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Apr 17


Attiva dal gennaio 2006, la mostra permanente “Torino 1938 – 1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione”, nucleo fondante del Museo, è stato il primo percorso espositivo multimediale in Italia rivolto alla storia della Seconda Guerra Mondiale e alla memoria dei valori della Resistenza.
Allestita nei suggestivi locali sotterranei del Palazzo dei Quartieri Militari, curata dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e progettata dallo Studio Ennezerotre, la mostra ha raccolto un considerevole successo di pubblico, con un passaggio stimato intorno alle 100.000 persone. Grazie ad esso il Museo ha
conquistato una propria nicchia nel panorama museale piemontese e nazionale, diventando un punto di riferimento per le tematiche legate ai valori della Memoria, della Storia e in generale dei Diritti civili e delle Libertà, affermandosi come uno degli esempi più interessanti e innovativi dal punto di vista delle scelte museografiche.
A sei anni dalla sua inaugurazione, si è reso indispensabile un intervento radicale di revisione e rimessa a punto dell’impianto tecnico. Grazie al generoso sostegno della Compagnia di San Paolo e a un contributo in servizi della Città di Torino, lo scorso 12 marzo sono iniziati i lavori di ristrutturazione
tecnica. Dopo un mese di chiusura, il Museo a partire dal 17 aprile potrà offrire al pubblico un allestimento maggiormente accessibile e di facile fruizione. Infatti, oltre ai lavori di aggiornamento tecnico, realizzati da Euphon Communications, di restyling illuminotecnico e di perfezionamento scenografico, si è dato molto spazio alla sezione interattiva dell’allestimento, potenziando e incrementando le didascalie interne al percorso di visita.
In aggiunta alla revisione dell’allestimento permanente il Museo ha eseguito la ristrutturazione della biglietteria, implementando sia gli spazi di accoglienza, sia quelli dedicati al bookshop. Quest’ultimo a partire dalla riapertura dell’allestimento permanente presenterà una maggiore offerta di prodotti: da un
corposo catalogo di titoli, all’oggettistica realizzata da Papily Factory (prodotti realizzati con i materiali delle mostre passate del Museo dalle donne della Casa Circondariale di Torino).
Infine il Museo con l’occasione della riapertura dell’allestimento presenterà le nuove proposte educative per le scuole e i nuovi materiali
per l’accessibilità sensoriale.

www.museodiffusotorino.it