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Mar 30


“Quanto siamo capaci di proiettare Torino negli orizzonti internazionali tanto più Torino potrà cogliere le opportunità di investimento, di lavoro, di prosperità per la città e di una migliore della qualità della vita, di relazioni entrando una crescita maggiore mettendo le radici nel mondo intiero”, così il Sindaco di Torino, Piero Fassino durante la conferenza stampa di le Attività internazionali della Città .

L’incontro, che si è svolto questa mattina nel foyer del Teatro Regio, ha dato la possibilità al Sindaco Piero Fassino di presentare la internazionalizzazione della Città ai giornalisti e a vari rappresentanti delle tante realtà che quotidianamente si confrontano con la dimensione estera delle dinamiche economiche, culturali e formative. Tra i relatori erano presenti anche il nuovo Direttore del Settore delle Attività internazionali della Città di Torino, Anna Martina, e il Consigliere diplomatico, Ambasciatore Franco Giordano.

Nel corso dell’incontro è stato presentato il nuovo Accordo di programma con il Ministero degli Affari Esteri, siglato ieri alla Farnesina con il Ministro, Giulio Maria Terzi di Sant’Agata, grazie al quale Torino potrĂ  avvalersi del sostegno della rete diplomatico-consolare, degli istituti di cultura e degli enti economici e commerciali per la promozione della CittĂ  e delle sue eccellenze. E in funzione di questo Accordo, Torino disporrĂ  anche di un Consigliere diplomatico, l’Ambasciatore Franco Giordano.
Nel corso della conferenza stampa è stato illustrato il Programma delle attività internazionali per il 2012 che – accanto al consolidamento delle attività già in essere – prevede l’avvio di nuove relazioni e iniziative.

Sul fronte economico, in collaborazione con CEIP, Camera di Commercio e associazioni imprenditoriali, si promuoveranno iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese torinesi nella loro proiezione sui mercati esteri. E si opererà per il positivo esito della candidatura di Torino quale sede del Congresso Mondiale delle Camere di Commercio.
La cooperazione culturale vedrà un ampio programma di collaborazioni con primarie istituzioni di rilievo internazionale, quali l’Ermitage, il Museé d’Orsay, il Reina Sofia, il Guggenheim, i musei di Gerusalemme, nonché la promozione di eventi esteri del Teatro Regio, del Teatro Stabile, della Fondazione Musei e delle altre istituzioni culturali della città.
In ambito sportivo, forte della positiva esperienza dell’Olimpiade 2006, la Città promuoverà un calendario di eventi quali i World Master Games (2013), la finale dell’Europa League (2014), l’Asian Tour di golf (2013-2015) e la candidatura a Capitale europea dello Sport (2015). Ampio anche l’impegno di Torino nei Progetti europei, a partire da Smart City, per i cui programmi la città ha attivato collaborazioni con Lione, Monaco, Friburgo, Rotterdam, Budapest. Ai 42 accordi di partnership già attivi, altri se ne aggiungeranno con San Pietroburgo, Barcellona, Lione, Smirne, Skopje, Wolfsburg.
La cooperazione con la Cina si arricchirà di una nuova partnership con Hangzhou, che si aggiunge ai protocolli già sottoscritti con le città di Shenzhen, Harbin e Shenyang. Dopo gli accordi con Nagoya, anche la cooperazione con il Giappone si estende alla città di Kanazawa. E ancora, guardando all’Asia, si avvierà il gemellaggio con Rangoon, con programmi di cooperazione finalizzati a sostenere l’evoluzione democratica di quella nazione.

Torino conferma il suo impegno per la pace e lo sviluppo con programmi di cooperazione locale con città dell’Africa subsahariana e dell’America Latina, nonché il prosieguo del sostegno al dialogo tra sindaci israeliani e palestinesi.

