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Apr 01


Prosegue l’iter per la realizzazione della linea 2 della metropolitana di Torino. A fare il punto in conferenza stampa oggi nella sede della Città Metropolitana, alla presenza del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, c’erano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il commissario straordinario dell’opera Bernardino Chiaia che ha presentato la gara per la scelta del sistema e del materiale rotabile.

“L’avvio della procedura per la scelta del sistema e dei treni – spiega il sindaco Lo Russo -rappresenta un ulteriore concreto passo avanti verso la realizzazione della linea 2 della metropolitana, un’opera strategica per la città di Torino. La rimodulazione dovuta agli extra costi dei materiali proposta dal Commissario straordinario, che ringraziamo per il lavoro svolto, ha permesso di non mettere in discussione l’opera dando il via all’iter per la sua realizzazione nel rispetto del cronoprogramma, salvaguardando l’esigenza di realizzare il primo lotto funzionale nella zona nord e di arrivare a garantire la indispensabile interconnessione con la Linea 1 a Porta Nuova. La gara presentata oggi prevede già come opzione anche la possibilità di estendere la tratta fino al Politecnico e siamo fiduciosi che il Governo potrà nel frattempo individuare e mettere a disposizione le necessarie risorse per la prosecuzione del percorso verso sud. Per la nostra città l’avvio di una nuova linea di metropolitana rappresenta un’opportunità importantissima sia per incentivare la mobilità sostenibile che per il rilancio e la rigenerazione urbana della zona nordâ€.

La nuova linea 2 della Metropolitana di Torino sarà caratterizzata da un sistema “su ferroâ€, ossia con materiale rotabile su binari di tipo ferroviario, come avviene nelle principali metropolitaneitaliane ed europee. I treni potranno avere una lunghezza massima di 60 metri e una larghezza fino a 2,7 metri. Le prestazioni saranno in linea con gli standard europei, garantendo vibrazioni ridotte, una velocità massima di 80 km/h, una velocità commerciale di 30 km/h e una frequenza minima di 90 secondi tra un convoglio e l’altro. Ogni treno potrà trasportare oltre 400 passeggeri, con almeno due aree riservate alle personedisabili e due aree riservate alle biciclette per ciascun treno.

Le vere novità sono però rappresentate dalla tecnologia sia a bordo treno sia nelle banchine di stazione. I treni saranno completamente a guida autonoma e saranno dotati del piùmoderno sistema di segnalamento denominato CBTC(Communications-Based Train Control – Controllo automatico del traffico ferroviario), nonché di una particolare sensoristica che permetterà un’auto-diagnosi dei guasti e una gestione intelligente dei passaggi con frequenze modulabili secondo leesigenze variabili. In base all’affluenza dell’utenza, e in previsione di eventi e spostamenti significativi, il sistema sarà in grado di regolare automaticamente la quantità di materiale rotabile da immettere in linea e di regolarne di conseguenza le frequenzedei passaggi.

Grande attenzione sarà dedicata inoltre al comfort e alle informazioni verso l’utenza. A bordo treno sarà presente un sistema di infotainment pensato per garantire una corretta informazione e un adeguato intrattenimento dei passeggeri. Essosegnalerà inoltre, la posizione del treno e le stazioni di arrivo,mentre nella banchina sarà indicato non solo il tempo di attesadel prossimo convoglio, ma anche il grado di capienza delle carrozze in modo da permettere una miglior distribuzione dell’utenza a bordo treno (ivi inclusa la possibilità di imbarcare biciclette secondo il futuro regolamento dell’esercente). Le porte di banchina, elemento di grande sicurezza molto apprezzato dai torinesi, oltre a svolgere una funzione di protezione saranno corredati di monitor “smart†sui quali sarà possibile trasmettere messaggi di servizio, informativi o pubblicitari.

