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Ott 25


L’attesa è stata premiata. Così, finalmente alle 11 di questa mattina l’edizione 2012 del Salone del Gusto insieme all’apertura al pubblico di Terra Madre, ha preso il via.
Tutto fa supporre che questa sarà un’edizione di grande successo – ha detto Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia. I numeri disegnano la grande portata di quest’appuntamento: su 80 mila metri quadri insistono oltre 1000 espositori provenienti da 100 Paesi, suddivisi in 200 Presìdi Slow Food italiani, 400 comunità del cibo. Per gli appassionati del buon vino il Salone del Gusto nella sua enoteca offre la possibilità di spaziare tra 1200 etichette.
Ma, se non di solo pane vive l’uomo, molti sono gli appuntamenti per riflettere sull’edibilità del cibo che ogni giorno approda sulla nostra tavola. Nei 128 laboratori, passando per i 16 teatri, i 23 appuntamenti a tavola, gli 11 incontri con l’autore, le 23 degustazioni guidate e gli oltre 50 appuntamenti con gli chef, il cibo verrà declinato in ogni sua sfaccettatura. Gli organizzatori del Salone del Gusto hanno pensato anche al cibo per la mente, tant’è che il programma della kermesse prevede anche 57 conferenze, 19 incontri nella Casa della Biodiversità, oltre 20 appuntamenti nel Caffè Letterario musicale, 19 corsi Master of Food, 20 attività educative, più di 100 ore di giochi per famiglie e ragazzi e 60 percorsi di educazione alimentare per gli studenti.
Dunque da oggi l’esposizione dei “Cibi che cambiano il mondo” è aperta al numeroso e paziente pubblico che ogni due anni si mette in coda per scoprire quanto di buono, pulito e giusto c’è nel cibo. Ma, il Salone del Gusto e Terra Madre non è solo l’esposizione di prodotti di “nicchia” (termine che fa orrore al Patron Carlin Petrini), quanto invece è il messaggio rivoluzionario che ad ogni edizione viene ricordato con passione da Slow Food: “dobbiamo far sì che nel mondo tutti abbiano diritto a nutrirsi con alimenti di qualità”.
“Il Salone del Gusto e Terra Madre concorrono sempre di più alla ridefinizione dell’identità della nostra città – ha ricordato Fassino all’apertura della manifestazione -. “E’ anche grazie a quest’appuntamento biennale, che Torino è mutata in chiave turistica. La numerosa partecipazione di pubblico dimostra quanto il tema sulla qualità dell’alimentazione sia sempre più percepito come rilevante per il benessere della vita quotidiana di ognuno. Torino, che continua ad essere una città industriale, è oggi anche una metropoli che si alimenta di nuove attività come quelle del settore economico, turistico, universitario e culturale, quest’ultimo inteso in un’ accezione più larga: il Salone del Gusto e Terra Madre stanno all’interno di questa straordinaria evoluzione”. “L’alimentazione – prosegue il Sindaco – è strategica e decisiva al punto che sarà una dei temi centrali dell’Expo 2015 a Milano. Anche per questo Torino si sta attrezzando per fare in modo che l’Expò sia una grande occasione per il nostro territorio”.
Il presidente Slow Food, Carlin Petrini ha ricordato all’inaugurazione del Salone lo scetticismo di chi, nel 1996, alla prima edizione del Salone del Gusto, guardava al recupero del patrimonio alimentare tradizionale come a un capriccio di nicchia, destinato a scomparire, mentre l’economia “quella vera” stava da un’altra parte e aveva l’industria come baricentro. “Oggi Slow Food – dice Petrini – ha dimostrato che il nostro patrimonio enogastronomico può creare sviluppo ed economia, e sarebbe ora che tra industria e agricoltura ci fosse rispetto e pacifica coesistenza”.

Il programma è consultabile sul sito www.salonedelgusto.it oppure
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