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Ott 23


Un Po di mamme vanno a scuola. Alfabetizzazione e cittadinanza per le donne non comunitarie a Torino è un percorso di apprendimento della lingua e della cultura italiana destinato, in via prioritaria ma non esclusiva, alle mamme non comunitarie delle bambine e dei bambini che frequentano i nidi e le scuole comunali dell’infanzia delle Circoscrizioni 5, 6 e 7, dov’è più forte la presenza di famiglie straniere.
E’ un progetto finanziato da Bruxelles attraverso il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini nei Paesi terzi (2007-2013) e dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. La Direzione Servizi Educativi della Città è capofila del progetto. Suoi partner sono: Cooperativa Sociale progetto Tenda Onlus, Associazione Formazione 80, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale – Gruppo di Torino, Arcidiocesi di Torino – Ufficio pastorale Migranti, Cooperativa TerreMondo, Centro territoriale per l’Educazione permanente “A. Gabelli”.
Sono 54 i Servizi educativi comunali delle tre Circoscrizioni, che accolgono 2551 bambini, le loro mamme sono 1394. Le attività si svolgeranno con metodologie che attraverso il “fare insieme” coinvolgono le madri straniere, indipendentemente dalla conoscenza della lingua italiana. Il progetto coinvolgerà 300 donne che si costituiranno in 23 gruppi di studio a seconda del livello di conoscenza della lingua italiana. E’ previsto un livello base (100 donne per 10 gruppi – sono in condizione di analfabetismo/semianalfabetismo in lingua madre, non hanno conoscenza dell’alfabeto europeo), un livello intermedio (150 donne per 10 gruppi – conoscono l’alfabeto europeo, comprendono ed usano elementari espressioni in lingua italiana sulla vita quotidiana), un livello avanzato (50 donne per 3 gruppi – sanno produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di loro interesse). Le performance di ciascuna partecipante saranno certificate e a ogni livello saranno riconosciuti rispettivamente crediti formativi, la possibilità di sostenere l’esame finale della scuola media, acquisire una certificazione superiore sostenendo gli esami relativi presso il Centro interculturale della Città di Torino.
Le mamme, anche con l’aiuto di mediatori, potranno visitare i servizi disponibili alle cittadine straniere (scuola, salute, permanenza in Italia,) e conoscere la Città attraverso la storia, la cultura, le visite guidate e momenti di spiegazione e discussione. Inoltre, con l’aiuto di esperti potranno riflettere, sull’essere donne e madri in terra di migrazione in occasione di sei incontri organizzati sul territorio.
“I corsi – ha sottolineato Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative della Città – si svolgeranno nei nidi e nelle materne perché è l’ambiente più propizio per creare interazione tra le mamme migranti e quelle italiane. Viene colmato così il gap linguistico tra i bambini che imparano l’italiano e le mamme che non conoscono la nostra lingua”. “Sarà, inoltre, un’opportunità di formazione alla cittadinanza – ha continuato l’Assessore – perché queste donne potranno più facilmente accedere ai servizi istituzionali messi a disposizione e conoscere direttamente ciò che viene fatto. Uno scambio di esperienze culturali per vivere la diversità come arricchimento e risorsa”.
“Questa iniziativa – ha spiegato Ilda Curti, assessore all’integrazione dei “nuovi cittadini” – ha un forte risvolto pratico che risponde a bisogni di conoscenza specifici. La sfida oggi è quella di rendere ordinario ciò che è stato straordinario e quindi mettere a sistema le buone pratiche e i saperi sulle politiche d’integrazione maturati in questi anni nei Servizi educativi della Città”.

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Set 10


Inaugurato ufficialmente il giardino ex Ceat, realizzato sull’area degli ex stabilimenti produttivi Ceat, tra le vie Pacini, Leoncavallo e Ternengo. Il nuovo giardino si estende per 16mila metri quadri con spazi a prato, nuove alberature e arredi, giochi per bambini e adolescenti e un percorso fitness per la terza età.
Presenti alla cerimonia il Sindaco Piero Fassino, gli Assessori Enzo Lavolta e Ilda Curti oltre alla Presidente della Circoscrizione 6, Nadia Conticelli.
L’intervento, avviato dal 2007 e più volte rallentato per la necessità di compiere approfonditi lavori di bonifica ambientale, si configura come primo tassello della riqualificazione che interesserà gli spazi verdi della zona est di Barriera di Milano e che verrà portata a termine entro il 2014. La realizzazione è stata curata dal servizio Grandi opere del verde della Città di Torino.

Dalla fine di luglio 2012 il giardino ha visto una fase di apertura sperimentale al pubblico, resa possibile anche grazie al supporto di cittadini volontari, e l’attuazione di una serie di iniziative di animazione e monitoraggio; queste attività, promosse dall’associazione Acmos e dalla Biblioteca Primo Levi all’interno del progetto “Cosa Succede in Barriera?” del Programma Urban, hanno permesso di identificare, insieme ai fruitori del giardino, una serie di informazioni sui pregi, sui difetti e sulle potenzialità di questo nuovo luogo della città e del quartiere di Barriera.
E’ nata da questa raccolta di dati, suggestioni e suggerimenti, l’idea di far partire un’azione di coinvolgimento della cittadinanza per creare insieme un nuovo modo di essere “responsabili” di un luogo pubblico, con l’obiettivo di individuare e realizzare un programma di azioni che permettano al giardino di essere più vivibile, più sicuro, più ospitale, più bello e più ricco di attività.