Sempre in tema di comfort, si segnala la presenza dell’aria condizionata a bordo treno che verrà modulata, così come nelle stazioni, in base al numero di persone presenti. Questa modalità di gestione rappresenta un elemento di grande attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità rafforzata dalla funzionalizzazione delle stazioni in chiave geotermica. Grazie a questa gestione virtuosa dell’infrastruttura sarà possibile modulare l’utilizzo di energia, ventilazione e illuminazione a seconda delle reali esigenze di servizio. Inoltre, verrà richiesta al fornitore una certificazione ambientale del materiale rotabile che attesti, anche attraverso una LCA (Life Cycle Assessment), le performance ambientali in termini di efficienza energetica, utilizzo di materiale riciclato, design che faciliti il disassemblaggio e riciclo dei materiali a fine vita.

La tecnologia sarà largamente presente anche sotto forme nuove e digitali. Grazie alla progettazione in BIM (Building Information Modeling) dell’intera linea – primo caso in Italia – verrà realizzato un gemello digitale dell’infrastruttura, alimentato dalle informazioni provenienti dalla sensoristica presente sui treni e sugli impianti e permetterà un’efficacemanutenzione predittiva, un’ottimizzazione delle performance di servizio e un supporto per il calcolo del budget di spesa per le manutenzioni, utile per la programmazione e la gestione della linea nel corso degli anni.

Le novità sono presenti anche nelle modalità di gestione della procedura di scelta di treni e sistema. La procedura di dialogo con i grandi player internazionali permetterà infatti di valutare e recepire dai produttori medesimi le ultime innovazioni presenti sul mercato inerenti sia il sistema di segnalamento che il materiale rotabile. Uno sguardo verso il futuro è rappresentato dalla possibilità di ricercare le migliori tecnologie disponibili sul mercato al momento della messa in esercizio della linea, al fine di scongiurare il fenomeno della “obsolescenza tecnologicaâ€derivante dal tempo che intercorre dalla scelta del sistema e l’effettiva inaugurazione del servizio di trasporto , ma prosegue anche nel corso del funzionamento della linea tramite, ad esempio, gli ambiti del controllo automatico, della cybersecurity, della bigliettazione smart e integrata nell’esercizio, della manutenzione predittiva e del recupero energetico.

Il valore dell’appalto, comprensivo della “Parte Base†(tratta “Rebaudengo-Porta Nuovaâ€) e della “Parte opzionale†(tratta “Porta Nuova-Politecnico), è pari a 500.014.602,59 euro.

L’obiettivo, più volte confermato e condiviso da parte del Commissario e di tutti i livelli istituzionali coinvolti, è quello di completare e realizzare entrambi i lotti dell’operaprovvedendo alle necessarie rimodulazioni finanziarie nei giusti tempi. Proprio a dimostrazione di questo è stata inserita nella gara una specifica opzione che garantisca già da oggi la prosecuzione senza soluzione di continuità dell’opera oltre la fermata di Porta Nuova e verso il Politecnico.

Apr 01


È stata inaugurata oggi 1 aprile, nel 91esimo anniversario della canonizzazione di Don Bosco (1934-2025), la nuova piazza Maria Ausiliatrice, oggetto di un importante intervento di riqualificazione che, tenendo conto della storia del luogo – meta da sempre di cittadini, pellegrini e turisti per via della presenza delle comunità salesiane e della Basilica santuario di Maria Ausiliatrice – e delle sue caratteristiche culturali e ambientali, ne ha valorizzato il contesto monumentale e, attraverso la riorganizzazione degli spazi, migliorato la vivibilità, rendendolo ancora più accogliente. Finanziati con 1,5 milioni di euro attraverso fondi del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità per il programma Pinqua, i lavori comprendono anche l’area antistante la scuola De Amicis con l’area gioco all’incrocio di via Masserano e via Biella intitolata a Giorgio e Isabella Marincola, fratello e sorella nati nella Somalia italiana e tra i simboli della Resistenza, e il vicolo Grosso dove il cantiere sta procedendo e sarà presto concluso.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta, il presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri, il nuovo Rettore Maggiore della Congregazione Salesiana don Fabio Attard, appena eletto, il Rettore della Basilica don Michele Viviano, i superiori della Congregazione Salesiana e 230 salesiani rappresentanti di 127 Paesi di tutto il mondo radunati a Torino per il loro 29esimo capitolo generale che si concluderà a Roma il prossimo 12 aprile. Tantissimi i cittadini che hanno partecipato alla cerimonia. 