Durante la Conferenza stampa è stato anche presentato l’Annual Report 2011 delle attività internazionali di Torino. Il volume, all’ottava edizione, è diventato negli anni un utilissimo strumento di lavoro per i tanti soggetti che a Torino e in Piemonte lavorano nell’ambito delle relazioni con l’estero (scaricabile in formato pdf dal sito www.comune.torino.it/relint )

Al suo interno trovano spazio informazioni sui gemellaggi e gli accordi con città straniere, le missioni all’estero, le delegazioni, i progetti europei, le reti internazionali, le iniziative promosse da città estere durante i festeggiamenti per i 150 dell’Unità d’Italia alle Officine Grandi Riparazioni.

Disponibile il filmato dell’accordo siglato alla Farnesina per la promozione all’estero del sistema Paese dal Ministro Giulio Terzi e dal Sindaco di Torino Piero Fassino. L’accordo mira a potenziare il sistema produttivo, scientifico e culturale della cittĂ  di Torino sulla scena internazionale.

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Mar 29


Nell’ambito dell’Art Program PAV 2012 dedicato all’Ethos del vivente al PAV – Parco d’Arte Vivente è stata inaugurata Tales of a Sea Cow, personale di Etienne De France, a cura di Annick Bureaud.
Il progetto multimediale di Etienne De France (Parigi, 1984, vive tra Parigi e Reykjavik) è il risultato di un intenso lavoro sulla biodiversitĂ  attraverso gli strumenti dell’immaginario, un viaggio verso un finis terrae geografico e mentale.
Tales of a Sea Cow ruota attorno alla Ritina di Steller, un mammifero marino avvistato per la prima volta nel 1741 nelle acque del mare di Bering, tra Siberia e Alaska, e dichiarato estinto nel giro di poche decine di anni.
La mostra si pone così come una metafora amara della velocitĂ  e della voracitĂ  con cui l’uomo tende ad appropriarsi dell’ambiente. Confrontandosi con paleozoologi e biologi, l’artista rintraccia ogni piĂą piccolo dettaglio relativo all’esistenza della Ritina di Steller e ne ricostruisce il mondo – l’habitat, le rotte e l’etologia – colmando il vuoto creato dall’estinzione dell’animale. Sempre avvalendosi delle piĂą aggiornate metodologie e tecnologie scientifiche, De France immagina e segue un team di esperti impegnati a verificare la notizia di alcuni imprevisti avvistamenti nella ricerca di un riscontro, almeno sonoro, che testimoni la sopravvivenza di alcuni esemplari del sirenide scomparso. Nasce così un lavoro che mescola scienza e fiction, una rivisitazione delle atmosfere care a Jules Verne, dove gli elementi del reale si intrecciano alla dimensione del possibile, e forse anche del sogno.
Tales of a Sea Cow è dunque, come indica il titolo al plurale Tales (Storie), l’insieme di molti immaginari, una narrazione aperta a molteplici letture e costruita sommando fonti e materiali diversi.
Nel percorso espositivo del PAV le tante storie della mucca di mare si dispongono come i capitoli di un romanzo, che prima introduce un personaggio e il suo mondo per poi raccontarne le vicissitudini, gli incontri e il destino. Così, ripercorrendo l’allestimento tipico di un museo di scienze naturali, si scoprono idrofoni, plastici, calchi di fossili, cartografie, articoli e disegni che illustrano e commentano la ricerca della Ritina, per arrivare al cuore dell’esposizione nella project room. Qui il lungometraggio Tales of a Sea Cow accompagna il visitatore sulle tracce dell’animale scomparso fino alla decodifica del suo canto attraverso il dispositivo interattivo Stellar, riproposto ad uso del pubblico nella serra del PAV. L’archivio sonoro dei vocalizzi del mammifero marino, registrati dai biologi Thorarinn Mar Baldursson e Jena Torgessik nelle acque della Groenlandia, si dispiega infine nella corte del PAV in un avvolgente coro di echi. In questo contesto, il reale e l’immaginario, il vero e il falso diventano categorie superflue per comprendere la tensione che anima il complesso rapporto tra l’uomo e l’ambiente, una relazione fisica ma anche mentale, dove convivono l’atto distruttivo e la sua negazione. Questa scatola magica, che racchiude a caleidoscopio una storia dentro l’altra, riserva la sorpresa di un ultimo racconto parallelo: un percorso inclusivo di narrazione che comprende da una parte una guida sonora interpretata dalla voce dell’attrice Gisella Bein e dall’altra, per il pubblico non-vedente e ipovedente, mappe tattili e oggetti concreti da sperimentare attraverso la manipolazione, progettati da Stefano Lattanzio, all’interno del Corso di Disegno Industriale/Architettura1 del Politecnico di Torino.
Nell’ambito delle AttivitĂ  Educative e Formative del PAV, a cura di Orietta Brombin, Tales of a Sea Cow diventa spunto per il laboratorio Gulliver’s Travel, dedicato all’approfondimento del tema dell’alteritĂ  attraverso lo sguardo curioso del viaggiatore della letteratura di genere settecentesca. Sul piano della formazione per giovani artisti e gli adulti in genere, sabato 2 giugno il tema verrĂ  ripreso da Piero Gilardi in un workshop pubblico dal titolo Noi come animali.

