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Nov 09


Un teatro Carignano affollatissimo (netta la prevalenza di divise blu) ha ospitato la festa per il 221° compleanno della Polizia Municipale: all’esterno un picchetto di civich ha reso gli onori alle autorità e la banda musicale ha dato un tocco di allegria e vivacità alla cerimonia. Si sono svolte anche dimostrazioni curate dal nucleo cinofilo del corpo, con aggressioni simulate e blocco degli aggressori da parte di cani che non si sono spaventati nemmeno davanti a uno sparo (a salve, ovviamente). All’interno la cerimonia ufficiale, nel corso della quale un saluto e un ringraziamento da parte di Mirandola e dei comuni a nord di Modena sono arrivati dal primo cittadino della città Maino Benatti, che ha ricordato il lavoro svolto dai 248 agenti torinesi che si sono alternati nel modenese e i rapporti umani che si sono creati con i colleghi emiliani e con i cittadini della zona duramente colpita dal terremoto. Il Comandante Famigli ha relazionato sull’attività svolta dal corpo e sulle linee prioritarie di intervento che si sono individuate, la sicurezza stradale, la sicurezza urbana e la tutela dei consumatori. Nel 2012, da gennaio a settembre, in città ci sono stati 4140 incidenti che hanno coinvolto 8423 veicoli con 16 vittime e più di 3000 feriti (in tutto il 2011 sono stati 6424 gli incidenti, con 31 morti e poco più di 5300 feriti) e questo conferma la necessità di impegnarsi per rendere più sicure le strade cittadine: i controlli quest’anno per alcool e stupefacenti sono stati finora 5477 con 369 sanzioni e sono state avviate campagne specifiche sul rispetto di semafori, sensi unici e svolte, sull’uso delle cinture di sicurezza e sui telefonini alla guida, sulla velocità e sull’efficienza dei veicoli che hanno portato all’accertamento di migliaia di violazioni. Sul versante della sicurezza urbana moltissimi gli interventi sul territorio, i servizi all’uscita dalle scuole, i pattugliamenti, i bus controllati con il progetto Linea Sicura e altro ancora, però non si è messo l’accento solo sulle attività “repressive” (quest’anno finora 143 arresti e 1777 denunce ) ma anche sui protocolli di intesa finora realizzati con la comunità ortodossa rumena e con quella filippina (in cantiere iniziative analoghe con cinesi e peruviani ), sulla mediazione dei conflitti e sulla figura del civich in stretto rapporto con i cittadini. Analogo forte impegno c’è stato per la tutela dei consumatori, per i controlli anticontraffazione e per la sorveglianza su rumori e disturbo della quiete pubblica, soprattutto di notte. Nel suo intervento l’assessore Giuliana Tedesco, dopo i ringraziamenti alle istituzioni con le quali la Polizia Municipale collabora, ha manifestato il suo orgoglio per i riconoscimenti ricevuti dal corpo e la sua soddisfazione per la qualità e l’operatività dell’azione quotidiana dei civich, richiamando la necessità di essere in grado di star dentro ai profondi processi di cambiamento e alle nuove esigenze. In conclusione Fassino si è soffermato sulla prossimità dei vigili ai cittadini, più di ogni altra forza di polizia, e sulle nuove esigenze di tutela che arrivano dal profondo cambiamento della città, dalla multietnicità, dalla frequentazione turistica, dalle trasformazioni sociali. Secondo il sindaco sarebbero necessarie più risorse e più mezzi, ma grazie all’impegno e alla passione per il proprio lavoro che consente di non soffermarsi solo sul “mansionario” si giunge a livelli di eccellenza e risultati importanti, come l’arresto ad Aosta dei due pirati della strada che hanno investito e ucciso il piccolo Alex in corso Peschiera o quello della famiglia rumena che aveva ridotto in schiavitù alcuni connazionali con gravi problemi fisici per mandarli a mendicare. In chiusura la consegna di encomi e benemerenze a funzionari e agenti che si sono distinti in servizio.

Bruno cerca Carla, amici perduti e oggi ritrovati

I civich hanno reso possibile anche una storia che sembra quasi una favola. Carla, torinese, si trasferisce a Finale Emilia nel 1943 con la sua famiglia a causa dei bombardamenti e lì fa amicizia con Bruno: qualche tempo dopo però la ragazza torna a Torino, e l’amicizia si interrompe. Nel 194- 7 Bruno viene a farle visita e vanno a ballare al Valentino: è l’ultima volta che si incontrano, qualche lettera e poi più nulla. L’estate scorsa Bruno ha avvicinato a Finale Emilia due vigili del Comune di Torino, in trasferta per aiutare le popolazioni terremotate. Ha parlato con loro di Torino e anche della sua amica Carla, che ricordava bene ma della quale non aveva notizie da decenni. I due, tornati a casa, l’hanno cercata e ritrovata: i due amici, che si sono rivisti dopo 65 anni, erano oggi in platea al Carignano applauditi e commossi.