preload
Ott 18


Oggi al Grattacielo Intesa Sanpaolo il via ufficiale a Torino City Lab, laboratorio di sperimentazione della cittĂ  di Torino. Alla presenza della sindaca Chiara Appendino e di tutti i partner di Torino City Lab, l’assessora all’Innovazione e Smart City Paola Pisano ha presentato la vision di questa nuova politica di innovazione della cittĂ .

“Tutto è partito da un forte obiettivo: creare una cittĂ  guida nel cambiamento che sta investendo il nostro paese grazie ad un ecosistema concentrato sullo sviluppo di competenze e di opportunitĂ  che l’innovazione offre – spiega l’assessora all’Innovazione Paola Pisano -. L’innovazione deve poter essere sperimentata in ambiente reale, ma soprattutto deve essere messa a contatto con la societĂ  per valutarne l’impatto sociale. Quella che stiamo portando avanti vuole essere una visione di politica lungimirante, dove la pubblica amministrazione ha il compito, da una parte, di sostenere gli attori che partecipano creando nuove forme di governance per lo sviluppo di ecosistemi favorevoli, e dall’altra di accompagnare queste realtĂ , affinchĂ© non prendano traiettorie socialmente insostenibili. Oggi apriamo la nostra cittĂ  al futuro e a nuove possibilitĂ  per il nostro ecosistema, per le realtĂ  che sceglieranno Torino per sperimentare innovazioni di frontiera, ma soprattutto per i nostri cittadini”.

Il progetto Torino City Lab offre la città al testing di innovazione di frontiera allo stato pre-commerciale con la volontà di promuovere modelli e forme di sviluppo economico in grado di rispondere in maniera innovativa alle principali sfide in atto e di contribuire al miglioramento della competitività e attrattività del sistema economico torinese, generando così nuovi e migliori posti di lavoro.

Oggi viene lanciato il sito www.torinocitylab.com dove imprese e start up potranno sottoporre il loro progetto di sperimentazione grazie a una call sempre aperta. Un team dedicato analizza la fattibilitĂ  delle proposte di innovazione e procede a rilasciare le autorizzazioni alla sperimentazione nel minor tempo possibile grazie alla semplificazione delle procedure.

Torino City Lab si basa su tre elementi principali:

• Trasparenza, intesa come condivisione di asset tangibili e intangibili (tecnologia, laboratori, dati e informazioni sulla cittaĚ€ e i suoi cittadini, modelli e pratiche di innovazione sociale)
• Apertura verso nuovi soggetti e creazione dell’ecosistema e della community dell’innovazione;
• AgilitĂ  nell’execution delle attivitaĚ€ grazie a strumenti amministrativi, operativi e di semplificazione.
Per rafforzare questo modello la CittĂ  ha definito forme di collaborazione e partenariato con soggetti chiave che accompagneranno la cittĂ  sin dalla fase di co-progettazione del nuovo Torino City Lab quali, utilities, imprese, UniversitĂ , enti di ricerca.

Durante l’incontro sono stati presentati i Main Partner IGPDecaux, INTEL, Intesa Sanpaolo, Italdesign, Mercedes-Benz Consulting, Opinno, TIM, ZTE Italia e le altre realtà entrate a far parte del partenariato 5T, AMIAT, IREN, Sagat, SMAT, TRM, CDI Italia, Digital Innovation Hub – Unione Industriale, Environment Park, Fondazione LINKS, ICxT, MESAP, Politecnico di Torino, SocialFare, Synesthesia, Talentgarden, ToolBox, Torino Wireless, Università degli Studi di Torino.