Nel corso festa, allietata dalla presenza dei bambini della scuola primaria delle Figlie di Maria Ausiliatrice in piazza insieme ai ragazzi delle scuole salesiane di Valdocco e dalle note della Banda Musicale del Corpo dei Vigili Urbani di Torino, personale dei Vigili del Fuoco ha posto fiori sulle due statue degli arcangeli presenti sulle due cupole dei campanili.

“La ‘nuova’ piazza Maria Ausiliatrice â€“ dichiara il sindaco Stefano Lo Russo â€“ aggiunge un ulteriore tassello al percorso di trasformazione di Torino, rendendola sempre più bella, vivibile e sostenibile. Particolarmente significativo che l’inaugurazione avvenga nella ricorrenza della canonizzazione di Don Bosco e alla presenza del nuovo Rettor Maggiore dei Salesiani, che sottolinea il forte legame tra la città e l’opera salesiana. Questa piazza, rinnovata e restituita alla comunità, non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di come Torino stia cambiando: con interventi che migliorano la qualità della vita nei quartieri rispettando il valore dei luoghi e della storia, con spazi pubblici più accoglienti, sicuri e a misura di persone. Il nostro impegno è quello di proseguire su questa strada, con progetti che valorizzino il patrimonio urbano e ne facciano un punto di riferimento per la vita sociale e culturale della città e della comunitàâ€.

La cerimonia è stata anche l’occasione per inaugurare e presentare la conclusione dei lavori di restauro e di conservazione dei due campanili della Basilica Maria Ausiliatrice che è stata dotata dal 10 gennaio di un nuovo concerto campanario con l’aggiunta di quattro nuove campane che si uniscono alle otto precedenti per un totale di 12 campane. Altri interventi hanno riguardato il restauro per intero delle statue dell’Arcangelo Gabriele, posto sul campanile lato destro, e dell’Arcangelo Michele, posto invece su quello di sinistra guardando la facciata della Basilica, insieme alle torri campanarie con le relative cupole e le due statue soprastanti, insieme a quella della Madonna posta sulla prima cupola, la più grande.

“La concomitanza della riqualificazione di piazza Maria Ausiliatrice con i lavori non più derogabili delle torri campanarie con il nuovo concerto delle campane è stata una interessante coincidenza â€“ afferma don Michele Viviano, Rettore della Basilica -. Tutto questo è stato come un sogno diventato realtà per il contributo finanziario una parte dalla fondazione CRT e un’altra parte dalla congregazione salesiana e da persone affezionate e devote di Maria Ausiliatrice e di don Bosco. I lavori sono iniziati il 24 aprile 2024 a 200 anni da quel sogno famoso fatto a nove anni (1824) da Giovannino Bosco che ne tracciò la sua futura missione. E si sono conclusi in questo gennaio, mese salesiano che culmina nella celebrazione della festa di don Bosco. La felice coincidenza traduce nell’oggi quel binomio educativo di don Bosco, ossia l’essere ‘buoni cristiani (la Basilica con i suoi campanili) e onesti cittadini (la piazza) per essere futuri abitatori del cielo’ come ci ricorda il suono delle campane invitandoci ad alzare lo sguardo verso l’altoâ€.

