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Mag 27



È on line il sito web della struttura museale di storia della città che l’Amministrazione comunale realizzerà in vista del 150° anniversario dell’Unità d’Italia nella corte medievale di Palazzo Madama (dal 17 marzo 2011). Sarà un museo che poggerà sul contributo degli internauti che si collegheranno al sito e vorranno scrivere i loro ricordi, le loro segnalazioni a beneficio dei navigatori, sulla falsariga dell’enciclopedia libera Wikipedia.

In una gremita Sala Rossa, i responsabili delle Sovrintendenze, delle Fondazioni museali torinesi e di diverse associazioni culturali hanno partecipato al battesimo ufficiale dell’iniziativa. È toccato a Fiorenzo Alfieri, assessore alla Cultura, fare gli onori di casa: “Torino, come molte altre città italiane e straniere, ha una vita molto lunga e ricca di storie da raccontare, di cambiamenti continui nella sua conformazione fisica, nella composizione dei suoi abitanti e del loro modo di vivere. Questa storia di dodicimila anni, che attraversa naturalmente le collezioni e le attività dei numerosi musei e archivi cittadini, vive anche nelle strade, nelle piazze e negli edifici di tutto il tessuto urbano. Finora non era però raccontata in nessun luogo appositamente dedicato”.

Attivo in forma di cantiere già da qualche mese, il Museo Torino è nato per raccogliere, conservare e comunicare la storia che la città contiene: “E lo farà in un modo nuovo perché sarà un museo diffuso, “grande come la città” – ha spiegato Daniele Jallà, ideatore della raccolta – costituito non solo dalla rete dei musei in cui la storia è già catalogata, ma anche dei luoghi, forse meno noti, ma non per questo meno significativi, che conservano la memoria”. Palazzo Madama sarà la sede del centro d’interpretazione.

In coincidenza con la presentazione del progetto e del sito è uscito il numero zero della rivista quadrimestrale Museo Torino, naturalmente consultabile e scaricabile all’indirizzo dal sito. Il periodico è stato realizzato anche nella versione cartacea in duemila copie: saranno distribuite ai musei, alle biblioteche, agli istituti di cultura, alle Circoscrizioni e agli Ecomusei urbani. In copertina l’immagine di un’opera appositamente realizzata dell’artista Marco Gastini dal titolo Percorsi, 2010. La copertina di ogni numero proporrà il lavoro originale di un artista e le opere entreranno a far parte della collezione del Museo.