[Fonte: TorinoClick]

Ott 15


La Sala delle Colonne di Palazzo Civico ha ospitato questa mattina, alla presenza della sindaca Chiara Appendino, uno spettacolo degli Happy Angels. Si è trattato della rivisitazione della fiaba “la Bella e la Bestia”. In scena una quindicina di ragazze e ragazzi che frequentano il centro diurno Rosaspina di Sommariva Del bosco, in provincia di Cuneo. Merito dell’iniziativa l’Associazione “Angeli di Ninfa”, onlus che, attiva dal 2015, opera in ambito socio-sanitario, in particolare a favore delle persone affette dallo spettro autistico.
Il gruppo è impegnato a portare alla luce le loro abilità e sensibilità, finalizzate all’autonomia e all’inclusione sociale. Allo spettacolo, che si è concluso tra applausi scroscianti, hanno assistito gli alunni di due classi quinte del Convitto Umberto I.

Ott 12


 

Torna a Torino, per il secondo anno consecutivo, World Press Photo, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo. Presente in oltre cento città e più di 45 Paesi, la tappa torinese è organizzata grazie all’Associazione C.I.ME. – Culture e Identità Mediterranee. Quest’anno è ospitata all’Ex Borsa Valori di via San Francesco da Paola 22, da venerdì 12 ottobre a domenica 11 novembre con il patrocinio della Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Stampa Subalpina, Centro Giornalistico Pestelli e Lettera Ventitré. Ogni anno, migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali come National Geographic, BBC, CNN, Le Monde, El Pais si contendono il titolo nelle diverse categorie del concorso di fotogiornalismo: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, People, Sports, Spot News. Obiettivo aggiudicarsi un posto in questa mostra. Dopo il successo dello scorso anno (ottomila visitatori in quattro settimane di esposizione al Mastio della Cittadella di Torino), l’esposizione presenta i 135 scatti vincitori, realizzati da 42 fotografi provenienti da 22 paesi di tutto il mondo (Australia, Bangladesh, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Russia, Serbia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito, USA e Venezuela). Per selezionarli, i giudici, nel 2018, hanno esaminato per tre settimane 73.044 fotografie di 4.548 fotografi. La giuria era composta da Magdalena Herrera, direttrice della fotografia a Geo France, France Thomas Borberg, capo photo-editor di Politiken, Marcelo Brodsky, visual artist, Jérôme Huffer, capo del dipartimento fotografico di Paris Match, Whitney C. Johnson, vice direttrice della fotografia al National Geographic, Bulent Kiliç, responsabile fotografico di AFP in Turchia, Eman Mohammed, fotogiornalista.

Vincitore assoluto è stato Ronaldo Schemidt. Ha immortalato un ragazzo di 28 anni che indossa una maglietta che sta andando a fuoco. L’immagine è stata scattata durante una manifestazione di protesta contro il presidente venezuelano Nicolas Maduro, avvenuta a Caracas nel maggio 2017. La foto ha anche vinto il primo posto nella categoria Spot News, immagini singole.

Nata nel 1955 e con base ad Amsterdam, la Fondazione World Press Photo si distingue ormai da sei decadi per essere una delle maggiori organizzazioni indipendenti e no-profit impegnata nella tutela della libertĂ  di informazione, inchiesta ed espressione, promuovendo in tutto il mondo il fotogiornalismo di qualitĂ .  La mostra è riconosciuta per il suo alto valore culturale, sociale ed educativo, rappresenta, dunque, un viaggio per immagini tra gli avvenimenti piĂą rilevanti del nostro tempo. L’esposizione arriva a Torino grazie all’impegno di Vito Cramarossa, presidente dell’Associazione C.I.ME. – Culture e IdentitĂ  Mediterranee. CIME è una realtĂ  pugliese che da piĂą di dieci anni in Italia e all’estero si occupa di promuovere lo sviluppo e il senso critico dei territori per il tramite della cultura. Attualmente rappresenta uno dei partner piĂą importanti della Fondazione World Press Photo con all’attivo l’organizzazione di ben quattro tappe italiane della mostra WPP 2018: Bari (27 aprile-27 maggio 2018), Palermo (14 settembre-7 ottobre 2018), Napoli (24 novembre-16 dicembre 2018) e Torino (12 ottobre-11 novembre 2018).

Per maggiori informazioni:
Sito: www.worldpressphototorino.it

Facebook: https://www.facebook.com/worldpressphototorino/