Inserito nel quadro più ampio di riqualificazione promosso col piano di ‘Valdocco Vivibile’, l’intervento sulla piazza, realizzato dalla Divisione Verde e Parchi e dal Servizio Mobilità Dolce, ha raccolto le molteplici esigenze delle realtà che vi si affacciano: oltre al complesso della Basilica, la chiesa parrocchiale, l’Istituto delle figlie di Maria Ausiliatrice e la loro sede ispettoriale. L’ampia pedonalizzazione, il ridisegno delle pavimentazioni, l’ampliamento delle aree verdi le ridanno valore e consentono ora la piena visuale del complesso architettonico, della statua di Don Bosco e del fronte della Basilica.

Oltre al miglioramento dell’aspetto funzionale, gli interventi realizzati contribuiscono alla mitigazione della vulnerabilità climatica attraverso l’impiego di soluzioni e materiali innovativi a basso impatto ambientale, come pavimentazioni drenanti e elementi naturali e, al tempo stesso, hanno consentito l’abbattimento delle barriere architettoniche, rendendo la piazza completamente accessibile.

“La fine dei lavori è sempre un momento importante perché si rende visibile e concreto quanto pensato; questo non può che essere motivo di soddisfazione per tutti coloro che hanno collaborato â€“ commenta l’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta -. I lavori su piazza Maria Ausiliatrice rientrano in un ampio progetto con il quale si è voluto avviare un processo virtuoso di riqualificazione all’interno del quartiere Valdocco. Un cantiere che ha saputo valorizzare la radice di centro aggregativo della piazza senza tralasciare un grande tema come quello ambientale. Quello che vediamo oggi – sottolinea Foglietta – è il risultato di un percorso partecipato che nei tanti incontri ha raccolto indicazioni, proposte e suggerimenti di chi utilizza la piazza quotidianamente. Le persone coinvolte nell’iter di trasformazione hanno condiviso con noi  la soddisfazione per il risultato ottenuto che consentirà di godere non solo di un’area più funzionale, ma di un luogo dove aumenta la qualità della vita per il tempo che vi si deve o si vuole trascorrere. Interventi – ha ricordato l’assessora – che sono stati studiati anche per avere un impatto positivo su fenomeni con cui il cambiamento climatico ci costringe ormai a convivere così da prevenire o ridurre comunque al minimo i danni che possono causare, ad esempio, le precipitazioni atmosferiche di elevata o eccezionale intensità quando trovano superfici impermeabiliâ€.

Un concetto ripreso anche dal presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri: â€œLa riqualificazione â€“ ricorda ancora Deri – Ã¨ frutto di un lavoro partecipato con i Salesiani, che storicamente hanno un ruolo molto importante nell’ambito del territorio del quartiere Valdocco. Questo percorso condiviso ha permesso di liberare la piazza dalle auto e di riqualificare uno spazio molto caro ai torinesi, che potrà essere apprezzato anche dai tanti pellegrini e turisti in visita alla Basilica di Maria Ausiliatrice. Il nuovo assetto offre anche spazio pedonale agli istituti scolastici che vi insistonoâ€.

Secondo quanto disposto dal piano di Resilienza Climatica della Città di Torino, nell’esecuzione dei lavori sono stati adottati criteri e soluzioni per contrastare gli impatti dovuti alle intense precipitazioni causate dal cambiamento climatico, agendo sul sistema di raccolta delle acque meteoriche per evitare che si possano verificare allagamenti nella parte più bassa della piazza, mentre intorno al monumento a Don Bosco, l’inserimento di aree verdi ha incrementato la permeabilità della superficie.

A completare l’intervento la ridefinizione di via Maria Ausiliatrice di fronte alla Basilica con l’ampliamento della banchina, la realizzazione di un percorso pedonale a Nord della statua di Don Bosco in continuità con i marciapiedi e la valorizzazione dello storico ‘Torèt’. Sul lato Est della piazza è stato inoltre mantenuto un collegamento tra corso Regina e via Maria Ausiliatrice riservato ai mezzi di soccorso e a quelli autorizzati.