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Ott 27


INAUGURAZIONE DELLE NUOVE OPERE E ACCENSIONE DELLE LUCI

Mercoledì 27 ottobre dalle ore 18.00 con appuntamento in piazza Polonia – ospedale Sant’Anna di fronte all’opera io, sono nato qui.’ di Renato Leotta è stata inaugurata la 25à edizione di Luci d’Artista. Dopo aver illuminato la prima installazione, si è proseguiti alle ore 19.00 in piazza Cavour con l’accensione di AZZURROGIALLO, il nuovo lavoro di Giorgio Griffa e di tutte le altre Luci. Alle 20.00, infine, il pubblico è stato invitato a raggiungere piazza della Repubblica per scoprire …?… di Grazia Toderi. All’inaugurazione hanno partecipato le autorità cittadine, gli sponsor, i sostenitori e i partner che collaborano alla realizzazione della manifestazione.

Luci d’Artista compie 25 anni. Torino festeggia l’importante anniversario e torna a illuminarsi trasformando il suo cielo in un museo. Il progetto, nato nel 1998 per volontà della Città di Torino, è stato pioniere di un percorso espositivo d’arte contemporanea totalmente innovativo che ha coinvolto decine di artisti di fama internazionale italiani e stranieri chiamati a interpretare la luce. Le luci d’artista nascono come inedite luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito diventano oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di installazioni d’arte contemporanea, espressione di ‘una cultura alta capace di comunicare con tutti’, come affermava Fiorenzo Alfieri che ne era stato il visionario ideatore. A lui è dedicata questa venticinquesima edizione, per la quale la Città di Torino ha voluto realizzare tre nuove opere, create da Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi grazie all’aiuto di preziosi partner e alla generosità degli artisti.

La manifestazione è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei e in collaborazione con la Fondazione per la Cultura. Si avvale del sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Main sponsor IREN S.p.A. Nuovi partner: Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Il Mercato Centrale Torino, Cultura Italiae, Saganaki.

Le installazioni luminose – 26 luci delle quali 17 allestite nel centro città e 9 nelle altre Circoscrizioni –  saranno visibili dal 27 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023. Il museo a cielo aperto quest’anno subirà una riduzione negli orari. Infatti la Città, che negli anni ha avuto una particolare attenzione alla sostenibilità della manifestazione facendo sempre più uso di sistemi innovativi e luci a led a basso impatto, nella 25^ edizione si impegnerà con maggiore sensibilità anche sul tema dei consumi. Per cui dalla domenica al giovedì le installazioni si spegneranno alle 22. Il venerdì e il sabato alle 24, orario che sarà mantenuto nel periodo di Natale e Capodanno, dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023.

Luci d’Artista dal 2018 propone inoltre il progetto educativo-culturale Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea, public program che intende valorizzazione le opere luminose del ‘Museo a cielo aperto’ attraverso la promozione di progetti educativi e formativi che avvicinano ai linguaggi dell’arte contemporanea.

LE NUOVE LUCI

L’edizione numero venticinque di Luci d’Artista si arricchisce di tre nuove opere, che entrano a far parte del patrimonio cittadino.

Generosamente donata da Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale, AZZURROGIALLO’ è collocata nei Giardini di piazza Cavour ed è realizzata nell’ambito del progetto ‘дети – Bambini’ di Cultura Italiae. Si tratta di un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo. L’opera si integra con la natura circostante, abbraccia spazi vuoti e presenze arboree e si snoda come sospesa tra terra e cielo, accanto alla scuola Niccolò Tommaseo, tra le prime istituite a Torino, nel 1877. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la ‘Notte stellata’ di van Gogh, come in altri suoi cicli pittorici in cui la ricerca analitica sul segno si carica di rimandi ai grandi maestri dell’arte di ogni tempo.

Sempre all’interno del progetto “дети – Bambini” di Cultura Italiae, sul tetto dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, in piazza Polonia e all’ingresso di corso Spezia, campeggia un’installazione luminosa regolata dalla luna. Si tratta di ‘io, sono nato qui.’ di Renato Leotta, artista di rilievo della nuova generazione. L’opera ha il carattere di una poesia ermetica. È una luce viva e sensibile ai cambiamenti di energia che governano i sentimenti e la vita di chiunque, a partire dall’artista stesso che sceglie di condividere i propri stati d’animo con chi passa e la osserva, in un dialogo ideale. La luminosità potrà infatti essere modificata da remoto. Ogni sera, così come la luna risplende sempre diversa sulla natura, Leotta conferisce all’affermazione “io, sono nato qui.” sfumature di intensità emotiva sempre diverse. L’opera è stata donata dall’artista e realizzata grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino.

Visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana si eleva un grande punto interrogativo ‘…?…’, segno comprensibile in ogni lingua, animato da una luce scintillante. È l’opera di Grazia Toderi realizzata grazie al contributo di Il Mercato Centrale Torino. Non è un interrogativo immobile, ma si rinnova a ogni sguardo. Rivolta verso la piazza e il mercato, verso la città e ognuno di noi, si staglia nella notte invitandoci a mantenere un ‘dubbio luminoso’. Grazia Toderi è una delle artiste più rappresentative delle ricerche avviate in Italia negli anni ’90 e focalizzate sull’immagine. Lavora con disegno, luce, fotografia e video. Ha esposto in importanti musei e ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il Leone d’Oro della Biennale di Venezia nel 1999.

