preload
Lug 10


La Sala Rossa ha reso omaggio alla presenza del sindaco, di assessori e diversi consiglieri al senatore a vita Sergio Pininfarina, scomparso martedì scorso, a 85 anni. Il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Maria Ferraris, ne ha ricordato il profilo, di fronte alla vedova, signora Giorgia, ai figli Paolo e Lorenza, agli altri familiari e ai dirigenti dell’azienda. Ferraris ha parlato degli inizi quando, dopo la laurea in ingegneria meccanica conseguita nel 1950 al Politecnico di Torino e le specializzazioni in Inghilterra e negli Stati Uniti, trasformò la “SocietĂ  Anonima Carrozzeria Pinin Farina”, fondata nel 1930 nella rinomata azienda che oggi tutti riconoscono essere simbolo mondiale dell’innovazione: “Sergio Pininfarina è stato davvero un fuoriclasse – ha sottolineato – tanto da meritare il sopranome di re del design italiano. Questo suo autentico dono lo ha portato lontano, trasformando la sua firma, oggi leggendaria, in un simbolo distintivo di stile, di classe e di ricercatezza nel mondo”. “Un imprenditore che tanto ha dato alla sua terra – ha aggiunto Ferraris – basti pensare alla costruzione nel 1958 a Grugliasco dello stabilimento che ha accolto, oltre ad un Centro Studi e Ricerche, la prima galleria del vento in Italia, all’insediamento industriale di San Giorgio Canavese e all’acquisizione dello stabilimento di Bairo Canavese nel 1987, nonchĂ© all’inaugurazione nel 2002 del nuovo Centro di Engineering di Cambiano”. Poi ha preso la parola Vincenzo Ilotte, vicepresidente dell’Unione Industriale, che ha tracciato un profilo dell’amico Sergio “esempio e modello di passione, coraggio e di capacitĂ  organizzativa per gli imprenditori torinesi. Era un uomo sensibile e attento alle persone, mai spigoloso. Ambasciatore di Torino nel mondo, a capo della Pininfarina, un’azienda, tra le prime a dimostrarsi veramente globale”. Il figlio Paolo ha spiegato come la cerimonia di oggi sia un attestato di stima “che dĂ  forza in questo ennesimo passaggio luttuoso”. E ha parlato di un padre affabile, che ha trasmesso alla famiglia valori forti e determinati di convinto europeista, dotato di passione civile – tratteggiati anche nell’atto di nomina a senatore a vita da parte del Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi- : “Mio nonno ha inventato l’azienda, ma mio padre – ha detto – l’ha costruita giorno per giorno, con creativitĂ ” annunciando la ferma intenzione di proseguire sulle orme paterne “continuando a sviluppare il nostro lavoro e quello delle persone rimaste in azienda nei campi dello stile e dell’ingegneria”. Il sindaco Piero Fassino ha ricordato come l”ingegner Sergio Pininfarina sia stato un protagonista indiscusso della storia mondiale dell’automobile e della storia di Torino: “Un uomo che con la sua creativitĂ , universalmente riconosciuta, ha fatto del design industriale uno dei timbri forti del made in Italy. Un rappresentante dei grandi carrozzieri dell’industria moderna, un maestro di stile, un grande creatore che come Bertone, ha saputo promuovere quello straordinario incontro tra prodotto ed estetica i cui segni tutti riconoscono nelle tantissime auto firmate Pininfarina”. Fassino ha sottolineato i tratti gentili dell’uomo, il suo sorriso amicale, il suo impegno a cercare sempre la mediazione a favore di soluzioni solidali e costruttive: “E’ stato un uomo garbato che ha saputo sempre unire alla forte vocazione imprenditoriale un sincero spirito civico e un alto senso delle istituzioni. Con lui è scomparso un genio creativo, un capitano d’industria consapevole del ruolo sociale e politico. Un uomo che ricordiamo con commozione e gratitudine”.