Etienne de France – TALES OF A SEA COW
dal 30 marzo al 24 giugno 2012 da mercoledì a venerdì, ore 13 – 18; sabato e domenica, ore 12 – 19
Ingresso: intero 3 €, ridotto 2 €, gratuito Abbonamento Torino Musei / Torino+Piemonte Card

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Mar 28


“Ma dove la butto? Il bulbo è di vetro, quindi insieme alle bottiglie, ma ho letto che c’è anche della plastica: allora nella campana non va bene. Magari tra i rifiuti generici, così non sbaglio.” Dubbi e domande che assillano chi, dotato di una piĂą o meno grande sensibilitĂ  ambientale, si trova a dover decidere dove conferire la lampadina fluorescente utiilizzata per illuminare la cucina, la camera da letto o il bagno, una volta giunta a fine vita. Proprio per informare, sensibilizzare ed educare in maniera divertente e coinvolgente adulti e bambini sulle corrette modalitĂ  di raccolta e smaltimento delle lampade a risparmio energetico (CFL-Compact FLuorescent Lamp) il Museo A come Ambiente di corso Umbria 90 ha realizzato “La scatola magica”, un nuovo grande spazio interattivo e multimediale che consente a insegnanti, educatori e studenti (oltre che alle famiglie) di seguire un percorso didattico entusiasmante alla scoperta della luce e dell’energia, tra innovazione tecnologica e trattamento dei rifiuti tecnologici. A presentarlo sono interventuti in corso Umbria 90 il direttore generale di Ecolamp, il Consorzio senza scopo di lucro per la raccolta e il trattamento di sorgenti luminose a basso consumo esauste, Fabrizio D’Amico e l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco.

“Il corretto riciclo e recupero dei rifiuti vale molto. con un unico gesto non solamente si preserva l’ambiente evitando, come in questo caso, la dispersione di mercurio, ma è anche possibile risparmiare energia e inquinare meno – spiega l’assessore all’ambiente della CittĂ  di Torino, Enzo Lavolta – Attraverso un’iniziativa come “La scatola magica” possiamo informare, sensibilizzare ed educare in maniera coinvolgente e divertente bambini ed adulti predisponendo le condizioni per quel circolo virtuoso che, con un piccolo sforzo, può dare grandi risultati.”

Le lampade fluorescenti, una volte giunte a fine vita, vanno infatti raccolte separatamente dai normali rifiuti, innanzitutto perché è possibile riciclarne quasi tutti i componenti e in secondo luogo perché contengono sostanze (come appunto il mercurio) che se disperse in ambiente possono risultare dannose.

Ideato e prodotto dal Museo A come Ambiente e da Ecofficina, il progetto della “Scatola Magica” è stato promosso da ECOLAMP, da sempre impegnato in attivitĂ  di carattere ludico-educative volte ad accrescere la consapevolezza di quanto un semplice gesto possa essere importante per la salvaguardia dell’ambiente.

La collaborazione con il Museo A come Ambiente si inserisce in un progetto educativo piĂą ampio, “happylamp”, che Ecolamp promuove in collaborazione con i principali Parchi di divertimento e Musei italiani.

Maggiori informazioni sul sito di A come Ambiente

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