluppo economico; Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri; Michele Valensise, segretario generale del Ministero degli Affari Esteri; Giancarlo Aragona, presidente dell’ISPI; Angelo Bolaffi, filosofo della politica e germanista; Klaus-Peter Roehler e Carlo Salvatori rispettivamente ceo e presidente Allianz; Flavio Valeri di Deutsche Bank; Giuseppe Vita, presidente UniCredit. Da parte tedesca: Juergen Fitschen, co-ceo DB; Peter Huber, giudice della Corte costituzionale federale; Erwin Rauhe, presidente della Camera di Commercio Italo-Germanica; Carl-Ludwig Thiele, member of the Executive Board, Bundesbank; Oliver Bäte, Member of the Board of Management.

L’Italian-German High Level Dialogue mira a rafforzare i rapporti italotedeschi affiancando all’azione diplomatica e agli incontri governativi occasioni per favorire lo scambio di idee fra personalità rappresentative dei due Paesi. L’incontro intende in particolare sviluppare i rapporti culturali e scientifici. Dare nuovo impulso al rapporto italo tedesco sarà strategico anche per affrontare le pressioni esterne, dalla competizione sui mercati globali alle conseguenze dei conflitti alle porte dell’Unione europea. L’iniziativa mira infine a favorire il dialogo fra le due business community per far fronte a questioni cruciali come l’aumento degli investimenti infrastrutturali, riforma del mercato del lavoro, qualità e integrazione dei sistemi educativi ancora fortemente frammentati. In questo contesto il ruolo degli attori privati – in primis le imprese, ma anche i media e il mondo della cultura in generale – diviene molto importante.

Accompagnato dalla moglie Clio, il presidente Napolitano cenerà nel vicino Palazzo Madama e dormirà al Principi di Piemonte prima di ripartire, domani mattina, per Roma.

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Dic 09



La mostra si basa sui materiali dell’Archivio dell’UNRWA – United Nations Relief and Works Agency for Palestine refugees in the Near East. Il visitatore è condotto in un percorso lungo 60 anni attraverso una selezione di immagini che narrano le principali tappe della storia dei profughi palestinesi, dall’esodo del 1948 ai giorni nostri. Al centro della documentazione ci sono le vite dei rifugiati, la loro condizione e i programmi di supporto.
UNRWA è l’Agenzia delle Nazioni Unite, fondata nel 1949, con il mandato di fornire assistenza ai rifugiati palestinesi. L’Agenzia ha iniziato ad operare nel 1950 per rispondere ai bisogni di 750.000 rifugiati; oggi sono diventati 5 milioni. Fin dalla sua fondazione, UNRWA ha collezionato foto e film che coprono vari aspetti della vita e della storia dei rifugiati palestinesi, un patrimonio storico inestimabile di oltre 430.000 negativi, 10.000 stampe, 85.000 slide, 75 film e 730 videocassette.
Maggiori informazioni sul sito del Museo diffuso della Resistenza

fonte Torinocultura

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