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Mar 20


A mezzogiorno piazza Palazzo di CittĂ  si è fermata. In una atmosfera surreale aperta dalle note del Silenzio centinaia di dipendenti si sono uniti per ricordare le vittime e i feriti dell’attentato al Museo del Bardo. Tra loro numerosi colleghi. Il sindaco Piero Fassino e il console generale di Tunisia a Genova, Zied Bouzuita, hanno manifestato insieme il dolore per l’orrore della tragedia. Poche parole quelle del sindaco, per testimoniare i tanti messaggi ricevuti per esprimere vicinanza e solidarietĂ . Tra questi quelli della comunitĂ  tunisina, fin dalle prime ore in cui i contorni dell’attacco erano sfumati. Il console ha espresso le condoglianze della comunitĂ  per le famiglie delle vittime: “Desideriamo stringere rapporti sempre piĂą stretti con Torino”.

“Quello che è accaduto è accaduto in tante altre cittĂ , e Paesi. La Tunisia e noi siamo solidali agli italiani in questo tragico evento. Il dolore è grande. Noi contiamo sui nostri amici italiani di non abbandonare la Tunisia perchĂ© il nostro Paese ha investito tanto per il turismo. Lo scambio del turismo con l’Italia è importante. E speriamo che questo episodio non cambi le cose. La Tunisia ha giĂ  una strategia contro per il terrorismo e sarĂ  rafforzata con l’aiuto della Cooperazione Internazionale, Paesi amici. Tutti Paesi possono essere colpiti. Il terrorismo è un fenomeno che non ha Paesi, non ha religione, non ha identitĂ . La Cooperazione internazionale ha la responsabilitĂ  di trovare il modo di combatter tecnicamente questa piaga”.

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Mar 20


Questa mattina in città si è svolta una marcia silenziosa per ricordare le vittime della mafie. Tante persone, tra cui moltissimi bambini e ragazzi delle scuole, hanno sfilato silenziosamente lungo via Po per poi giungere in piazza Carignano.
Oggi, infatti, si celebra la Giornata regionale della Memoria e dell’Impegno, voluta dalla Regione con una legge del 2007 e promossa da Libera per ricordare le oltre 900 vittime innocenti di tutte le mafie.
“Questa manifestazione – ha affermato il sindaco Piero Fassino – è una dimostrazione del fatto che i cittadini non vogliono accettare il ricatto della violenza, ma reagire e far sentire la loro voce a chi vorrebbe una societĂ  basata sulla paura”. “Siamo qui a lottare contro le mafie, che sono forme di violenza contro la societĂ  civile – ha proseguito il sindaco – come lo è il terrorismo o il razzismo alla cui lotta è stata dedicata questa settimana”.
“La cittĂ  ha vissuto con angoscia le tragiche ore di Tunisi – ha concluso Piero Fassino -, ma ha saputo reagire perchĂ© non si possono subire ricatti e violenze”.
“Oggi è un giorno importante – ha detto il presidente della Regione Sergio Chiamparino, rivolgendosi soprattutto ai ragazzi -. E’ la giornata della memoria, ma avrebbe poco senso se non ci foste voi e il vostro impegno”. “Per combattere le mafie – ha aggiunto Chiamparino – è necessario che le istituzioni diventino la casa di tutti, dove tutti possono vedere cosa succede perchĂ© tutto ciò che si muove nell’ombra, da essa trae vantaggio”. “Torino e il Piemonte – ha concluso il presidente della Regione – sono state duramente colpite dell’attentato di Tunisi e vorrei che da questa piazza partisse un monito forte alla comunitĂ  nazionale e soprattutto internazionale perchĂ© ci si impegni con la forza della politica piĂą che con la politica della forza per costruire una comunitĂ  internazionale basata sul rispetto reciproco, che è l’esatto opposto del terrorismo”.
In piazza Carignano si sono poi alternati sul palco uomini, donne, ragazzi e bambini per ricordare le oltre novecento vittime delle mafie e, al termine della manifestazione, dopo il minuto di silenzio proclamato in occasione del lutto cittadino e al quale si sono uniti anche i giovani scesi in piazza, l’ex procuratore di Torino Giancarlo Caselli ha letto i nomi delle quattro vittime italiane dell’attentato al museo del Bardo di Tunisi.

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