Più accogliente, funzionale e, non meno importante, con un numero maggiore di posti letto a disposizione. Dopo la ristrutturazione dei locali, con nuovi arredi e spazi ridisegnati, si presenta così la Casa di ospitalità di via Sacchi, da diciassette anni ricovero notturno per persone prive di dimora e a rischio di grave emarginazione, e l’annessa struttura sede di un ambulatorio, riservato anch’esso a chi vive in particolare condizione di difficoltà , dove le prestazioni mediche si integrano con le attività dei servizi sociali della Città di Torino.
Questa mattina la cerimonia di inaugurazione della Casa di ospitalità notturna e della struttura che funziona da ambulatorio socio-sanitario, entrambe ristrutturate e arredate grazie alla generosità di chi ha aderito al progetto “Un cuore in stazione”: l’iniziativa di Enel Cuore onlus e Ferrovie dello Stato promossa per aiutare le persone senza dimora.
Per il sindaco Piero Fassino, in un contesto come l’attuale di forte crisi economica e accentuato disagio sociale, il progetto “Un cuore in stazione” assume un particolare valore, unendo i mondi del pubblico e del privato nel segno della solidarietĂ verso le fasce piĂą deboli della popolazione.
“La solitudine è la miseria delle nazioni ricche, come ricordava Madre Teresa di Calcutta. Un male purtroppo diffuso in ogni societĂ del benessere, che – ha sottolineato Fassino – non di rado peggiora le giĂ precarie condizioni di chi vive in situazione di marginalitĂ . Ed è proprio in momenti come l’attuale, segnato da una forte crisi economica che aumenta le difficoltĂ della vita quotidiana e rende piĂą incerto il futuro per un numero sempre maggiore di persone, che iniziative come quelle sostenute dal progetto “Un cuore in stazione” risultano ancora piĂą utili e preziose.
Storicamente – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo piemontese – nella nostra cittĂ il sentimento di solidarietĂ verso i piĂą fragili è fortissimo e, da sempre, si traduce in iniziative concrete sostenute dall’Amministrazione comunale insieme al grande e generoso mondo del volontariato, alle organizzazioni onlus e, come nel caso della casa di accoglienza notturna e dell’ambulatorio per senza dimora di via Sacchi, a istituzioni e aziende private.
Penso – ha dichiarato ancora Fassino – che una cittĂ non possa essere considerata come semplice somma di persone, ma debba essere una comunitĂ solidale e fraterna. E Torino, proprio come comunitĂ solidale e fraterna, non ha mai mancato e non viene meno a tutt’oggi nell’impegno a far sì che nessuno sia mai lasciato solo o che si senta escluso dalla societĂ cittadina.
Ringrazio Enel Cuore onlus, le Ferrovie dello Stato, il Politecnico e l’Università di Torino, l’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà , l’Asl Torino 1, le cooperative Animazione Valdocco e Terra Mia, le aziende Ikea e Oikos, i volontari della Croce Rossa Italiana e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di un progetto che darà un letto, cure mediche e soprattutto farà sentire un po’ meno sole tante persone”.
I locali di via Sacchi sono concessi in comodato d’uso alla Città di Torino da Ferrovie della Stato Italiane e la loro ristrutturazione è stata finanziata dall’associazione Enel Cuore onlus. Il progetto di riqualificazione degli spazi è stato curato dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e gli arredi sono stati forniti da Ikea.
Mag 30