L’assessore all’Innovazione, Sviluppo e Sostenibilità urbana, Enzo Lavolta, esprime la sua soddisfazione per l’apertura dello spazio verde. “Giunge finalmente a compimento un’opera di riqualificazione progettata dal servizio Grandi opere del verde, tanto attesa dalla cittadinanza – ha affermato Lavolta -. Dal 2006 a oggi le difficoltà, prevalentemente dovute alla contaminazione del suolo, occupato in precedenza dalla produzione industriale della Ceat, sono state numerose. A tal punto da rendere necessaria, in più occasioni, l’interruzione del cantiere”.
Prosegue l’assessore: “L’attenzione posta dai tecnici comunali, anche attraverso opportune indagini, permette oggi di inaugurare una nuova area verde in Barriera di Milano, fruibile dai cittadini di tutte le età in piena sicurezza”.

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Mar 20


In piazza Palazzo di Città 8f si è tenuta la conferenza stampa per l’apertura al pubblico dello spazio espositivo Urban Center Metropolitano.
Presenti alla conferenza stampa gli Assessori Ilda Curti e Claudio Lubatti oltre a Carlo Olmo, direttore dell’UCM e Angelo Benessia, presidente Compagnia di San Paolo.
Urban Center Metropolitano
L’apertura ai cittadini e a tutti i visitatori della sede pubblica di fronte al Municipio di Torino rappresenta un importante traguardo per Urban Center Metropolitano, soggetto nato nel settembre 2005 – attraverso un accordo tra la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e Torino Internazionale – e dal giugno 2010 associazione autonoma.
Nell’arco dei suoi primi sei anni di vita, Urban Center ha condotto una intensa attività di supporto e accompagnamento alle amministrazioni e ad altri soggetti pubblici e privati del territorio, lavorando su progetti architettonici e urbanistici rilevanti per il futuro dell’area metropolitana torinese, proponendosi quale strumento di ricerca, promozione e formazione sui temi dell’architettura e del dibattito urbano e promuovendo conoscenza, partecipazione e dialogo tra i soggetti economici, sociali e culturali implicati nel rinnovamento della città.
Grazie alla sede pubblica, Urban Center entra ora in possesso di nuovi strumenti per sviluppare l’azione di accompagnamento, per costruire una stagione di efficace confronto tra gli attori della trasformazione e per interpretare la funzione di costante informazione ai cittadini, rinnovando, con maggiore forza e legittimazione, la centralità del proprio ruolo nell’accompagnamento ai grandi processi di mutamento economico, sociale e urbanistico che caratterizzano Torino e la sua area metropolitana.

La nuova sede pubblica
I locali di piazza Palazzo di Città si vogliono configurare come uno spazio di dibattito, informazione e documentazione sull’architettura e sulle trasformazioni urbane di Torino e dell’area metropolitana, ospitando un’esposizione permanente ma in continuo aggiornamento, cicli di incontri, dibattiti e mostre temporanee, oltre a un punto informativo presidiato espressamente dedicato alla metamorfosi della città.
Una nuova “vetrina” ragionata, terza e plurale, della trasformazione urbana contemporanea e futura, in un luogo centrale e fortemente simbolico di Torino.

L’apertura, le attività e il calendario
Il 21 marzo alle 18.00 l’apertura dello spazio si trasforma nel primo momento di appropriazione della sede da parte della cittadinanza: con “coltiva il tuo urban center, fai crescere la tua città”, nel primo giorno di primavera, il dono ai partecipanti di una piantina di violette trasmetterà il messaggio di un luogo che darà esiti via via migliori più sarà arricchito dal contributo di tutti e in particolar modo dei singoli o dei gruppi che svolgono ruoli meritori nella metamorfosi sociale e fisica della città ma non hanno modo di far sentire la propria voce.
Urban Center vuole essere uno spazio reso sempre vivo e plurale da iniziative diverse, legate ovviamente a temi urbani e architettonici. A partire da aprile prenderanno avvio numerose iniziative aperte al pubblico – incontri, dibattiti, cicli di letture e proiezioni, presentazioni di libri e riviste – organizzate dall’Associazione stessa o da altri soggetti.

Ingresso libero. Orari e informazioni
_ lunedì 14.00-18.00
_ martedì-venerdì 11.00-18.00
Visite guidate gratuite ogni giovedì alle 12.00 e ogni mercoledì alle 17.00.
Aperture straordinarie nei fine settimana, segnalate sul sito web e in loco.
www.urbancenter.to.it
info@urbancenter.to.it
T +39 011 5537 950

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