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Gen 30


Al Palavela è stato aperto ufficialmente l’anno di Torino Capitale Europea dello Sport.

La grande festa aperta a tutti i cittadini è iniziata dal pomeriggio con il pattinaggio libero in compagnia con i grandi campioni di questa disciplina.
Ad aprire la cerimonia ufficiale un preludio a cura della Compagnia Sonics che, con magiche evoluzioni, hanno introdotto i temi della serata: Torino e lo Sport attraverso esibizioni, parole, musiche ed immagini.
La Banda del Corpo di Polizia Municipale della CittĂ  di Torino ha quindi eseguito l’Inno Nazionale e sulle note dell’Inno Ufficiale Torino 2015 – “Turin 2015 Celebration Ouverture”, si sono esibiti piccoli e grandi atleti della Federazione Ghiaccio Italiana: Ilaria Nogaro, Bianca Manacorda e Nicolò Macii, Ekaterina Riazanova e Simone Vaturi.

A condurre l’Open dell’anno europeo dello sport Marco Berry che ha dialogato con i campioni del mondo sportivo e testimonial dell’evento: Livio Berruti, Mauro Berruto, Francesca Fenocchio e Bruno Gambarotta.
E’ stata poi la volta dei discorsi istituzionali con il Sindaco Piero Fassino, l’Assessore allo sport Stefano Gallo e il Presidente di Aces Europe Gian Francesco Lupattelli.

Lo sport che emoziona, declinato attraverso immagini, parole, musica ed esibizioni sportive, è stato sottolineato dalla compagnia torinese di acrobati, Sonics. Capitanati da Ileana Prudente e Alessandro Pietrolini, nei primi due segmenti di spettacolo ideati e realizzati appositamente dal loro team creativo, gli artisti hanno omaggio alla storia dello sport a Torino. Mentre, nell’ultimo segmento i Sonics hanno incantato il numeroso pubblico del Palavela con il loro successo mondiale “Meraviglia”: la grande sfera rossa d’acciaio, che si è innalzata nelle piazze e nei cieli di tutto il mondo e che ha sancito la fama mondiale del gruppo torinese, si è calata dal soffitto del Palavela creando emozioni e stupore.

“Oggi inauguriamo l’anno dello sport europeo con una grande festa – ha detto il sindaco Piero Fassino – e questo è lo spirito che ci accompagnerĂ  per tutto l’anno. Vogliamo che Torino sia il centro dello sport europeo, che l’entusiasmo e la voglia di esserci riempiano la cittĂ , vogliamo ricreare quell’atmosfera di “comunità” tipica delle grandi iniziative popolari e di piazza, convinti come siamo che lo sport sia un formidabile strumento di crescita e aggregazione. La composizione dello straordinario programma che proietterĂ  la nostra cittĂ  fra le maggiori capitali europee dove lo sport è protagonista e promotore di valori, così come indica il Libro Bianco dello Sport dell’Unione Europea, è stata resa possibile grazie ad una intensa collaborazione tra la CittĂ , il Coni, il Comitato Paralimpico, le Federazioni, gli Enti di Promozione Sportiva, le societĂ  sportive, le istituzioni universitarie e culturali, il mondo della SanitĂ  e del Commercio: un grande progetto di cultura e promozione sportiva, di coinvolgimento e di sport per tutti”.

I giorni del 2015 che scandiranno il titolo di Capitale Europea dello Sport sono stati inseriti in un palinsesto dove le manifestazioni sportive nazionali e internazionali, i tanti campionati italiani e i trofei internazionali, si alterneranno a quelli dedicati allo sport di base, quello associativo, passando per le iniziative dedicate ai ragazzi delle scuole, ai tanti incontri culturali dove verranno affrontati temi legati al benessere, ai sani stili di vita, all’etica nello sport.

“In quest’anno dedicato allo sport – sottolinea l’assessore allo Sport, Stefano Gallo – sarĂ  possibile ammirare il gesto atletico dei tanti campioni che faranno tappa a Torino, ma anche essere primi attori della propria attivitĂ  motoria. Infatti, tra le tante iniziative del 2015 l’Open Day impianti, permetterĂ  a tutti i torinesi, a partire dal 4 febbraio e per ogni primo mercoledì del mese, di usufruire gratuitamente di alcuni impianti sportivi (piscine, piste di ghiaccio e d’atletica).

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Gen 29


Palazzo Madama presenta dal 30 gennaio al 19 aprile 2015 un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorati va conservate in museo. L’esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d’Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione Accorsi-Ometto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama . Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana.
Filo conduttore dell’esposizione è la tazzina : da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all’introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall’Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.

A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l’evoluzione delle forme e la varietĂ  dei decori nel le tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un’occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolaritĂ  produttive, della qualitĂ  della pasta e dei colori.
Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all’esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario.
Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all’intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un piĂą ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione Accorsi-Ometto.

Maggiori informazioni sui siti di Palazzo Madama e Fondazione Accorsi-Ometto

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Gen 28


La Grande Guerra è stato il primo conflitto documentato in modo sistematico da operatori e fotografi militari impiegati dallo Stato Maggiore dell’Esercito o da dilettanti. La fotografia e il cinema, arti tecnologiche del Novecento, sono posti al centro di una strategia offensiva e invasiva non meno pericolosa di quella giocata dagli eserciti nelle trincee: le immagini fisse e animate comunicano infatti direttamente con lo spettatore, superando vincoli linguistici, disinteresse e resistenze ideologiche. Gli scatti e le riprese di soldati e gerarchi, le immagini del fronte e delle retrovie, di feriti, di malati e mutilati hanno un ruolo di primo piano nella costruzione retorica dell’evento bellico e nella definizione della memoria collettiva.

Il Museo Nazionale del Cinema presenterà alla Mole Antonelliana questo ricco patrimonio iconografico, secondo un percorso tematico che evidenzierà i differenti temi e generi della fotografia e del cinema bellico. Fotografie istituzionali realizzate da Luis Bogino, immagini di propaganda, allineate alla retorica bellica, di grande impatto estetico; ma anche fotografie amatoriali scattate dai soldati-fotografi dilettanti, immagini meno estetizzanti che rilevano alcuni elementi centrali dell’esperienza bellica. L’esposizione in parallelo di fotografie, sequenze di film e citazioni letterarie riproporrà al visitatore il racconto visivo della Grande Guerra.

I luoghi e l’immaginario della Grande Guerra costituiscono ancora oggi un tema di riflessione e rivisitazione da parte di artisti contemporanei. Una specifica sezione della mostra presenterà al pubblico l’opera di alcuni importanti artisti che attraverso il mezzo fotografico e cinematografico offrono uno sguardo contemporaneo sull’evento bellico.

A cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni.

Maggiori informazioni sul sito del Museo Nazionale del Cinema

[fonte: Torinocultura]

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