preload
Feb 10


“Una ferita mai rimarginata, un dramma per anni dimenticato”. Con queste parole il presidente del Consiglio Comunale di Torino, Fabio Versaci, ha aperto la cerimonia in Sala Rossa per il Giorno del Ricordo. Una celebrazione istituita con la legge 92 del 2004 per non dimenticare le vittime delle fobie e l’esodo di istriani, fiumani e dalmati all’indomani dei Trattati di Parigi del 1947, con cui l’Italia cedeva alla Jugoslavia la città di Fiume, il territorio di Zara, le isole di Lagosta e Pelagosa, gran parte dell’Istria, del Carso triestino e goriziano e l’alta valle dell’Isonzo.

Una carneficina, quella delle foibe, dettata dall’odio, politico e ideologico, come ha sottolineato Versaci. E un esodo che ha colpito migliaia di persone (8mila quelle arrivate a Torino), per troppi anni dimenticato, come ha evidenziato Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione.
Fu uno “sterminio ideologico, sociale e politico”, ha spiegato Boeti. Una tragedia negata per tanto tempo nel nostro Paese, relegandola a una questione regionale. E che ci invita oggi a riflettere – ha concluso Boeti –sui confini che l’Europa sta proponendo e sugli improponibili muri che si vogliono alzare.
È quindi intervenuto Antonio Vatta, presidente dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – sezione di Torino. Andato via da Zara a 10 anni, ha vissuto 12 anni in un campo profughi, per poi diventare un esule, “la cosa più brutta del mondo: si rimane senza patria tutta la vita”. La patria – ha detto – è stata matrigna con noi, E ancora oggi aspettiamo un indennizzo definitivo, che penso non ci sarà mai. Ho imparato tanto nel campo profughi, ho assimilato la nostra cultura e imparato a rispettare le Istituzioni, anche se ci hanno accolto malamente e ancora oggi subiamo offese”.

Ha quindi preso la parola la sindaca Chiara Appendino, che ricordato come il prezzo pagato dalle popolazioni italiane sia stato altissimo e si possa riassumere in tre parole: foibe, esodo, oblio. Con migliaia di persone e famiglie che hanno subito il dolore della perdita della propria terra e dell’oblio, colpiti da strumentalizzazioni ideologiche. Una diaspora umana – ha dichiarato – dimenticata per mezzo secolo, che oggi ci invita a una crescita collettiva, a fare in modo che la memoria sia più forte della violenza. In un momento in cui nel mondo le barriere crescono – ha concluso la sindaca – dobbiamo lavorare tutti insieme per costruire una comunità più coesa, in cui ciascuno contribuisca ad accrescere il benessere collettivo.

Infine, il Prefetto di Torino, Renato Saccone, ha consegnato i riconoscimenti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai familiari delle vittime delle foibe e ha ricordato come le ferite siano quelle del popolo italiano – non solo degli esuli – che nel dolore deve sapere ritrovare il senso della comunità, sempre nel rispetto della verità storica. Il ricordo – ha affermato Saccone – deve diventare seme di concordia, e non di rancore, rinforzando il senso della cittadinanza europea.

[fonte: CittAgorà]

Taggato con:
Gen 27


Oggi è la Giornata della Memoria. Celebrazioni ufficiali, letture, incontri, spettacoli riportano l’attenzione sui giorni dello sterminio, per mantenere viva l’attenzione sugli insegnamenti della storia e scongiurare il ritorno delle condizioni per il sorgere di sentimenti razzisti nella società. La Città di Torino ha ricordato le vittime dell’Olocausto al Cimitero Monumentale, dove è stato reso omaggio a tutti i deportati nei campi nazisti. Alla Stazione Porta Nuova il ricordo dei deportati e la deposizione di una corona presso la lapide Aned, di fronte al binario 17.
Alle 10,15 in Sala Rossa la celebrazione ufficiale. Presenti la sindaca Chiara Appendino, il Presidente del Consiglio Comunale Fabio Versaci e le autorità cittadine. Tra gli interventi, quelli di Barbara Berruti, vicedirettore dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, e Franco Segre della Comunità Ebraica di Torino.
Altre iniziative animeranno il fine settimana e poi ancora fino a giovedì 2 febbraio.
Qui si può scaricare il programma completo.

Taggato con:
Dic 06


Martedì 6 dicembre 2016 al Cimitero Monumentale, alla presenza della Sindaca Chiara Appendino e del Presidente del Consiglio Comunale Fabio Versaci, si è tenuta una cerimonia ufficiale per commemorare la tragedia della ThyssenKrupp dove, 9 anni fa, persero la vita Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino,Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi.

Taggato con: