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Mar 28


“Ma dove la butto? Il bulbo è di vetro, quindi insieme alle bottiglie, ma ho letto che c’è anche della plastica: allora nella campana non va bene. Magari tra i rifiuti generici, così non sbaglio.” Dubbi e domande che assillano chi, dotato di una più o meno grande sensibilità ambientale, si trova a dover decidere dove conferire la lampadina fluorescente utiilizzata per illuminare la cucina, la camera da letto o il bagno, una volta giunta a fine vita. Proprio per informare, sensibilizzare ed educare in maniera divertente e coinvolgente adulti e bambini sulle corrette modalità di raccolta e smaltimento delle lampade a risparmio energetico (CFL-Compact FLuorescent Lamp) il Museo A come Ambiente di corso Umbria 90 ha realizzato “La scatola magica”, un nuovo grande spazio interattivo e multimediale che consente a insegnanti, educatori e studenti (oltre che alle famiglie) di seguire un percorso didattico entusiasmante alla scoperta della luce e dell’energia, tra innovazione tecnologica e trattamento dei rifiuti tecnologici. A presentarlo sono interventuti in corso Umbria 90 il direttore generale di Ecolamp, il Consorzio senza scopo di lucro per la raccolta e il trattamento di sorgenti luminose a basso consumo esauste, Fabrizio D’Amico e l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco.

“Il corretto riciclo e recupero dei rifiuti vale molto. con un unico gesto non solamente si preserva l’ambiente evitando, come in questo caso, la dispersione di mercurio, ma è anche possibile risparmiare energia e inquinare meno – spiega l’assessore all’ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta – Attraverso un’iniziativa come “La scatola magica” possiamo informare, sensibilizzare ed educare in maniera coinvolgente e divertente bambini ed adulti predisponendo le condizioni per quel circolo virtuoso che, con un piccolo sforzo, può dare grandi risultati.”

Le lampade fluorescenti, una volte giunte a fine vita, vanno infatti raccolte separatamente dai normali rifiuti, innanzitutto perché è possibile riciclarne quasi tutti i componenti e in secondo luogo perché contengono sostanze (come appunto il mercurio) che se disperse in ambiente possono risultare dannose.

Ideato e prodotto dal Museo A come Ambiente e da Ecofficina, il progetto della “Scatola Magica” è stato promosso da ECOLAMP, da sempre impegnato in attività di carattere ludico-educative volte ad accrescere la consapevolezza di quanto un semplice gesto possa essere importante per la salvaguardia dell’ambiente.

La collaborazione con il Museo A come Ambiente si inserisce in un progetto educativo più ampio, “happylamp”, che Ecolamp promuove in collaborazione con i principali Parchi di divertimento e Musei italiani.

Maggiori informazioni sul sito di A come Ambiente

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