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Apr 19


In mattinata la Messa in duomo celebrata dall’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, con i vescovi del Piemonte e, dal pomeriggio, l’apertura delle porte della cattedrale ai fedeli giunti nel capoluogo piemontese per vedere e pregare davanti alla Santa Sindone. Inizia così, oggi domenica 19 aprile, l’Ostensione dell’Amore più grande, come è scritto nel motto scelto per la seconda esposizione pubblica del Terzo millennio o la numero tre se, oltre quella avvenuta nel 2010, si considera anche l’ostensione televisiva del 2013.
Per sessantasette giorni, fino al 24 giugno, il Telo sindonico sarà meta di pellegrinaggio per centinaia di migliaia di persone e, tra di esse, vi sarà anche Papa Francesco, che sarà nella città della Mole nelle giornate del 21 e del 22 giugno. Una visita, quella torinese del Pontefice, carica di significati perché, oltre al pellegrinaggio alla Sindone, Papa Bergoglio incontrerà le migliaia di giovani che daranno vita all’happening degli oratori, una Giornata mondiale della gioventù organizzata nell’ambito delle celebrazioni del Giubileo salesiano (ricorre quest’anno il bicentenario della nascita di don Bosco, il Santo dei giovani) e, prima di far ritorno in Vaticano, si recherà nel Tempio Valdese di corso Vittorio Emanuele II per un incontro che, dopo il suo annuncio, monsignor Nosiglia ha definito storico e costruttore di “ponti di amicizia e di dialogo”, sottolineando che si tratta “della prima volta di un Papa che si reca in visita la Chiesa evangelica e dei Pastori che incontrano lui, a conferma della fratellanza della fede, dell’accoglienza e del rispetto e di un forte impulso a continuare nell’amore reciproco”.
Visita gratuita, ma prenotazione obbligatoria
Torniamo all’Ostensione. Per vedere la Sindone e passare qualche minuto in raccoglimento davanti al Telo esposto nel presbiterio della cattedrale, occorre prenotare la visita. Niente di complicato: lo si può fare via internet attraverso la pagina “Prenota la tua visita” del sito www.sindone.org oppure telefonando numero 011.5295550 oppure ancora, se la prenotazione è per una visita da effettuare nella stessa giornata, recandosi al bookshop dell’Ostensione, allestito in piazza Castello angolo via Palazzo di Città. E senza prenotazione? In questo caso si può entrare sì in duomo (da piazza San Giovanni), ma non è possibile vedere la Sindone da vicino.
Per le persone che hanno effettuato la prenotazione la visita inizia ai Giardini Reali, nel padiglione di accoglienza allestito in viale Partigiani. Lì è il punto di inizio del percorso di avvicinamento alla cattedrale e alla Sindone. Varcato il punto di accesso (per garantire lo svolgimento della visita in piena sicurezza sono state installate sei porte con metal detector e tunnel a raggi x, lo stesso tipo di controllo effettuato negli aeroporti) i pellegrini, prima di entrare nella cattedrale e potersi fermare qualche minuto davanti alla Sindone, devono camminare per circa 800 metri attraversando i Giardini Reali alti, la manica nuova di Palazzo Reale e fare una sosta nello spazio della prelettura per la preparazione alla visione del Telo (proiezione di immagini con dettagli del sudario).
Dopo la Sindone, i musei d’arte sacra e tanto altro
Poi, all’uscita dalla cattedrale, i pellegrini possono visitare il Museo diocesiano (nella chiesa inferiore del duomo di San Giovanni) e ammirare uno dei capolavori dell’arte rinascimentale, il Compianto sul Cristo morto dipinto dal Beato Angelico, o magari recarsi al Museo della Sindone di via San Domenico per approfondire la conoscenza (e i relativi aspetti storici e legati alla ricerca scientifica) del Telo, oppure acquistare un libro o un oggetto ricordo al bookshop ufficiale dell’ostensione in piazza Castello all’angolo con via Palazzo di Città, o non perdere l’occasione per una passeggiata tra strade e piazze del centro cittadino per scoprire i tesori della Torino città d’arte.

[fonte: TorinoClick]

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Dic 18

Ultima puntata del Torino Web News prima della pausa natalizia per l’occasione la visita ad un Museo particolare che altrove non poteva trovarsi se non a Torino. Il Museo della Sindone, via San Domenico 28.

Fondato negli anni ’30 dalla Confraternita del SS. Sudario di Torino, da undici anni il museo è allestito nella cripta della Chiesa del Santuario. Lo scopo del Museo è quello di diffondere nella maniera più completa possibile i frutti delle ricerche sulla Sacra Sindone che da cinquecento anni si muovono fra storia, scienza, devozione e arte.

Numerosi gli oggetti che ripercorrono la storia del sudario. Dalle lastre di Enrie del 1931 alla cassetta che portò la Sindone a Torino nel 1578, incisioni e libri antichi, immagini tridimensionali, fotografie al microscopio elettronico e i diversi esperimenti fatti allo scopo di comprendere l’immagine.

Del ‘500 è anche la celebre teca in argento e pietre dure che ha custodito la Sindone fino al 1998.

Sulla volta della cripta, una serie di affreschi virtuali in movimento ripercorrono la Passione di Cristo, mentre all’ingresso, un dvd in cinque lingue illustra come leggere la sindone. Ancora oggi il Museo è gestito dalla Confraternita del Ss. Sudario, nata appositamente per coltivare la devozione al Lenzuolo e che si porta dietro oltre 400 anni di iniziative caritative, culturali e religiose, tra cui naturalmente, la fondazione del Centro Internazionale di Sindonologia, fondamentale per lo sviluppo della ricerca sulla Sindone.

Per ulteriori informazioni vi consigliamo di visitare il sito del Museo all’indirizzo www.sindone.it dove trovate, oltre agli orari d’apertura, un’interessantissima lettura virtuale della sindone.

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