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Mag 10


La venticinquesima edizione del Salone del Libro ha aperto i battenti questa mattina al Lingotto con il taglio del nastro affidato al Ministro al lavoro, Elsa Fornero e al sottosegretario Paolo Peluffo, accompagnati dalle autorità locali: “Il libro è un simbolo delle nostre criticità e un modo per superarle”, ha detto il ministro ricordando come “ciascun aspetto del sapere ha avuto nei diversi momenti storici libri che sono stati punto di riferimento. La nostra epoca sta cercando i suoi libri – ha proseguito la Fornero – e tra le migliaia di volumi che ci sono qui, magari non lo sappiamo, si trovano sono le risposte agli interrogativi che in questi momenti di difficoltà ci stiamo ponendo”. Lusingato di inaugurare la kermesse, per la prima volta indossando la fascia tricolore, il sindaco: ” Ricordo quando 25 anni fa nacque il salone del libro, fra tra un generale scetticismo. Ho invece visto crescere via via questa creatura straordinaria che riscuote una grandissima attenzione internazionale grazie alla iniziale lungimiranza di Guido Accornero – ha esordito Piero Fassino -“. Il primo cittadino ha poi sottolineato, parlando espressamente della città: “C’è una vulgata che più o meno sostiene che la cultura sia un bene prezioso, ma costoso. Io la penso esattamente al contrario: non è un lusso e soprattutto non lo è in un periodo di crisi. Investire in questo ambito vuol dire contribuire a uscire dalle difficoltà. La cultura è un motore strutturale di sviluppo. Nonostante le ristrettezze Palazzo Civico si mobiliterà per trovare risorse aggiuntive, anche nel mondo privato, per contribuire all’organizzazione di iniziative in campo culturale. La città nel corso di un secolo ha cambiato i suoi connotati, passando da un profilo prettamente manifatturiero a una sistema centrato sui servizi e sulla cultura pur mantenendo la propria vocazione industriale – ha aggiunto Fassino –. Torino oggi conta ben 100 mila studenti universitari, 15mila dei quali sono stranieri. Segno di una scelta vincente nel campo della formazione e dell’effervescenza culturale. E in questi giorni arrivano in città turisti attirati proprio dalla sua ricca offerta di cui questo Salone é un motore centrale.” Fino a lunedì i padiglioni, che ospitano circa milleduecento espositori saranno affollati da visitatori, interessati alle novità editoriali e ai tanti incontri che si svolgeranno nelle 26 sale– dibattito con scrittori, editori ed esponenti del mondo intellettuale. Tra gli appuntamenti annunciati dal direttore Ernesto Ferrero – e appuntati oggi in agenda all’ultimo momento – domenica a mezzogiorno è attesa la coppia Fabio Fazio – Roberto Saviano, in città per la diretta sulla 7 dalle Ogr e lunedì sera – serata conclusiva della fiera – sarà in scena in via Nizza il fuoriclasse della Juventus Alex Del Piero, per la presentazione del suo libro sul calcio. Tema conduttore del Salone è la «Primavera digitale», con le trasformazioni che il ‘vivere in rete’ ha indotto nel leggere, nello scrivere, nel comunicare e nel conservare informazioni e culture. Per la prima volta i Paesi ospiti sono due: la Romania e la Spagna, che portano sotto la Mole una significativa rappresentanza della propria cultura. I venticinque anni del Salone coincidono dunque anche con la metamorfosi profonda della città e del suo ruolo. Ad essi è dedicata nel Padiglione 5 la mostra La Città Visibile. Torino, 1988-2012, ideata assieme al Circolo dei lettori: dai loghi del Salone alla sentenza Thyssen, dall’Mp3 al motore Common rail, dalla torcia olimpica alle Superga tricolori, i venticinque oggetti-simbolo della Torino dell’ultimo quarto di secolo, esposti e raccontati ognuno dalle parole di uno scrittore.

Tutte le informazioni e gli appuntamenti sul sito del Salone del Libro

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