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Mag 16


“Sempre, quando le parole ‘arte’ e ‘artistico’ vengono applicate al mio lavoro fotografico, io mi sento in disaccordo… Mi considero una fotografa, niente di più. Se le mie foto si differenziano da ciò che viene fatto di solito in questo campo, è precisamente perché io cerco di produrre non arte, ma oneste fotografie, senza distorsioni o manipolazioni.”
(Tina Modotti, Sulla fotografia)

Fotografa, attrice, musa di artisti e poeti, attivista politica, Tina Modotti è stata una delle personalità più eclettiche del secolo scorso. La mostra copre tutto l’arco della vita di Tina, come fotografa, come modella e come musa. Ricostruisce sia la sua straordinaria vicenda artistica – che la vide prima attrice di teatro e di cinema in California e poi fotografa nel Messico post-rivoluzionario degli anni Venti – sia la sua non comune vicenda umana. Una serie di ritratti e di foto “pubblicitarie” eseguite da amici e fotografi raccontano la Modotti donna, mentre gli scatti di Tina – dai “still life” dei primi anni fino alle foto di maggior impegno politico – documentano il calibro della fotografa. Con le foto realizzate in Germania e alcune copertine di riviste pubblicate fra il 1930 e il 1933 si entra nel ritorno in Europa della Modotti, che lascerà tracce indimenticabili del sul passaggio anche in Spagna e in Russia – dove era impegnata con il movimento comunista di quegli anni – chiudendo il percorso espositivo.

L’esposizione, che gode del patrocinio del Comune di Torino, è ospitata nella Corte Medievale di Palazzo Madama e nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei, l’associazione culturale Cinema Zero e la casa editrice Silvana Editoriale.

Maggiori informazioni nelle pagine dedicate alla mostra sul sito di Palazzo Madama.

[fonte: Torinocultura]