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Lug 09


Se quella a trazione elettrica sarà l’auto del futuro, i torinesi da oggi in poi potranno provare a sedersi al volante di una delle sei Fiat 500e 2013 entrate a far parte della flotta torinese del Car sharing. Le utilitarie, che avranno a disposizione otto colonnine dove “spillare” l’energia necessaria, si aggiungono alle 120 auto, di undici modelli, in servizio 24 ore su 24 e disponibili nei 91 parcheggi di città e hinterland, diversi dei quali dislocati a ridosso delle stazioni del Sistema ferroviario metropolitano.
La diffusione del servizio delle auto condivise, ormai entrato nel dodicesimo anno di attivitĂ , è in costante in crescita: gli abbonati sono oltre quattromilaottocento. Prendere un’auto a nolo per il tempo necessario di raggiungere casa, l’ufficio consente di spostarsi agevolmente, non pagare il parcheggio nel perimetro delle strisce blu, non preoccuparsi della sosta dal benzinaio per il carburante e percorrere le vie vietate ai mezzi privati. Tra le novitĂ  presentate oggi all’Urban Center di piazza Palazzo di CittĂ  la possibilitĂ  di sottoscrivere abbonamenti una tantum ( a 19 euro) o l’annuale a 59 euro e poi pagare a prezzi differenziati il nolo temporaneo a seconda che si scelgano tragitti andata e ritorno o di sola andata, nei casi in cui lo spostamento finisce a destinazione. In media vengono effettuate 5320 corse al mese per una durata media di due ore e mezza a “utilizzo”. Oltre alle 500 sia a benzina, sia a energia elettrica da oggi, vi sono a disposizione Panda (anche 4X4) , Freemont, Alfa Mito e Giulietta e Lancia Ipsilon e poi veicoli da trasporto van sharing Dobò e Ducato.
Si tratta insomma di un nuovo approccio alla mobilità urbana. Si stima che ogni vettura del servizio sostituisca in media dieci auto private. Se tre su quattro dei torinesi che hanno in tasca il badge del Car Sharing sono privati cittadini, è anche vero che gran parte di essi non possiede più una macchina privata, come è nel caso dell’assessore all’ambiente Enzo La volta che si muove agevolmente a bordo delle auto della flotta, quando deve spostarsi in citt, e non sceglie le due ruote: ”Sono innovazioni importanti – hanno spiegato Enzo La volta e Claudio Lubatti, assessore comunale ai trasporti – che aumentando l’offerta ai cittadini, amplificano le possibilità di integrazione con i mezzi pubblici in una dimensione di mobilità organizzata, sostenibile e che punta a far diventare Torino un modello di smart city a livello europeo”.

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Lug 06


l Defilè organizzato da Torinodanza Festival si è dipanato per il centro cittadino domenica 6 luglio sotto una pioggia battente: una grande parata che inaugura ogni due anni la Biennale de la Danse di Lyon e alla quale partecipano tra cinque e seimila danzatori non professionisti.
Quest’anno oltre a essere in calendario il 14 settembre a Lione il Defilè ha fatto tappa a Torino e per la prima volta ha avuto al centro un gruppo misto italo-francese che ha coinvolto 800 danzatori non professionisti delle due nazionalitĂ . La coreografia di questa formazione nasce dall’integrazione di diversi tipi di danza, e si nutre anche della partecipazione di oltre 300 marionette e burattini, manipolati a mano dai danzatori stessi.
Uno sforzo produttivo insolito per 1.000 partecipanti complessivi e 21 associazioni piemontesi.

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Lug 01


Con creativitĂ  e abilitĂ , i giardinieri, falegnami e fabbri del Servizio Verde Gestione della CittĂ  di Torino rendono il verde pubblico piĂą accogliente e bello, dando una nuova vita a rifiuti e materiali di scarto.
In tempi di forti ristrettezze economiche per le amministrazioni locali, pur patendo tale perdurante situazione, occorre ricercare soluzioni, le piĂą economiche possibili, che consentano di ottenere un effetto piacevole per rendere parchi, giardini, piazze sempre piĂą presentabili e accoglienti.
Significativa a tal riguardo l’esperienza del Servizio Verde Gestione del Comune di Torino. Oltre alle aiuole fiorite, possono abbellire il verde anche arredi costruiti con materiali di recupero, come quelli realizzati per diverse manifestazioni torinesi e ora presenti in diversi giardini pubblici.
Chi opera nella manutenzione del verde dispone di svariati materiali: legno, ferro, materiali edili, vetro, cortecce, cartoni, porzioni di piante, radici, rami, foglie, fiori. Riutilizzati con creatività e fantasia, tali materiali possono trasformarsi in opere di pregio, significato e bellezza. Tutto a “costo zero”, aspetto non trascurabile . I giardinieri del Comune di Torino sono da sempre particolarmente abili nel riutilizzare tutto quanto è disponibile per inventare arredi e composizioni, sia per gli ambienti esterni che per gli uffici che per mostre e manifestazioni. Così, una panchina storica, ma fatiscente, viene rimessa a nuovo, pezzi di ferro o lamiera arrugginiti, ripuliti e lavorati, acquistano una nuova forma, un cestino portarifiuti vandalizzato diventa contenitore pervasi, un palo dell’illuminazione pubblica e dissuasori in ferro danneggiati possono acquistare nuove forme. Ugualmente, frammenti di corteccia sono un ottimo rivestimento per vari tipi di arredi, il tronco di piante abbattute viene scolpito a mano per acquistare forme diverse da posizionare ad hoc nell’ambito di un arredo di pregio.
Tali trasformazioni avvengono grazie all’abilità di giardinieri ricchi di fantasia, supportati da falegnami e fabbri del Servizio Verde Gestione che, di volta in volta, in base alle diverse esigenze, inventano e costruiscono opere di valore estetico, fatte per durare, che racchiudono una professionalità storica, risalente al 1870 con la costituzione della prima Giardineria comunale.

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