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Mar 25


I cortili delle scuole primarie torinesi si trasformano in spazi pubblici aperti al quartiere oltre l’orario scolastico.

Da spazio istituzionale il cortile diventa, ogni giorno, un parco giochi per i bambini e un luogo privilegiato dove genitori e nonni possono incontrarsi, chiacchiere e socializzare.

In una prima fase sperimentale spalancano i cancelli alle famiglie gli istituti: San Francesco d’Assisi via Giulia di Barolo 8, Leone Fontana via Buniva 19, Eduardo De Filippo via Fossano 8, Cesare Battisti via Luserna di Rorà 14, Giuseppe Mazzini corso Orbassano 155, Giovanni Enrico Pestalozzi via Banfo 32 e Gino Capponi di via Confalonieri 74.

Oggi pomeriggio i cortili sono stati aperti in un clima di festa: per l’occasione i dirigenti scolastici hanno organizzato spettacoli, giochi e animazioni, alle quali hanno partecipato mamme, papà e nonni. All’inaugurazione dello spazio della scuola San Francesco d’Assisi, invia Matteo Pescatore 3, erano presenti Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative, Umberto Magnoni, direttore Iter (Istituto Torinese per una Educazione Responsabile), Pier Giorgio Turi, responsabile Laboratorio Città Sostenibile.

Da sempre il sistema educativo torinese ha avuto una visione della scuola aperta alla città come incontro di saperi tra il dentro ed il fuori dell’aula e come istituzione capace di essere centro di aggregazione del quartiere.

Il progetto è stato realizzato dall’assessorato alle Politiche Educative della Città e dal Laboratorio Città Sostenibile di Iter, insieme alle Circoscrizioni e alle Istituzioni scolastiche.

Saranno aperti fino a giugno e nei mesi di settembre e di ottobre dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,00. In alcuni casi l’apertura è posticipata alle 17,30 per esigenze di post-scuola.

Il Consiglio Comunale, nella seduta del 26 novembre, ha approvato uno specifico regolamento per disciplinarne l’utilizzo (a Torino ci sono 200 cortili scolastici) da parte dei cittadini.
Per il primo periodo saranno presenti senior civici con il compito di “osservatori” e come punti di riferimento per le famiglie.

Tutti gli spazi aperti sono stati riqualificati negli ultimi anni nell’ambito del progetto cortili scolastici e, con la collaborazione di architetti tutor del Laboratorio Città Sostenibile, i bambini hanno avviato un percorso di progettazione partecipata.

I cortili – pensati per accogliere il gioco e la socializzazione – sono stati attrezzati per attività ludiche, per sedersi, chiacchierare, fare la merenda, per stimolare attività ricreative a sfondo didattico trasformandosi in “aule verdi”.

In alcuni di essi sono state sistemate piastre sportive polivalenti per giocare a volley o a basket.

Alberi e aiuole contribuiscono a rendere più piacevoli e freschi gli spazi dove la Città ha fatto sistemare 20 sedie da “parco” (frutto di un concorso internazionale di qualche hanno fa) per poter accogliere i nuclei familiari che vi intendono sostare.

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Ott 23


Un Po di mamme vanno a scuola. Alfabetizzazione e cittadinanza per le donne non comunitarie a Torino è un percorso di apprendimento della lingua e della cultura italiana destinato, in via prioritaria ma non esclusiva, alle mamme non comunitarie delle bambine e dei bambini che frequentano i nidi e le scuole comunali dell’infanzia delle Circoscrizioni 5, 6 e 7, dov’è più forte la presenza di famiglie straniere.
E’ un progetto finanziato da Bruxelles attraverso il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini nei Paesi terzi (2007-2013) e dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. La Direzione Servizi Educativi della Città è capofila del progetto. Suoi partner sono: Cooperativa Sociale progetto Tenda Onlus, Associazione Formazione 80, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale – Gruppo di Torino, Arcidiocesi di Torino – Ufficio pastorale Migranti, Cooperativa TerreMondo, Centro territoriale per l’Educazione permanente “A. Gabelli”.
Sono 54 i Servizi educativi comunali delle tre Circoscrizioni, che accolgono 2551 bambini, le loro mamme sono 1394. Le attività si svolgeranno con metodologie che attraverso il “fare insieme” coinvolgono le madri straniere, indipendentemente dalla conoscenza della lingua italiana. Il progetto coinvolgerà 300 donne che si costituiranno in 23 gruppi di studio a seconda del livello di conoscenza della lingua italiana. E’ previsto un livello base (100 donne per 10 gruppi – sono in condizione di analfabetismo/semianalfabetismo in lingua madre, non hanno conoscenza dell’alfabeto europeo), un livello intermedio (150 donne per 10 gruppi – conoscono l’alfabeto europeo, comprendono ed usano elementari espressioni in lingua italiana sulla vita quotidiana), un livello avanzato (50 donne per 3 gruppi – sanno produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di loro interesse). Le performance di ciascuna partecipante saranno certificate e a ogni livello saranno riconosciuti rispettivamente crediti formativi, la possibilità di sostenere l’esame finale della scuola media, acquisire una certificazione superiore sostenendo gli esami relativi presso il Centro interculturale della Città di Torino.
Le mamme, anche con l’aiuto di mediatori, potranno visitare i servizi disponibili alle cittadine straniere (scuola, salute, permanenza in Italia,) e conoscere la Città attraverso la storia, la cultura, le visite guidate e momenti di spiegazione e discussione. Inoltre, con l’aiuto di esperti potranno riflettere, sull’essere donne e madri in terra di migrazione in occasione di sei incontri organizzati sul territorio.
“I corsi – ha sottolineato Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative della Città – si svolgeranno nei nidi e nelle materne perché è l’ambiente più propizio per creare interazione tra le mamme migranti e quelle italiane. Viene colmato così il gap linguistico tra i bambini che imparano l’italiano e le mamme che non conoscono la nostra lingua”. “Sarà, inoltre, un’opportunità di formazione alla cittadinanza – ha continuato l’Assessore – perché queste donne potranno più facilmente accedere ai servizi istituzionali messi a disposizione e conoscere direttamente ciò che viene fatto. Uno scambio di esperienze culturali per vivere la diversità come arricchimento e risorsa”.
“Questa iniziativa – ha spiegato Ilda Curti, assessore all’integrazione dei “nuovi cittadini” – ha un forte risvolto pratico che risponde a bisogni di conoscenza specifici. La sfida oggi è quella di rendere ordinario ciò che è stato straordinario e quindi mettere a sistema le buone pratiche e i saperi sulle politiche d’integrazione maturati in questi anni nei Servizi educativi della Città”.

