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Gen 12


Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino – istituito dalla Regione Piemonte nel 1978, la cui sede è nell’edificio storico che originariamente ospitava l’Ospedale San Giovanni Battista – riapre al pubblico a partire da sabato 13 gennaio dopo oltre dieci anni di chiusura, dovuta agli interventi resi necessari a seguito dell’incendio (agosto 2013) che ha danneggiato parte dell’edificio. A questo si sono aggiunti numerosi interventi infrastrutturali, di messa in sicurezza e di adeguamento.

In occasione della nuova apertura al pubblico il MRSN sarà a ingresso gratuito dal 13 gennaio al 2 febbraio 2024 – prenotazione online info sul sito mrsntorino.it.

Al Museo, dedicato alla conservazione e alla valorizzazione di reperti naturalistici oltre che alla divulgazione delle collezioni di storia naturale provenienti in parte dall’Università di Torino e in parte acquisite dal museo stesso, si accede dal portone di via Accademia Albertina 15. L’entrata, che reca ancora la scritta ‘Museo di Zoologia’, è quella storica, che si aprì nel 1936 quando l’allora Museo di Storia Naturale, organizzato su diversi piani a Palazzo Carignano, venne trasferito all’interno del palazzo dell’Ospedale di San Giovanni per lasciare posto al Museo del Risorgimento.

Il Regionale di Scienze Naturali è tra i musei più amati dai piemontesi. Nonostante i dieci anni di chiusura e a testimonianza dell’affetto che ancora lega il pubblico al ricordo delle esperienze vissute al suo interno è risultato tra i ‘musei del cuore’ citati in una indagine effettuata nella primavera del 2022 a oltre 5 mila piemontesi dall’Associazione Abbonamento Musei. Gode di una fama di livello nazionale e internazionale per il valore delle collezioni che risalgono alla prima metà dell’Ottocento.

Tra le novità, a disposizione del pubblico, 2 videomapping e un totem dotato di Intelligenza Artificiale generativa. Il nuovo percorso espositivo, infatti, si è arricchito di installazioni multimediali e il visitatore sarà accolto da coinvolgenti esperienze immersive. Un videomapping interattivo è proiettato in loop, tutti i giorni, su uno schermo gigante di 15×6 metri al fondo della sala Arca delle Esplorazioni. L’altro, invece, direttamente sul corpo dell’elefante Fritz (compaiono proiettati, uno dopo l’altro, gli organi interni dell’icona del Museo). Il totem, all’interno del quale si trova l’avatar di Sir Alfred Russel Wallace, il padre della biogeografia con cui l’ospite potrà dialogare, sarà posizionato nella parte storica del MRSN.

Gen 12


Venerdì 12 gennaio sono state posate 10 nuove Pietre d’Inciampo (stolpersteine) in 7 indirizzi in città.

Abbiamo seguito la posa delle pietre dell‘artista tedesco Gunter Demnig per Donato Colombo, Emma Ottolenghi in Via Santa Teresa 28 e per  Arturo e Lucia Beltrando in Via Garibaldi 31.

La cerimonia pubblica con le Istituzioni e gli enti partner si è svolta in  Galleria San Federico sul lato di via Bertola, dove verrà è stata posata la pietra d’inciampo per ricordare Giovanni Battisti, ex lavoratore del giornale La Stampa, deportato a Mauthausen nel 1944.

Le Pietre d’Inciampo sono un progetto del  Museo Diffuso della Resistenza di Torino. Il polo museale da molti anni è impegnato a mantenere viva la memoria delle vittime dell’oppressione nazista e fascista. Le opere dell‘artista tedesco Gunter Demnig, sono blocchi di ottone incastonati nel marciapiede, che riportano nome e dettagli di una persona deportata o uccisa.