La linea ferroviaria SFM 1 Rivarolo – Chieri, una delle 8 nelle quali si sviluppa il Sistema Ferroviario Metropolitano, si è arricchita di 3 nuovissimi treni “Coradia Meridian” costruiti dalla Alstom di Savigliano, che sono stati consegnati oggi a GTT e presentati alla stampa alla stazione di Porta Susa, con successivo tour inaugurale fino a Lingotto. I nuovi convogli si aggiungono ai 19 “Minuetto” entrati in servizio dal 2006, e consentono di svecchiare ulteriormente il materiale rotabile e di aumentare affidabilità e comfort: infatti più della metà dei treni di GTT ha meno di 8 anni di servizio. L’entrata in attività dei nuovi treni migliorerà anche il servizio della SFMA, la Torino – Ceres che collega la città all’aeroporto, sulla quale nei prossimi mesi verrà “girato” uno dei Minuetto attualmente impiegati sulla SFM1. I Coradia Meridian sono composti da 4 carrozze articolate e possono trasportare fino a 400 passeggeri di cui 188 seduti, con posti riservati ai disabili in carrozzella e postazioni per le biciclette. Sono lunghi 67 metri e mezzo e larghi quasi 3, e le carrozze sono larghe, confortevoli e dotate di aria condizionata, schermi luminosi, impianto di video sorveglianza e prese di corrente a 220 volt per l’alimentazione di cellulari e pc portatili. Nelle corse più affollate i treni viaggeranno in composizione doppia, permettendo il trasporto di 800 persone. L’acquisto è stato dalla Regione Piemonte, con un investimento di circa 16 milioni di euro. Il Sistema Ferroviario Metropolitano, nato circa un anno fa, gode di buona salute e conosce significativi incrementi delle persone che lo utilizzano: sulla SFM1 l’aumento è stato del 15%. Migliorati i servizi di pulizia e buona la puntualità delle linee, vicina ai parametri europei. Il Sindaco Fassino, che insieme agli Assessori di Comune e Regione Lubatti e Bonino ha tagliato il nastro inaugurale del nuovo convoglio, ha commentato: “Questi modernissimi treni accrescono l’offerta del sistema e ci permettono, in un contesto di crescita dell’utenza, di adeguare l’offerta alla domanda di servizio: con il Sistema Ferroviario Metropolitano si realizza l’interscambio tra ferrovia, metropolitana e linee di superficie”. Secondo Claudio Lubatti “Il passante ferroviario e la possibilità di avere un treno ogni 8 minuti tra Stura e Lingotto hanno dato alla città una metropolitana in più, e l’innesto di questi nuovi mezzi su una linea passante come l’SFM1 darà condizioni di viaggio migliori sia a chi si sposta da Chieri o da Rivarolo che a coloro che la usano per attraversare la città”.
Un treno a vapore carico di storia e di swing ha fatto spola fra Torino Porta Nuova e lo Smistamento Treni di via Chisola.
Con il patrocinio del Comune di Torino e della Regione Piemonte e la collaborazione del Torino Jazz Festival, Trenitalia sono state aperte le porte del Deposito locomotive di Torino Smistamento offrendo una visita imperdibile all’impianto e a carrozze e locomotori dagli anni ’30 agli anni ’80.
Il Deposito si raggiungeva con uno speciale treno a vapore in servizio di navetta gratuita per tutto il giorno. Viaggi saranno scanditi dai ritmi swing e boogie di una piccola orchestra impegnata ad eseguire quel jazz che accompagnava l’avanzata dell’esercito americano e che per le orecchie degli italiani rappresentava il suono inedito della libertà. LA Turin Dixieland Street Band, Un manipolo di giovani, preparati, musicisti innamorati del jazz in tutte le sue forme, anche quelle dei primordi.
Torino Jazz Festival 26 aprile – 1 maggio 2013
Stamani è stata inaugurata nella sua veste definitiva ed “high tech” la stazione ferroviaria per l’Alta Velocità di Porta Susa, uno degli interventi più importanti del processo di trasformazione della città e tassello centrale non solo di collegamenti nazionali ed internazionali ma anche del nuovo sistema di trasporto ferroviario metropolitano varato il 9 dicembre scorso: la stazione è adiacente alle nuove gallerie sotterranee del passante ferroviario tra corso Inghilterra e corso Bolzano, sulle quali si realizzerà un altro tratto del viale della Spina.
La grande struttura vetrata di copertura, lunga 385 metri e larga 30 e con una superficie di circa 15 mila metri quadrati, è quasi interamente equipaggiata tra le due lastre di vetro che la compongono con cellule fotovoltaiche, con una produzione di energia di circa 680 mila kW. La modernissima stazione, nella quale transitano quasi 300 treni al giorno, è strutturata come polo di scambio tra varie modalità di trasporto ed i livelli sono connessi tra loro con collegamenti pedonali che consentono il trasferimento dall’alta velocità ai treni regionali, alla metro (che ha una sua stazione all’interno della struttura, inaugurata nel settembre del 2011) ed ai mezzi di superficie. La costruzione è stata oggetto di un concorso internazionale avviato nel 2001, che si è concluso qualche mese dopo con la proclamazione del progetto vincitore, presentato dalla società AREP di Parigi.
La stazione è dotata di 10 ascensori, 19 scale mobili, quattro sovrappassi pedonali e tre passaggi “a raso” che mettono in comunicazione le banchine con i servizi per i viaggiatori: alcuni altri collegamenti pedonali sul lato di corso Inghilterra saranno realizzati nei prossimi mesi grazie alla riduzione delle aree di cantiere. I posti auto per ora sono 189, ma sono in previsione altri parcheggi. L’investimento complessivo di RFI per la nuova Porta Susa è stato di 79 milioni di euro.
Dopo l’intervento introduttivo dell’Amministratore Delegato delle Ferrovie Mauro Moretti e del progettista Bruno d’Ascia, che hanno illustrato le caratteristiche dell’opera, il Sindaco dopo i ringraziamenti di rito ha messo in rilievo come queste importantissime infrastrutture si inseriscano nella trasformazione urbana di una città manifatturiera come Torino, ed in particolare dell’area di Spina 2 che oltre alla nuova stazione ospita le ex OGR, le carceri Nuove di futura trasformazione, il grattacielo San Paolo, il Politecnico che ha raddoppiato le sue dimensioni ed altre aree ex industriali destinate al riutilizzo. Un ringraziamento particolare è poi andato ai lavoratori che hanno contribuito alla realizzazione della stazione e del passante ferroviario ed alla città, che ha retto i cantieri ed il disagio che ne è derivato con la consapevolezza dell’utilità delle opere in costruzione. Il Presidente del Consiglio Monti in chiusura ha ripercorso l’importanza storica e di sviluppo delle infrastrutture ed il valore simbolico da questo punto di vista delle strade ferrate, non risparmiando una critica e chi si oppone a nuovi collegamenti strategici come il TAV.
A conclusione della mattinata la scopertura di una stele su cui è riportato il “Decreto Fondamentale” del re Carlo Alberto, che nel febbraio del 1848 fu alla base dello Statuto Albertino.