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Lug 06


Migliaia di persone al Parco Dora per festeggiare questa mattina la festa di Id al Fitr, che segna la conclusione del mese di Ramadan per i fedeli musulmani.
Presente la sindaca Appendino che ha portato il saluto della cittĂ :

“Buongiorno a tutti,
per me è un grande onore rappresentare la Città di Torino in un momento così alto ed importante per i fedeli mussulmani come la fine del tempo del Ramadan, il mese del digiuno.
Per ciascuno di voi questo periodo ha costituito un’occasione di rinuncia non solo al cibo ma anche a ciò che c’è di malvagio nella nostra vita: i cattivi pensieri, le cattive azioni e la rabbia. Si tratta di uno dei pilastri della vostra fede e io sono profondamente convinta che la fede vissuta nel cuore e nella vita di ciascuno di noi, qualunque essa sia, costituisca un’occasione di ricchezza per l’intera società.
Nel mio discorso di insediamento ho affermato che non dobbiamo avere paura di uscire da noi stessi, da quella zona di conforto nella quale sovente cerchiamo di rifugiarci, per incontrare l’Altro, perché solo da un vero e profondo incontro ci si arricchisce reciprocamente.

Credo fermamente che non sia il compito di una Istituzione laica, come la Città, entrare nell’anima delle donne e degli uomini, ma sia nostro dovere preparare tutti quei fattori che garantiscano a ciascuno la massima libertà possibile e, nel contempo, l’adesione al patto sociale. Solo in questo modo possiamo costruire una società equilibrata, nella quale ciascuno possa aspirare a realizzare se stesso, nei propri valori, sogni, ambizioni e progetti.
Lo Stato laico è per sua stessa natura pluralista e dialogante, è il modo col quale anche le fedi possono prosperare e diventare, a loro volta, linfa della vita culturale e sociale.

Tutti noi siamo rimasti profondamente toccati dagli eventi di Dacca e in particolare, da torinesi, siamo vicini alla famiglia di Claudia D’Antona. Qualche giorno fa abbiamo ricordato le vittime di un altro attentato, quello di Istanbul, e ancora prima altre di Orlando. Noi, tutti noi, in una nebbia sempre più fitta, siamo ora chiamati a seguire però la luce del nostro cuore che ci indichi una via. A noi, istituzioni pubbliche, è dato un importante compito: quello di affermare chiaramente che i violenti e gli assassini non hanno etichette religiose, che non esistono religioni buone o religioni cattive ma solamente uomini e donne che nella loro vita cercano, per quanto è loro possibile, di compiere il bene e altri che invece provocano dolore e morte.
A voi spetta la responsabilità di aiutarci a spiegare questo, di supportarci in una azione costante di verità affinché nessuno possa confonderci e farci vedere nel nostro Prossimo non il nostro fratello o la nostra sorella ma un nemico.

Abbiamo con noi delle armi infallibili, una di queste voi l’avete praticata per un mese e la mettete a disposizione di tutta la società. Non è infatti con la violenza che si combatte il male, ma è solo con il bene, perseguendolo tenacemente in ogni nostro pensiero, parola e azione.
Grazie per avermi dato l’occasione di incontrarvi e di conoscerci un po’ meglio, anche se purtroppo non potrò presentarmi a ciascuno; sono certa però che questo sarà solo il primo passo della strada che percorreremo assieme.

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Lug 17



Alla presenza di migliaia di persone, nella cornice assolata del Parco Dora, si è festeggiata questa mattina la festa di Id al Fitr, che segna la conclusione
del mese di Ramadan per i fedeli musulmani.
A portare il saluto della CittĂ  l’Assessore all’integrazione Ilda Curti e il Sindaco, Piero Fassino.
La cerimonia di oggi segna la fine del digiuno: Id al-fitr letteralmente significa, infatti, “festa dell’interruzione del digiuno”.

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Ago 30


I torinesi di religione musulmana si sono alzati presto, questa mattina, per recarsi alla festa di Eid el-fitr, che celebra la fine del Ramadan.
L’evento è stato confermato nella serata di ieri dai leader religiosi musulmani.
La comunità religiosa ha chiesto alla città un luogo per ritrovarsi e la scelta è caduta sulla grande, nuova area coperta dell’ex capannone di strippaggio del Parco Dora, in corso Mortara all’angolo con via Borgaro.
L’appuntamento per tutti i fedeli musulmani è stato fissato per le ore 8. Presenti circa 10mila persone.
A rappresentare la Città era presente l’assessore Ilda Curti, che ha portato il saluto del sindaco.
Il Ramadan, per la rigorosa osservanza del digiuno diurno che ostacola il lavoro e per il carattere festivo delle sue notti, costituisce un periodo eccezionale dell’anno per i fedeli islamici in tutti i paesi a maggioranza musulmana:
la sua sacralità è fondata sulla tradizione già fissata nel Corano, secondo cui in questo mese Maometto avrebbe ricevuto una rivelazione dall’arcangelo Gabriele.
In origine, il mese di Ramadan era, come il suo nome stesso (il ‘torrido’) mostra, un mese estivo; ma successivamente Maometto stesso adottò un calendario puramente lunare di dodici mesi che, perciò, cambia posizione anno per anno. Lo scorso anno, infatti, questa festa cadde il 10 settembre e si tenne all’Arena Continassa, nel quartiere Vallette.

Il saluto del Sindaco:
Porgo il mio sincero saluto ai cittadini torinesi di religione musulmana riuniti oggi al Parco Dora per la celebrazione della festività di Id-al-Fitr. I nuovi cittadini che hanno scelto Torino per cercarvi nuove opportunità di benessere hanno incontrato un’amministrazione attenta e sensibile, che ha scelto di operare per l’integrazione e il dialogo.

Torino è una città che accoglie. Il patto fondante della nostra comunità è il rispetto reciproco, la condivisione dei principi di libertà e giustizia, la dignità delle persone, l’accettazione delle differenze, anche religiose. La società civile torinese è fieramente permeata di questi principi e le sue istituzioni civili, sociali e religiose sono impegnate costantemente nella ricerca del confronto e della convivenza.

Ogni nuovo arrivato deve avere la possibilità di percorrere questa strada, che è quella dell’integrazione: diventare cittadino a tutti gli effetti. Chi in questa città lavora, crea una famiglia, costruisce futuro per sé e per i propri figli deve poter partecipare alla costruzione di una società pacifica e rispettosa di ciascuno. Il nostro impegno è che le condizioni per raggiungere questo obiettivo siano garantite e si crei un terreno fertile per il dialogo, il rispetto per la diversità e la condivisione. Percorriamo dunque insieme questa strada. Buona festa a tutti.

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