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Lug 07



Fa un certo effetto vedere piazza Vittorio Veneto senza tutti quegli elementi di provvisorietà, a partire dagli antiestetici ma necessari “panettoni” di cemento, che l’hanno contraddistinta in questi ultimi sei anni.
A partire dal 2004, quando le ruspe ne hanno svuotato la parte centrale per la costruzione del parcheggio interrato, sono stati anni di profondi cambiamenti, nel corso dei quali si è gradualmente trasformata in uno dei centri più importanti in Italia per la movida, frequentata ogni fine settimana da decine di migliaia di persone.
La sua progressiva trasformazione nella bella ed elegante piazza che oggi appare ai nostri occhi si è dovuta misurare quindi con un’altra trasformazione, questa volta legata all’uso: la movida ha dato risalto alla città, ha costruito l’immagine di una città europea, aperta all’incontro e al divertimento, ma ha portato con sé innegabili problemi di quiete, di sicurezza, di legalità.
Ha impegnato l’Amministrazione in un’opera di cucitura di opposte esigenze e di riflessione e di analisi su cosa si intende per spazio pubblico, sulle funzioni di una piazza da sempre al centro del divertimento e del tempo libero, ma che deve confrontarsi anche con le esigenze dettate dalla sua innegabile “aulicità”.

Le risposte sono arrivate in un’assolata piazza, sotto gli ombrelloni prestati dai dehors per la conferenza stampa che ha sancito la fine dei lavori nella piazza.
La festa popolare si terrà giovedì 8 luglio a partire dalle 17,30, con la banda dei Vigili, gli artisti di strada e i buffet offerti nei dehors. E l’immancabile taglio del nastro.

L’inaugurazione dell’arredo urbano di piazza Vittorio Veneto chiude un percorso di progettazione partecipata scandito dal Progetto integrato d’ambito, uno strumento per l’indirizzo e la gestione del suolo pubblico innovativo, creato dall’Amministrazione comunale torinese.

Approfondimenti su TorinoClick del 7 luglio 2010