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Mar 21


A Torino, al Parco Dora, centinaia di studenti, Istituzioni, rappresentanti delle Forze dell’ordine e società civile hanno letto i 1055 nomi delle vittime innocenti delle mafie in occasione della della XXVII edizione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie dl titolo “Terra mia: Coltura | Culturaâ€.

Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini del mondo, a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo. 
Coltura | Cultura:
La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.
 
Il ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie è un momento di riflessione per non dimenticare il sacrificio di quanti hanno perso la vita per mano delle mafie.  
Tra le vittime innocenti, anche i nomi delle persone assassinate dalla ‘ndrangheta nel nostro territorio.
I nomi di Bruno Caccia, Mario Ceretto, Roberto Rizzi, Amedeo Damiano, Walter Briatore hanno risuonato, nella cornice del Parco Dora, per ricordarci il sacrificio che il nostro territorio ha pagato nel contrasto al crimine organizzato.
  
Alla manifestazione erano presenti per la Città la Vicesindaco Michela Favaro e l’Assessora con deleghe alle politiche per la sicurezza Gianna Pentenero.

Presenti anche i parenti di Bruno Caccia, magistrato assassinato a Torino nel 1983; Mauro Rostagno, giornalista e sociologo nato nella nostra città, assassinato a Trapani nel 1988; Amedeo Damiano, assassinato a Cuneo nel 1987; Demetrio Quattrone, assassinato a Reggio Calabria nel 1991; Gianluca Congiusta, assassinato a Siderno nel 2005.

Anche la Sala Rossa rende omaggio alle vittime innocenti delle mafie, in apertura della seduta del 21 marzo 2022, il Consiglio Comunale di Torino ha osservato un minuto di silenzio.
Oltre al dovere della memoria – ha affermato la presidente Maria Grazia Grippo – c’è la necessità di riaffermare l’impegno, ancora insoddisfatto nel suo traguardo finale, a liberare l’Italia da un carico di violenza, morte e malaffare che pesa sulle coscienze di ciascuno e ciascuna di noi. Le Istituzioni – ha ribadito – devono rifiutare con forza una società basata su intimidazione e corruzione: solo così si può dare senso alla memoria e all’impegno.
 
Nella serata di lunedì 21 Marzo la Mole Antonelliana ricorderà le vittime di mafia con la proiezione della frase “A tutte le vittime innocenti delle mafie va la nostra memoria e il nostro impegnoâ€.