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Feb 14


Oltre duecento oggetti esposti, tra oreficerie, vetri, porcellane, affiches e trattati scientifici. Un racconto sull’evoluzione e la pluralitĂ  dei significati del profumo dall’AntichitĂ  greca e romana al Novecento.

Il percorso espositivo della mostra, a Palazzo Madama Sala Atelier dal 15 febbraio al 21 maggio, parte dalle civiltĂ  egizia e greco-romana, prosegue nell’Europa e nella civiltĂ  islamica medievale, nelle corti rinascimentali francesi e italiane, fino all’Ottocento e alla “democratizzazione” del profumo, che da prodotto riservato alle Ă©lites diventa accessibile a fasce piĂą ampie di popolazione. Si chiude infine con una ricca panoramica sul Novecento: flaconi, come quelli creati da RenĂ© Lalique per François Coty, manifesti, calendari e etichette di case produttrici di profumo.

Oltre al contributo alla mostra di realtĂ  museali torinesi (Palazzo Madama, MAO, Museo Egizio, Museo di AntichitĂ , Biblioteca Nazionale, Biblioteca Guareschi della FacoltĂ  di Farmacia) e nazionali (Palazzo Pitti, Museo Bardini e Galleria Mozzi Bardini di Firenze, Museo di Sant’Agostino di Genova), fondamentale è la collaborazione con il MusĂ©e International de la Parfumerie di Grasse che, insieme ad una preziosa selezione di opere ha messo a disposizione gli apparati multimediali sulle tecniche della profumeria.

Nell’ambito della mostra, l’Associazione culturale Per Fumum organizza un convegno internazionale sulla cultura dell’olfatto: dalla presentazione di profumi storici dell’Osmothèque di Versailles, all’incontro con creatori di profumi riconosciuti a livello internazionale, fino ad appuntamenti legati al mondo food & beverage. Infine, sempre nell’ambito della mostra, il profumiere Luca Maffei, ispirandosi alle collezioni storiche del museo del periodo romano, medievale, rinascimentale e barocco, crea degli odori-profumi diffusi nelle sale di Palazzo Madama.

Maggiori informazioni sul sito di Palazzo Madama

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