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Dic 13


Il masterplan Smile, un percorso attraverso 45 idee patrimonio comune coerente con gli obiettivi europei 2020

La Città di Torino e la Fondazione Torino Smart City hanno presentano oggi al Teatro Regio il Masterplan di Torino Smart City. Il progetto ha comportato cinque mesi di intensa attività e ha coinvolto più di 350 persone in rappresentanza di ben 66 istituzioni/soggetti tra Città, Provincia, Regione e Camera di commercio, enti strumentali nel comparto ICT, enti di ricerca pubblici e privati, imprese e associazioni di categoria, multiutility ed enti che supportano le politiche pubbliche e la pianificazione strategica.
Il masterplan denominato Smile (dall’acronimo di Smart Mobility, Inclusion, Life&Health, Energy) disegna un percorso per la trasformazione della città: una mobilità efficiente e poco inquinante, un uso dell’energia razionale e da fonti rinnovabili, una società aperta ai bisogni e alla salute delle persone, anche con l’ausilio delle nuove tecnologie, una qualità della vita più alta e attrattiva di turisti e investimenti e una pubblica amministrazione sempre più efficiente grazie ai servizi digitali. Delle 45 idee proposte, sei sono prioritarie (il trasporto pulito delle merci, la social innovation, la tracciabilità dei rifiuti, il piano per il turismo sostenibile, l’efficientamento energetico degli edifici e l’uso strategico degli appalti pubblici per promuovere l’innovazione). Altre 11 idee sono nelle attenzioni dell’Amministrazione mentre le altre ancora guardano alle risorse che negli anni si renderanno disponibili, soprattutto europee.
Il masterplan Smile, realizzato grazie al coordinamento tecnico di Torino Wireless e alla competenze e alla volontà di partecipazione di tante persone, fa sì che Torino sia la prima città in Italia che possiede un piano di azione a misura di smart city e, soprattutto, la rende pronta per le sfide dei bandi europei che richiederanno che le Città abbiano una strategia chiara e condivisa con tutti i partner di sviluppo, in primis enti di ricerca e imprese. Bandi di cui Elena Pedone, dg connect CE, ha illustrato oggi le linee generali e ha annunciato le prime call. Secondo Roberto Viola, vicedirettore della DG Connect dell’Ue, l’economia digitale è al centro della ripresa economica e sociale in Europa e ha sottolineato l’importanza della diffusione degli opendata, annunciando la decisione di Nokia di condividere i suoi dati con le città che opereranno politiche di smart city.
“Il masterplan Smile è la dimostrazione della capacità di Torino di fare rete di fronte alla nuove sfide che si aprono e che rappresentano l’opportunità di superare la crisi in modo intelligente, ponendo al centro dello sviluppo il tema della sostenibilità” – afferma il sindaco Piero Fassino -. E l’assessore Enzo Lavolta, presidente della Fondazione Torino Smart City, commenta che “oggi l’idea di smart city acquista concretezza e prospettiva grazie al lavoro di tante persone che, in rappresentanza delle migliori energie del territorio, hanno saputo lavorare insieme per il bene comune. Una città può diventare intelligente se è capace di coinvolgere e motivare l’Amministrazione comunale, se ottiene risultati concreti, se coinvolge il Sistema Locale; ma soprattutto se è in grado di superare la retorica della smart city, guardando ai risultati iù che alle aspirazioni”.
Una politica che non può restare confinata a livello cittadino: se Valentino Castellani ha ricordato l’esigenza di aprire alla città metropolitana, “anche soltanto con un’idea che diventi il brand europeo della città”, gli ospiti delle città di Genova e Milano hanno confermato l’importanza che ha assurto nelle loro politiche locali la possibilità di condividere con Torino e con l’Anci politiche, indirizzi e soluzioni. E anche Francesco Profumo, ex ministro e ora al vertice di Iren, oltre che coordinatore dell’Osservatorio Smart dell’Anci, ha ricordato che la velocità è importante e che lo scambio di soluzioni e buone pratiche accelera l’innovazione, oltre a rendere più “amichevole” il welfare. Al termine, è intervenuto Raffaele Liberali, che lavora alla redazione del programma Horizon 2020 e che sarà il presidente del comitato scientifico di Torino Smart City.