Se quella a trazione elettrica sarà l’auto del futuro, i torinesi da oggi in poi potranno provare a sedersi al volante di una delle sei Fiat 500e 2013 entrate a far parte della flotta torinese del Car sharing. Le utilitarie, che avranno a disposizione otto colonnine dove “spillare” l’energia necessaria, si aggiungono alle 120 auto, di undici modelli, in servizio 24 ore su 24 e disponibili nei 91 parcheggi di città e hinterland, diversi dei quali dislocati a ridosso delle stazioni del Sistema ferroviario metropolitano.
La diffusione del servizio delle auto condivise, ormai entrato nel dodicesimo anno di attività, è in costante in crescita: gli abbonati sono oltre quattromilaottocento. Prendere un’auto a nolo per il tempo necessario di raggiungere casa, l’ufficio consente di spostarsi agevolmente, non pagare il parcheggio nel perimetro delle strisce blu, non preoccuparsi della sosta dal benzinaio per il carburante e percorrere le vie vietate ai mezzi privati. Tra le novità presentate oggi all’Urban Center di piazza Palazzo di Città la possibilità di sottoscrivere abbonamenti una tantum ( a 19 euro) o l’annuale a 59 euro e poi pagare a prezzi differenziati il nolo temporaneo a seconda che si scelgano tragitti andata e ritorno o di sola andata, nei casi in cui lo spostamento finisce a destinazione. In media vengono effettuate 5320 corse al mese per una durata media di due ore e mezza a “utilizzo”. Oltre alle 500 sia a benzina, sia a energia elettrica da oggi, vi sono a disposizione Panda (anche 4X4) , Freemont, Alfa Mito e Giulietta e Lancia Ipsilon e poi veicoli da trasporto van sharing Dobò e Ducato.
Si tratta insomma di un nuovo approccio alla mobilità urbana. Si stima che ogni vettura del servizio sostituisca in media dieci auto private. Se tre su quattro dei torinesi che hanno in tasca il badge del Car Sharing sono privati cittadini, è anche vero che gran parte di essi non possiede più una macchina privata, come è nel caso dell’assessore all’ambiente Enzo La volta che si muove agevolmente a bordo delle auto della flotta, quando deve spostarsi in citt, e non sceglie le due ruote: ”Sono innovazioni importanti – hanno spiegato Enzo La volta e Claudio Lubatti, assessore comunale ai trasporti – che aumentando l’offerta ai cittadini, amplificano le possibilità di integrazione con i mezzi pubblici in una dimensione di mobilità organizzata, sostenibile e che punta a far diventare Torino un modello di smart city a livello europeo”.