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Set 12


Riaprono le porte delle scuole anche per le bimbe e i bimbi più piccini. Nelle scuole dell’infanzia di Torino (comunali, statali e paritarie), trovano accoglienza 20.631 bambini mentre nei nidi i piccoli sono 4424.

Stamane Mariagrazia Pellerino, Assessore comunale alle politiche educative, insieme a Nadia Conticelli, Presidente della Circoscrizione 6 e ad Umberto D’Ottavio, Assessore all’istruzione della Provincia di Torino, incontra bambini ed insegnanti della scuola elementare Gabelli nel primo giorno di scuola.

“Dopo le preoccupazioni dei mesi scorsi e nonostante le difficoltà imposte dalle minori risorse a disposizione dei Comuni, la Città ha mantenuto l’impegno preso – spiega Mariagrazia Pellerino. L’offerta educativa e pedagogica rimane quella degli anni precedenti, sia per la quantità di posti a disposizione, sia per la qualità che ha sempre contraddistinto l’attenzione di Torino verso i suoi cittadini più piccoli”.
Negli ultimi otto mesi la Città ha proceduto a effettuare lavori di edilizia scolastica con fondi propri in attesa dell’arrivo di fondi nazionali e sono state impiegate le ultime settimane a effettuare ulteriori interventi di sistemazione di edifici per assicurare l’inizio regolare delle attività. Sono inoltre in corso i lavori per la costruzione di un nido per 60 bambini e una scuola dell’infanzia per 75 bimbi nell’area ex Incet, tra la via Banfo e via Cervino e sono in esecuzione lavori per incrementare con due nuove sezioni la scuola dell’infanzia ospitata nell’edificio di via Santa Chiara, 12. A lavori ultimati accoglierà 150 bambini. Stanno inoltre per essere ultimati i lavori per un nido in corso Bramante che ospiterà 60 piccoli.

Oggi sono stati inoltre approvati dalla Giunta Comunale progetti definitivi di interventi di manutenzione straordinaria per un milione 200 mila euro nelle scuole torinesi di tutte e dieci le Circoscrizioni. Si tratta per lo più di lavori di messa a norma di sicurezza di aule, servizi igienici e locali di accesso in scuole dell’infanzia, elementari e medie inferiori.

Nella zona Sud (Santa Rita, Lingotto, Mirafiori) gli interventi più significativi riguarderanno le materne di via Poirino 9 e via Rovereto 2 (sale igieniche), via Boston 33 (recinzione). Ristrutturazione di bagni anche per l’elementare ex Dogliotti, in via Sidoli, 10. Nella zona Est (Aurora- Madonna del Pilone-Vanchiglietta, San Salvario) sarà ricostruita la recinzione e sostituite le ringhiere dei balconi della materna ‘Le pratoline’ di via Lugaro, 6; alla elementare De Amicis, in via Masserano 6 sarà costruita una rampa per l’accesso ai disabili, alla Manzoni di corso Marconi 28 saranno riparate le gelosie, mentre sia alla Elementare Aurora, sia alla Media Morelli, nel complesso di via Cecchi 16-18 saranno revisionate le porte interne.

Nella zona Nord (Barriera di Milano e Borgo Vittoria-Vallette) sono previsti interventi alla palestra della Elementare di via Banfo, 32, all’edificio di via Patetta, alla Padre Gemelli e alla scuola materna di via Anglesio, 17. Nella zona Ovest (Parella, Borgo San Paolo e Centro) manutenzione in vista per le medie di via Delleani 25, via Le Chiuse, 80 e alle materne di via Capelli 66 e via Bertola 10.

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