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Apr 21




Inaugurati i giardini Spanzotti, un piccolo spazio d’incontro della Circoscrizione 3 all’angolo tra via Spanzotti e via Monte Albergian. Come sta avvenendo ora per via Cecchi, il giardino è stato al centro di una complessa opera di compartecipazione alla progettazione che ha coinvolto i ragazzi della scuola media Drovetti, Circoscrizione e cooperativa sociale Gruppo Arco.
All’evento erano presenti le autorità comunali e circoscrizionali, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Contrada Torino Onlus, che ha coordinato il percorso progettuale e seguito materialmente tutte le fasi dei lavori.

Nel dicembre scorso, questi stessi soggetti avevano firmato il Patto per la Gestione partecipata dei giardini Spanzotti. Il Patto di Gestione è un strumento di partecipazione attiva della cittadinanza nella gestione del bene pubblico; gli utilizzatori si impegnano a prendersi cura dello spazio, di “presidiarlo”, di segnalare problemi gestionali, di realizzarvi attività di spettacolo e di animazione sociale, oltreché di utilizzarlo come “aula esterna”.

Lo spirito che anima il Patto di Gestione è quello della condivisione: lo spazio è un bene comune da preservare e difendere, di cui prendersi cura insieme. I firmatari del Patto sono stati coinvolti fin dalla progettazione, coordinata dai tecnici del settore Arredo urbano del Comune, e ora si impegnano a creare un “presidio sociale” che infonda il rispetto del bene pubblico.

Il coordinamento delle attività nei cosiddetti “spazi residuali” sarà affidato alla Circoscrizione 3; la cooperativa sociale si prenderà cura della piccola manutenzione e della pulizia del giardino e delle sue attrezzature, segnalando alla Pubblica amministrazione la presenza di danni o guasti non risolvibili dai volontari.

I giardini Spanzotti sono di circa 1100 mq; il classico “giardinetto” con giochi per bambini, che ora avrà un fondale colorato realizzato sui muri perimetrali dal gruppo Monkey’s Evolution, che nel corso dell’estate è stato oggetto di un laboratorio aperto ai ragazzi delle scuole. Eliminata la sosta “selvaggia”, rifatti i giochi e le sedute, ora il giardino è un a tavolozza di colori che invita alla sosta le famiglie e i giovani del quartiere.