Con l’avvio della direzione artistica di Chiara Bertola, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino – inaugura un nuovo modello di programmazione culturale strutturato in due stagioni annuali, intitolate RISONANZE. Ogni stagione affronta temi specifici che fungono da filo conduttore per una rilettura dinamica della Collezione e si declinano in mostre, progetti interdisciplinari e interventi site-specific, generando un dialogo continuo tra le opere, gli spazi e il pubblico.
Dopo una prima stagione dedicata a luce, colore e tempo, dal 16 aprile 2025 si apre la SECONDA RISONANZA, incentrata sui concetti di ritmo, struttura e segno. Un’esplorazione profonda e articolata che coinvolge tutti gli ambienti del museo, dalle sale principali fino agli spazi più nascosti, trasformandoli in punti d’incontro tra eredità storica e sperimentazione contemporanea.
Le mostre
Ad aprire la stagione, due mostre personali molto attese. La prima è “Fausto Melotti. Lasciatemi divertire!”, una grande retrospettiva a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna, che rende omaggio a uno dei maestri piĂą raffinati del Novecento italiano. A cinquantatrĂ© anni dalla storica mostra del 1972, la GAM accoglie oltre centocinquanta opere dell’artista, dagli esordi astratti degli anni Trenta fino alle celebri sculture poetiche della maturitĂ , come Modulazione ascendente (1977), collocata nel giardino del museo. Il titolo dell’esposizione prende spunto da una frase dello stesso Melotti, che ben esprime il suo approccio giocoso e sperimentale alla pratica artistica.
La seconda mostra, “Dove lo spazio chiama il segno”, di Alice Cattaneo e curata da Giovanni Giacomo Paolin. L’esposizione ripercorre il lavoro dell’artista milanese in un dialogo continuo tra materia e forma, trasformazione e intuizione. Il titolo nasce da un aneddoto personale: un maestro vetraio di Murano, indicando dove tagliare un materiale, le suggerì di farlo “dove chiama il materiale”. Una frase che diventa metafora del processo artistico stesso, basato sull’ascolto sensibile della materia e sul tempo necessario per comprenderla.
La Videoteca della GAM ospita invece una retrospettiva dedicata ai film di Giosetta Fioroni, a cura di Elena Volpato. L’esposizione presenta quattro opere realizzate nel 1967 – Coppie, Gioco, Goffredo e Solitudine femminile – che raccontano una fase poco nota ma centrale nella ricerca dell’artista, in cui cinema e pittura si contaminano. Le pellicole originali in 8 mm sono custodite proprio dalla Videoteca, a cui l’artista le donò nel 1999.
Un museo che ascolta e risuona
Come giĂ avvenuto nella Prima Risonanza, anche in questa nuova stagione non mancano gli “intrusi”, interventi trasversali pensati per attivare letture inaspettate. I sound artist Chiara Lee e freddie Murphy, in collaborazione con il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino, hanno invitato l’artista sakha Aldana Duoraan a realizzare un’opera sonora site-specific. Il risultato è un’installazione immersiva che trasforma gli interstizi delle scale del museo in un vero e proprio strumento musicale.
Le Collezioni e il Deposito Vivente
Oltre alle esposizioni temporanee, la SECONDA RISONANZA propone anche un nuovo allestimento delle Collezioni permanenti al primo piano del museo. Otto sale raccontano il legame profondo tra arte e natura, tra astrazione e ritmo vitale, accostando opere delle avanguardie del Novecento a ricerche contemporanee. Il percorso mette in evidenza fenomeni come la propagazione, la crescita, la ripetizione: schemi che si ritrovano tanto nella biologia quanto nella creazione artistica.
Restano inoltre visitabili le sezioni inaugurate a ottobre e il suggestivo Deposito Vivente, un progetto che apre al pubblico una parte normalmente nascosta del museo: il deposito stesso, concepito come spazio espositivo in costante trasformazione.
Maggiori informazioni sul sito della GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino