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Apr 13



E’ stato Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, a dare ufficialmente l’avvio alla seconda edizione di Biennale Democrazia, il cui argomento centrale è il rapporto tra ‘tutti, molti. pochi’.
La fitta agenda dei lavori si impernia intorno alla riflessione sul rapporto fra “il potere di tutti”, proprio della società democratica, e la crescente influenza esercitata dalle oligarchie.
L’economista Draghi ha tenuto una lectio magistralis dal palco del Teatro Carignano, mentre alle 21,30, al Palaolimpico, l’attore Roberto Benigni intratterrà gratuitamente il pubblico torinese con la lettura del Sesto Canto del Purgatorio.
Si è alzato dunque il sipario su Biennale Democrazia, la manifestazione-maratona con oltre 150 appuntamenti, organizzata dalla Città e in programma a fino a domenica 17 aprile.
I torinesi avranno così la possibilità di seguire nelle cinque giornate di laboratorio pubblico alla discussione sui principi fondativi, le tipologie, le prospettive e le dimensioni critiche della democrazia. I cinque giorni saranno caratterizzati da incontri, lezioni, dibattiti, forum, letture e spettacoli, tutti a ingresso libero, entrando in contatto con centocinquanta protagonisti della cultura nazionale e internazionale, a cui si aggiungono sessanta ospiti fra moderatori e giornalisti. Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero (compatibilmente con i posti disponibili), tranne i seminari che richiedono l’iscrizione.
I voucher per accedere ai singoli incontri saranno distribuiti a partire da un’ora prima dell’evento davanti all’ingresso di ciascuna sede.

Il testo del saluto del Presidente della Repubblica inviato per l’apertura della Biennale Democrazia e la lectio magistralis del Governatore Draghi sono disponibili su TorinoClick

Il ricco programma è consultabile online all’indirizzo web: www.biennaledemocrazia.it

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Mar 15



Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, ospitato a Palazzo Carignano, è stato presentato questa mattina alla stampa dopo cinque anni di lavori in una veste completamente rinnovata.
“L’illuminazione, i colori delle sale, la cui scelta è stata effettuata in base a codici cromatici sempre riconducibili ai temi trattati, e l’utilizzo di contributi multimediali – ha spiegato il presidente del Museo, Umberto Levra, professore ordinario di Storia del Risorgimento nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino – assicurano al visitatore un’esperienza unica nel suo genere”.
Il periodo storico risorgimentale è raccontato in chiave europea oltre che torinese, piemontese e italiana e le sale sono arricchite da filmati – visibili su schermi di grandi dimensioni – realizzati con immagini provenienti dalle più importanti collezioni europee. Grandi tavoli interattivi consentiranno inoltre al visitatore di approfondire i temi sviluppati dai filmati.
Il nuovo allestimento offre la possibilità di scegliere tra percorsi differenziati, a seconda del tempo a disposizione del visitatore e dell’interesse che ha per approfondire i temi presentati. Il pubblico avrà a disposizione delle audio e videoguide, realizzate – come spiegano gli organizzatori – con criteri di rigore scientifico e grande attenzione alla comprensione e fruibilità dei contenuti storici.
Il percorso breve dura 45’ circa e descrive tre oggetti particolarmente significativi all’interno di ciascuna delle 30 sale. Lo standard, della durata di 90’ circa, è realizzato con gli stessi criteri del precedente, ma gli oggetti su cui si sofferma sono circa sette per sala, per un totale di 210.
L’ultimo, il più approfondito, è di circa due ore nelle quali sono commentati 288 oggetti, circa dieci per sala.
In totale saranno esposti circa 2.580 pezzi, scelti tra più di 50mila, per raccontare le tappe che hanno portato all’Unità Nazionale, in Italia come nei paesi europei che, sempre nell’Ottocento, hanno combattuto per liberarsi dal dominio straniero.
Il museo si inaugurerà, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la massima autorità dello Stato, tra pochi giorni, il 18 marzo, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, data in cui la città potrà riappropriarsi di uno dei suoi più importanti gioielli museali. “ Credo di interpretare il pensiero di tutti dicendo che la Città si trova di fronte a un momento straordinario – ha sottolineato con soddisfazione Fiorenzo Alfieri –è giusto entusiasmarsi per le cose che siamo riusciti a realizzare.
Dobbiamo individuare nel Museo del Risorgimento un ruolo centrale per i festeggiamenti, è – ha continuato – il tassello fondamentale” Spiega ancora che il perché delle prossime celebrazioni è spiegato bene proprio in nelle stanze del Museo, importante luogo di memoria.
La “messa in scena” è stata affidata all’architetto Richard Peduzzi, già Direttore dell’Accademia di Francia a Roma, che ha lavorato al progetto unitamente al suo staff sia per gli aspetti scenografici che per quelli di comunicazione.

Dal 20 al 31 marzo il Museo potrà essere visitato gratuitamente.

Il sito del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

[fonte TorinoClick del 15/03/2011]

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Feb 14


Innamorati da 50 anni

6000 anni di matrimonio, le Nozze d’Oro di 120 coppie torinesi, festeggiate al Teatro Carignano nel giorno di San Valentino. Nel giorno dedicato agli innamorati hanno rinnovato la promessa di matrimonio.

Alle ore 10.30 le 120 fortunate Coppie d’Oro sedute nello splendido Teatro Carignano hanno ricevuto il saluto della Città e ripetuto la promessa nuziale davanti all’Assessore ai Servizi Civici, Michele Dell’Utri.
L’anno del matrimonio, il 1960, è stato rievocato con filmati, musiche e diapositive che hanno riportato indietro nel tempo le emozionate coppie di sposi.
Erano quelli gli anni della Cinquecento, della televisione in bianco e nero con un solo canale, di una città, Torino, che cominciava la sua avventura industriale; erano gli anni di quei ragazzi che allora scommisero su un futuro migliore.
Gli anni di un telefono ogni 4 famiglie e una televisione ogni 25…

La Città di Torino da più di 20 anni dedica ai coniugi che raggiungono il considerevole traguardo delle Nozze d’Oro una cerimonia speciale, attestato di stima e riconoscenza per quei “ragazzi di ieri” che hanno contribuito a rendere la nostra Città viva, bella e apprezzata nel mondo.

Con la festa per le nozze d’oro, promossa dalla Città di Torino e dalla Fondazione Teatro Stabile, il Teatro Carignano si aggiunge alle altre sedi auliche della Città di Torino (Palazzo Madama, Mole Antonelliana e Sala dei Marmi di Palazzo Civico) dove poter celebrare i matrimoni civili, legando così un momento fondamentale della propria vita, come il matrimonio, ai luoghi simbolo della Città. (INFO: 011.4437836 – 011.4437837 www.comune.torino.it/matrimoni)

Curiosità: la differenza dell’articolo 144 del Codice Civile dal 1960 ad oggi:

1960: Articolo 144
Il marito è capo della famiglia; la moglie segue la condizione civile di lui, ne assume il cognome, ed è obbligata ad accompagnarlo ovunque egli creda opportuno di fissare la sua residenza.

2010: Art. 144 Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.

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