LE ALTRE 23 LUCI CHE ILLUMINERANNO LA CITTÀ

Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6); Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti nella Galleria Subalpina; Volo su… di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3); Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I; Planetario di Carmelo Giammello, 14 costellazioni disegnate con neon fluorescenti, globi e punti luminosi, secondo lo schema di una mappa astronomica che, tra fedeltà scientifica e invenzione creativa, annulla la distanza fisica che intercorre tra l’uomo e le stelle, in via Roma; Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo nella Galleria San Federico; Le panchine Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4); Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8); Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Carlo Alberto; Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; Concerto di parole di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione 8); Vento solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; L’amore non fa rumore di Luca Pannoli ai Murazzi del Po; Palomar di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nel profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio; Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica – facciata del mercato coperto Antica Tettoia dell’Orologio (Circoscrizione 7); My Noon del tedesco Tobias Rehberger, un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario piazza Bodoni; Ice Cream Light della berlinese di adozione Vanessa Safavi in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2); Noi di Luigi Stoisa, figure rosse che si intrecciano in via Garibaldi; Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8) che quest’anno si accenderà dall’8 dicembre.

ELENCO LUCI D’ARTISTA

  1. Cosmometrie – Mario AIRÒ – piazza Carignano
  2. Vele di Natale – Vasco ARE – piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6)
  3. Ancora una volta – Valerio BERRUTI – Galleria Subalpina
  4. Volo su… – Francesco CASORATI – area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3)
  5. Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime – Nicola DE MARIA – piazza Carlina – Opera permanente in via sperimentale
  6. L’energia che unisce si espande nel blu – Marco GASTINI – Galleria Umberto I – Opera permanente
  7. Planetario – Carmelo GIAMMELLO – via Roma
  8. Migrazione (Climate Change) – Piero GILARDI  Galleria San Federico
  9. AZZURROGIALLO – Giorgio GRIFFA – Giardini di piazza Cavour – NUOVA OPERA
  10. Illuminated Benches – Jeppe HEIN  piazza Risorgimento  Opera permanente in via sperimentale (Circoscrizione 4)
  11. Piccoli spiriti blu – Rebecca HORN – Monte dei Cappuccini – Opera permanente (Circoscrizione 8)
  12. Cultura=Capitale – Alfredo JAAR – piazza Carlo Alberto – Opera permanente
  13. Doppio Passaggio (Torino) – Joseph KOSUTH – ponte Vittorio Emanuele I -Opera permanente
  14. io, sono nato qui. – Renato LEOTTA – Ospedale Sant’Anna, corso Spezia – piazza Polonia (Circoscrizioni 8) – NUOVA OPERA
  15. Luì e l’arte di andare nel bosco – Luigi MAINOLFI – via Carlo Alberto
  16. Il volo dei numeri – Mario MERZ – Mole Antonelliana – Opera permanente
  17. Concerto di parole – Mario MOLINARI – Opera permanente – piazza Polonia (Circoscrizione 8)
  18. Vento solare – Luigi NERVO – piazzetta Mollino
  19. L’amore non fa rumore – Luca PANNOLI – corso Cairoli, Murazzi del Po
  20. Palomar – Giulio PAOLINI – via Po
  21. Amare le differenze – Michelangelo PISTOLETTO – piazza della Repubblica – Opera permanente (Circoscrizione 7)
  22. My Noon – Tobias REHBERGER – piazza Bodoni
  23. Ice Cream Light – Vanessa SAFAVI – piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2)
  24. Noi – Luigi STOISA – via Garibaldi
  25. …?… – Grazia TODERI – Cupola della Basilica Mauriziana, piazza della Repubblica – NUOVA OPERA
  26. Luce Fontana Ruota – Gilberto ZORIO – Laghetto Italia ’61 – dall’8 dicembre – Opera permanente (Circoscrizione 8)

Tutte le informazioni su Luci d’Artista su lucidartista.comune.torino.it

Ott 27


Alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti è stato presentato un nuovo evento espositivo dedicato ai Neoclassicismi a Torino, dal Settecento al giovane Antonelli.

Ideale punto di partenza del racconto è la figura di Laurent Pécheux. Il suo taccuino romano e i regolamenti che scrisse per l’Accademia di Belle Arti nel 1778 aprono la strada al classicismo tardo settecentesco riconoscibili in città nelle sculture dei fratelli Collino e nel progetto architettonico per le scuderie dei Principi di Carignano, ora Biblioteca Nazionale Universitaria.

Altrettanto significativi sono i cantieri degli architetti che furono vicini all’Accademia negli anni della Restaurazione: dalla Gran Madre di Ferdinando Bonsignore ai progetti di Giuseppe Maria Talucchi; tra questi la “Rotonda” al centro del cortile dell’Accademia.

Allievo di Bonsignore e Talucchi fu Alessandro Antonelli, di cui si conservano i visionari progetti per una nuova cattedrale in piazza Castello, insieme a tanti altri meravigliosi disegni originali.

Maggiori informazioni su www.pinacotecalbertina.it