L’edizione 2012 del Torino Pride non è stata solamente la manifestazione dell’orgoglio delle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender, ma anche l’occasione per richiedere quei diritti civili che l’Unione Europea ha riconosciuto, ma che in Italia non sono ancora rispettati. Lo slogan di quest’anno era, infatti, “Non vogliamo mica la luna… è l’Europa che ce lo chiede”.
Al corteo che si è svolto per le vie del centro di Torino, da piazza Arbarello fino in piazza Vittorio, hanno preso parte più di 40.000 persone, un nutrito gruppo di consiglieri regionali e comunali e gli assessori Maria Cristina Spinosa, che vestiva la fascia tricolore, Ilda Curti e Mariagrazia Pellerino.
In alcuni punti del percorso della sfilata erano posizionati alcuni carri speciali, sui quali sono state celebrate, simbolicamente, una trentina di nozze di coppie LGBT che hanno aderito alla campagna “Vorrei ma non posso, It’s Wedding Time” per legalizzare il matrimonio gay in Italia.
La parata, che vuole essere anche un modo per sensibilizzare e combattere contro la trans-omofobia, è stata dedicata a Daniel Zamundio, giovane ragazzo cileno torturato e ucciso in seguito ad un attacco omofobo.
6000 anni di matrimonio, le Nozze d’Oro di 120 coppie torinesi, festeggiate al Teatro Carignano nel giorno di San Valentino. Nel giorno dedicato agli innamorati hanno rinnovato la promessa di matrimonio.
Alle ore 10.30 le 120 fortunate Coppie d’Oro sedute nello splendido Teatro Carignano hanno ricevuto il saluto della Città e ripetuto la promessa nuziale davanti all’Assessore ai Servizi Civici, Michele Dell’Utri.
L’anno del matrimonio, il 1960, è stato rievocato con filmati, musiche e diapositive che hanno riportato indietro nel tempo le emozionate coppie di sposi.
Erano quelli gli anni della Cinquecento, della televisione in bianco e nero con un solo canale, di una città, Torino, che cominciava la sua avventura industriale; erano gli anni di quei ragazzi che allora scommisero su un futuro migliore.
Gli anni di un telefono ogni 4 famiglie e una televisione ogni 25…
La Città di Torino da più di 20 anni dedica ai coniugi che raggiungono il considerevole traguardo delle Nozze d’Oro una cerimonia speciale, attestato di stima e riconoscenza per quei “ragazzi di ieri” che hanno contribuito a rendere la nostra Città viva, bella e apprezzata nel mondo.
Con la festa per le nozze d’oro, promossa dalla Città di Torino e dalla Fondazione Teatro Stabile, il Teatro Carignano si aggiunge alle altre sedi auliche della Città di Torino (Palazzo Madama, Mole Antonelliana e Sala dei Marmi di Palazzo Civico) dove poter celebrare i matrimoni civili, legando così un momento fondamentale della propria vita, come il matrimonio, ai luoghi simbolo della Città. (INFO: 011.4437836 – 011.4437837 www.comune.torino.it/matrimoni)
Curiosità: la differenza dell’articolo 144 del Codice Civile dal 1960 ad oggi:
1960: Articolo 144
Il marito è capo della famiglia; la moglie segue la condizione civile di lui, ne assume il cognome, ed è obbligata ad accompagnarlo ovunque egli creda opportuno di fissare la sua residenza.
2010: Art. 144 Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.