www.museotorino.it

www.torinoclick.it 27 maggio

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Mar 05



Dal 6 al 28 marzo – la mostra Il secolo con le ali racconterà anche il forte legame del mondo dell’aviazione italiana con il territorio piemontese.
Allestita lo scorso anno a Roma, in occasione delle celebrazioni sui cento anni del volo militare in Italia, la mostra dell’Aeronautica militare fa tappa nella capitale subalpina, all’interno del Padiglione G. Agnelli di Torino Esposizioni (sede temporanea del Museo nazionale dell’Automobile ‘Carlo Biscaretti di Ruffia’) in corso Massimo d’Azeglio, 15, sarà aperta gratuitamente al pubblico.
Sabato 6 marzo alle ore 11, la Fanfara della 1^ Regione Aerea accoglierà il comandante della 1a Regione Aerea di Milano, generale di Squadra aerea Nello Barale, le autorità civili, religiose e militari del capoluogo piemontese le autorità che ufficialmente apriranno la mostra.
L’esposizione, curata dal Museo storico dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle (Roma), è stata realizzata grazie al patrocinio del Comune di Torino e alla partecipazione di Esercito italiano, Marina militare, Fiat Group, Alenia Aeronautica e Avio spa, nonché con il supporto del Museo nazionale dell’Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia.
Gli appassionati del volo, quelli per cui il pilota Antoine de Saint-Exupery è il mito per antonomasia, potranno ammirare una serie di velivoli che ben rappresentano la storia dell’aviazione; tra questi, il biposto da addestramento SVA9 di proprietà Alenia Aeronautica, il Bleriot e la replica del MC205V del Museo Storico A.M.; dall’Aeroporto di Cameri (Novara), altra storica scuola di volo dei primi del novecento, oggi importante base manutentiva dell’Aeronautica militare, arriveranno invece la Gabarda (monoplano costruito dall’ingegnere aeronautico torinese Giuseppe Gabardini), primo aereo nella storia ad attraversare le Alpi con un passeggero a bordo, il 27 luglio del 1914, e il G-91 (caccia addestratore a reazione che nel passato ha equipaggiato anche le Frecce Tricolori). Sempre da Cameri, il 1° Reparto manutenzione velivoli curerà l’esposizione del velivolo Tornado, protagonista degli anni più recenti della storia dell’Aeronautica militare.
Il 2°deposito centrale di Gallarate (Va) porterà il cockpit dell’F-104, il mitico starfighter che per oltre quarant’anni ha difeso lo spazio aereo italiano.
Dalla stessa Torino parteciperanno anche l’Aero Club con un aliante della propria Scuola di Volo a Vela, l’Itis Grassi con alcuni motori storici, nonché la locale sezione dell’associazione Arma aeronautica con un deltaplano a motore con livrea delle Frecce Tricolori.
In sintesi la mostra racconta una storia che va dai voli dei primi dirigibili fino all’aviazione militare di oggi. In una sorta di volo virtuale, accanto ai velivoli, ci sono gli uomini, i protagonisti di imprese memorabili. Dalle fotografie, dai quadri e dai documenti affiorano, ad esempio, le vite di Antonio Locatelli, Arturo Ferrarin, Francesco De Pinedo, Italo Balbo e Umberto Nobile.
La conquista della “terza dimensione”, avvenuta in modo così travolgente il secolo scorso, ha cambiato in pochi anni la vita dell’uomo, condizionando in modo dirompente molti aspetti delle relazioni e della convivenza sociale e divenendo parte integrante di quella rivoluzione culturale e tecnologica che ha caratterizzato il ‘900, il secolo con le ali appunto.

La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17 (il sabato fino alle 20).
L’ingresso è libero.

Fonte: TorinoClick

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Dic 18

Ultima puntata del Torino Web News prima della pausa natalizia per l’occasione la visita ad un Museo particolare che altrove non poteva trovarsi se non a Torino. Il Museo della Sindone, via San Domenico 28.

Fondato negli anni ’30 dalla Confraternita del SS. Sudario di Torino, da undici anni il museo è allestito nella cripta della Chiesa del Santuario. Lo scopo del Museo è quello di diffondere nella maniera più completa possibile i frutti delle ricerche sulla Sacra Sindone che da cinquecento anni si muovono fra storia, scienza, devozione e arte.

Numerosi gli oggetti che ripercorrono la storia del sudario. Dalle lastre di Enrie del 1931 alla cassetta che portò la Sindone a Torino nel 1578, incisioni e libri antichi, immagini tridimensionali, fotografie al microscopio elettronico e i diversi esperimenti fatti allo scopo di comprendere l’immagine.

Del ‘500 è anche la celebre teca in argento e pietre dure che ha custodito la Sindone fino al 1998.

Sulla volta della cripta, una serie di affreschi virtuali in movimento ripercorrono la Passione di Cristo, mentre all’ingresso, un dvd in cinque lingue illustra come leggere la sindone. Ancora oggi il Museo è gestito dalla Confraternita del Ss. Sudario, nata appositamente per coltivare la devozione al Lenzuolo e che si porta dietro oltre 400 anni di iniziative caritative, culturali e religiose, tra cui naturalmente, la fondazione del Centro Internazionale di Sindonologia, fondamentale per lo sviluppo della ricerca sulla Sindone.

Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il sito del Museo all’indirizzo www.sindone.it dove trovate, oltre agli orari d’apertura, un’interessantissima lettura virtuale della sindone.

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