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Gen 17


Si è svolta questo pomeriggio al Teatro Carignano la cerimonia di consegna del riconoscimento, la Pergamena dello Sport 2017,  assegnato dalla CittĂ  di Torino ai 134 atleti torinesi o militanti in societĂ  sportive del capoluogo piemontese che, nel corso dell’anno passato, hanno conseguito risultati di rilievo a livello internazionale, contribuendo a portare nel mondo la migliore immagine di Torino e proponendosi come esempio virtuoso per tutti i giovani.

Presenti alla cerimonia la Sindaca della CittĂ  di Torino, l’assessore allo Sport  e, tra i premiati, il nuotatore Alessandro Miressi (argento alle Universiadi di Taipei nella 4Ă—100 stile libero e ai Campionati Europei vasca corta di Copenhagen nella 4Ă—50 stile libero), la nuotatrice Carlotta Gilli (5 medaglie d’oro ai Campionati Mondiali Paralimpici di Nuoto a CittĂ  del Messico), Alberto Di Seyssel del circolo canottieri Armida (vittoria nel quattro senza ai Mondiali under 23 di Plovdiv), Sergiy Polikarpenko del CUS Torino (medaglia d’argento ai Campionati Europei Under 20 in pista sui 10.000 metri) e la Juventus campione d’Italia e vicecampione d’Europa rappresenata dal presidente Andrea Agnelli e dal capitano Gianluigi Buffon.

[Fonte: TorinoClick]

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Oltre 500 immagini tratte dall’archivio del Politecnico di Torino.

Attraverso un percorso che alterna grandi classici a opere del tutto inedite, la mostra, a cura di Francesco Zanot, si propone di approfondire la straordinaria complessitĂ  e feconditĂ  della riflessione di Carlo Mollino sulla fotografia, situandolo definitivamente nella storia di questa disciplina.

Tra i piĂą noti e celebrati architetti del Novecento, Mollino ha da sempre riservato alla fotografia un ruolo privilegiato, utilizzandola sia come mezzo espressivo, sia come fondamentale strumento di documentazione e archiviazione del proprio lavoro e del proprio quotidiano.

La mostra, a CAMERA Centro Italiano per la Fotografia dal 18 gennaio al 13 maggio, attraversa l’intera produzione fotografica di Carlo Mollino. Il percorso espositivo, il piĂą completo mai realizzato sul tema, indaga il rapporto tra Mollino e la fotografia a partire dalle prime immagini d’architetturarealizzate negli anni Trenta fino alle Polaroid degli ultimi anni della sua vita. Sulle orme del padre Eugenio, ingegnere e appassionato fotografo, Carlo Mollino si è avvicinato a questo linguaggio espressivo sviluppando non soltanto un vasto corpus di immagini a metĂ  tra il canone della tradizione e lo slancio della sperimentazione, ma anche una peculiare coscienza critica che lo ha condotto a pubblicare nel 1949 Il messaggio dalla camera oscura, volume fondamentale per la diffusione della cultura fotografica in Italia e la sua accettazione tra le arti maggiori.

[Fonte: InPiemonteinTorino]

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