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Nov 24


A Palazzo Reale, fino al 26 febbraio 2012, si potrà visitare la grande mostra fotografica “l’Italia e gli Italiani”, frutto del lavoro di nove fotografi della Magnum, una delle maggiori agenzie del mondo.
La missione fotografica, che si è articolata nel corso di sei mesi, è stata affidata a Christopher Anderson, Harry Gruyaert, Mark Power, Mikhael Subotzky, Donovan Wylie, Richard Kalvar, Bruce Gilden, Alex Majoli, Paolo Pellegrin.
L’esposizione, di oltre 400 scatti selezionati, non intende riproporre la ricostruzione nostalgica dei paesaggi, delle prospettive e delle vedute oramai inesorabilmente perdute, ma dare immagine alla vita dell’Italia e degli italiani nel 2011, offrendo un’occasione di riflessione sulla contemporaneità.
Ha inoltre l’obiettivo di raccontare un Paese che si è sempre presentato come un insieme eterogeneo di molti e diversi elementi, dove la storia e la contemporaneità si intrecciano, convivono, si oppongono, dove la tradizione si confronta con l’innovazione, le strutture urbanistiche con le nuove richieste sociali, il paesaggio con l’industria in un susseguirsi continuo di coerenze e contraddizioni, armonie e dissonanze.
Il viaggio fissa nella memoria un’immagine del paesaggio naturale e di quello artificiale, di luoghi e persone. Si tratta di un racconto che si snoda attraverso quelli che potremmo definire i depositi della memoria come i borghi, le città, le piazze, le biblioteche e i nuovi luoghi d’incontro; le relazioni e le abitudini degli italiani; il presente e il divenire; le marginalità sociali e le solidarietà; la ricerca e le menti.
“La mostra realizzata in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – ha affermato il sindaco Fassino intervenendo all’inaugurazione – contribuisce in questo fine 2011 a completare con efficacia il quadro degli eventi”. Fassino ha inoltre ricordato che quest’anno Torino è stata visitata da 7 milioni di turisti, mentre oltre mezzo milione sono stati i visitatori delle mostre alle Ogr e quasi altrettanti hanno raggiunto la Reggia di Venaria, dove peraltro sono ancora in corso due esposizioni importanti come quella per il ritratto di Leonardo da Vinci e quella sui 150 anni di moda italiana. “Sono numeri che confermano – ha sottolineato Fassino – come oggi Torino sia una città dalle molte vocazioni: industriale, certo, ma anche universitaria con gli oltre centomila studenti di cui 15 mila stranieri, finanziaria con le due più importanti fondazioni bancarie italiane, e ancora artistica e culturale”.

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Ott 01



Il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia è alle porte, si festeggerà a partire dai primi mesi del prossimo anno.
Entra intanto nel vivo un’iniziativa culturale presentata in anteprima alla stampa con una conferenza stampa nel Salone degli Svizzeri a Palazzo Reale.
Da sabato mattina 2 ottobre si apriranno al pubblico le porte di una grande rassegna dedicata alla figura del Re Galantuomo, curata da Dnart.
Si tratta della mostra dedicata a Vittorio Emanuele II che sarà visitabile fino a domenica 13 marzo in tre luoghi simbolo della vita del monarca: sotto la Mole a Palazzo Reale e Palazzo Chiablese (Polo reale) e al castello di Racconigi.
È una iniziativa che aiuterà a comprendere la genesi dell’Italia unita ed è un’occasione di valorizzazione dei beni culturali piemontesi.

Il profilo di Vittorio Emanuele II sarà tracciato ripercorrendo le tappe fondamentali della sua vita, dall’infanzia al matrimonio, al rapporto con i figli, alle passioni per il cibo e per la caccia, per arrivare a porre l’attenzione sui rapporti istituzionali, politici e militari del sovrano.
I materiali esposti sono fotografie inedite, documenti, ritratti, uniformi, arredi, corredi, vestiti, gioielli.
Vi saranno inoltre tavole sabaude – spettacolari esemplificazioni del cerimoniale di corte – a tracciare il profilo del Re Galantuomo: “I percorsi sono contestualizzati all’interno di luoghi simbolo della storia risorgimentale” spiega Elena Fontanella, coordinatrice del progetto scientifico insieme a Daniela Biancolini, direttrice di Palazzo Reale e a Renato Balestrino, direttore del Castello di Racconigi.

La rassegna non si ferma ad analizzare solo le questioni storiche, ma aiuta i visitatori ad approfondire i temi del lavoro, della condizione femminile, dell’urbanizzazione, della vita culturale e intellettuale, dei costumi dell’Italia ottocentesca pre e post-unitaria.
La sezione dedicata al “contesto storico” della vita del re sarà a Torino: “A Palazzo Reale, edificio iniziato nel 1646 e residenza dei re di Sardegna fino al 1859, si potrà vedere la sezione dedicata alla vita di corte – hanno spiegano gli organizzatori –; saranno aperti gli appartamenti privati, la camera da letto e le stanze del sovrano appena restaurate.
Al Castello di Racconigi, antica roccaforte già proprietà dei marchesi di Saluzzo che passò ai Savoia nel1605, si potrà ammirare la sezione dedicata “all’infanzia e alla famiglia” di Vittorio Emanuele II.
La dimora nella marca cuneese, con le sale riccamente decorate, fu in quel periodo residenza del padre Carlo Alberto e ospitò le cerimonie nuziali di Vittorrio Emanuele II con l’arciduchessa Maria Adelaide”.
Nella intenzione dei curatori c’è il desiderio di proporre un percorso documentale assai corposo: “Il materiale esposto, corredato da oggettistica, abiti, divise e arredi, mette a fuoco quell’intrecciarsi di vicende familiari e di corte che alimentano il mito di un periodo doloroso, eroico, affascinante: il XIX secolo e le vicende dell’unità italiana. Dallo Statuto Albertino, alla divisa militare indossata da Vittorio Emanuele II nella celebre battaglia di Solferino, a capolavori quale il Bacio di Hayez”.

L’ingresso cumulativo alle tre sedi è di 15 euro (10 ridotto).
Il ticket singolo per il Polo reale è di 12 euro (8 ridotto), quello per l’esposizione di Racconigi è di 6 euro (4 il ridotto).

[fonte: TorinoClick]

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Vista sulla Mole

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