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Giu 21


Si inaugura, alla Galleria Civica d’arte Moderna e Contemporanea di Torino la grande mostra dedicata a Fang Lijun artista cinese tra i principali esponenti del Realismo Cinico, tendenza sviluppatasi in Cina nel corso degli anni ’90 e concentrata sull’analisi della storia sociopolitica cinese nel corso del Novecento, con particolare riferimento alla Rivoluzione Culturale, fino all’attuale boom economico, trattata con umorismo e ironia taglienti e aggressivi.

Alla GAM viene proposta un’esposizione d’impatto, che restituisce la ricchezza e l’inventiva della figurazione dell’artista, con una selezione di circa 30 opere dalle dimensioni imponenti che appartengono alla recente produzione, a partire dal 2006 fino ad oggi, presentando alcuni lavori mai esposti o terminati appositamente per questa mostra.
Curata da Danilo Eccher, drettore della GAM e realizzata in collaborazione con importanti Istituzioni Cinesi, quali il NAMOC (Museo Nazionale di Pechino) e il Minsheng Art Museum di Shangai, la mostra – ordinata nei due spazi espositivi del museo, l’Exhibition area del primo piano e il GAM Underground project del piano interrato – accoglie il visitatore con un forte impatto visivo, e riesce a restituire i mondi fantastici di un artista che ha dedicato la sua vita alla ricerca dell’incontro dell’UmanitĂ  con la natura.
Gli immensi cieli vorticanti tempestati di insetti e uccelli, topi, farfalle, spesso abitati da volti umani, sia gioiosi sia disperati, sono i primi soggetti nei quali il pubblico si troverĂ  immerso. I dipinti sono grandiosi, ordinati per suggestioni e senza seguire un ordine cronologico, anche se la particolaritĂ  delle opere di Fang è quella di non avere un titolo pur non essendo degli Untitled, bensì è la data (a volte il solo anno, altre anno mese e giorno), a distinguere la sua produzione. Se al primo piano i cieli e l’UmanitĂ  sono predominanti, la sala centrale dell’area espositiva introduce il tema che si troverĂ  poi sviscerato nell’Underground Project, ossia l’intreccio tra la vita e la morte. La morte è infatti soggetto principale di alcune delle opere di Fang Lijun, rappresentata metaforicamente in forma di topi e pipistrelli (Untitled 2011) o larve (2006.7.1) oppure confermata dalla presenza di corpi esangui, cadaveri di personaggi famosi, di protagonisti della Rivoluzione Culturale Cinese o della repressione di Piazza Tian’anmen. In “2010”, grande dipinto di quasi 9 metri di larghezza in mostra al primo piano, si riconoscono tra i caduti il volto di Lenin e i morti della settimana di sangue a Parigi nel 1871. Opere che conservano comunque uno spiraglio vitale, rappresentato dal sorgere del sole, da gioielli sfavillanti o da bambini e uomini in festa.

I lavori di Fang Lijun sono presenti in importanti collezioni private e museali internazionali come il Ludwig Museum di Colonia – una delle prime istituzioni europee, insieme allo Stedelijk Museum di Amsterdam ad aver acquisito le sue opere – la Saatchi Gallery di Londra, e il MoMA di New York, oltre a numerosi musei e istituzioni in Cina.

La mostra, che aprirà al pubblico da venerdì 22 giugno sarà visibile fino al 30 settembre 2012.

Per informazioni: www.gamtorino.it

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