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Giu 04


E’ giunto a termine il progetto Un PO di mamme vanno a scuola. Alfabetizzazione e cittadinanza per donne non comunitarie a Torino, il percorso di apprendimento della lingua italiana ed educazione alla cittadinanza rivolto a mamme delle bambine e dei bambini non comunitari che frequentano gli asili nido e scuole dell’infanzia comunali nelle Circoscrizioni 5, 6 e 7.

Trecento sono state le donne iscritte alle lezioni provenienti dal Marocco (la percentuale più alta 65%) Nigeria, Egitto, Tunisia, Perù, Costa d’Avorio, Senegal, Cina, Pakistan, Filippine, Sudan, Albania, Somalia, Moldavia, Congo, Mali, Togo, Afghanistan.
I corsi – articolati in tre moduli base, intermedio, e avanzato – di cinquanta e cento ore sono iniziati a novembre e si sono conclusi il 31 maggio.

Il 52% delle donne è arrivata in Italia tra il 2006 ed il 2010; il 28% ha raggiunto il nostro Paese prima del 2006 e il 20% dopo il 2010. Sotto il profilo anagrafico il gruppo più numeroso è quello compreso tra i 30 e i 39 anni (46%).

Questa mattina alla Galleria d’Arte Moderna Mariagrazia Pellerino, Assessore alle Politiche educative Città di Torino ha consegnato gli attestati di frequenza alle “studentesse” che hanno portato a termine i corsi (oltre il 70% delle iscritte). Nelle prossime settimane saranno portati a compimento i percorsi di accompagnamento per quante intendono proseguire livelli superiore di conoscenza della lingua italiana o del conseguimento del diploma conclusivo del primo ciclo di studi rilasciato dai Centri Territoriali Permanenti (Ctp) Gabelli e Parini.

Alcune hanno spontaneamente deciso di ringraziare l’Amministrazione Comunale e quanti hanno collaborato alla realizzazione del corso. Josephine, una delle allieve, ha raggiunto il tavolo dei lavori emozionata. E’ rimasta in piedi “per onorare l’iniziativa” e per ringraziare l’insegnante Alessia per l’accoglienza e il calore che ha dimostrato.

Il progetto ha favorito, oltre alla conoscenza della storia e del patrimonio cittadino, la formazione di gruppi nel quartiere. In ogni Circoscrizione sono stati realizzati incontri con le donne italiane, condotti da docenti e mediatori culturali. Ne è nato un confronto sui temi della famiglia, dell’educazione e del rapporto con i figli e la scuola.

“Il progetto – ha sottolineato Mariagrazia Pellerino – si è rivelato una felice intuizione alla luce dei risultati prodotti in termini di confronto tra donne migranti e donne native che hanno avuto occasione di scambiare il loro punto di vista anche sulla genitorialità e non solo sulla conoscenza della lingua e la cultura italiana. Spero, inoltre, che questa esperienza abbia consentito di creare delle reti di relazioni tra di voi, per ricostruire a Torino quei legami lasciati a casa, che sappiamo essere molto forti nelle vostra cultura”.

“Questa iniziativa – ha continuato Pellerino – apre una nuova riflessione sulle politiche dell’integrazione che devono avere anche uno sguardo di genere. Non si possono immaginare le stesse azioni per uomini e donne perché abbiamo competenze, capacità e opportunità diverse. Ben venga quindi una declinazione al femminile che consentirà un maggiore agio anche nelle politiche di integrazione scolastiche. Sarà questa la chiave per consentire al programma di continuare a trovare risorse anche in futuro”. Molte le donne che non hanno potuto iscriversi al corso e sperano di farlo il prossimo anno.

Il progetto è stato promosso dai Servizi Educativi della Città, in collaborazione con il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (Meic), la Cooperativa sociale Progetto Tenda, l’Ufficio Pastorale Migranti, la cooperativa TerreMondo, l’associazione Formazione ’80 e i Ctp Gabelli e Parini. L’iniziativa è stata finanziata dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007 – 2013, Azione 1 – Formazione linguistica ed educazione civica.

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Ott 23


Un Po di mamme vanno a scuola. Alfabetizzazione e cittadinanza per le donne non comunitarie a Torino è un percorso di apprendimento della lingua e della cultura italiana destinato, in via prioritaria ma non esclusiva, alle mamme non comunitarie delle bambine e dei bambini che frequentano i nidi e le scuole comunali dell’infanzia delle Circoscrizioni 5, 6 e 7, dov’è più forte la presenza di famiglie straniere.
E’ un progetto finanziato da Bruxelles attraverso il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini nei Paesi terzi (2007-2013) e dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. La Direzione Servizi Educativi della Città è capofila del progetto. Suoi partner sono: Cooperativa Sociale progetto Tenda Onlus, Associazione Formazione 80, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale – Gruppo di Torino, Arcidiocesi di Torino – Ufficio pastorale Migranti, Cooperativa TerreMondo, Centro territoriale per l’Educazione permanente “A. Gabelli”.
Sono 54 i Servizi educativi comunali delle tre Circoscrizioni, che accolgono 2551 bambini, le loro mamme sono 1394. Le attività si svolgeranno con metodologie che attraverso il “fare insieme” coinvolgono le madri straniere, indipendentemente dalla conoscenza della lingua italiana. Il progetto coinvolgerà 300 donne che si costituiranno in 23 gruppi di studio a seconda del livello di conoscenza della lingua italiana. E’ previsto un livello base (100 donne per 10 gruppi – sono in condizione di analfabetismo/semianalfabetismo in lingua madre, non hanno conoscenza dell’alfabeto europeo), un livello intermedio (150 donne per 10 gruppi – conoscono l’alfabeto europeo, comprendono ed usano elementari espressioni in lingua italiana sulla vita quotidiana), un livello avanzato (50 donne per 3 gruppi – sanno produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di loro interesse). Le performance di ciascuna partecipante saranno certificate e a ogni livello saranno riconosciuti rispettivamente crediti formativi, la possibilità di sostenere l’esame finale della scuola media, acquisire una certificazione superiore sostenendo gli esami relativi presso il Centro interculturale della Città di Torino.
Le mamme, anche con l’aiuto di mediatori, potranno visitare i servizi disponibili alle cittadine straniere (scuola, salute, permanenza in Italia,) e conoscere la Città attraverso la storia, la cultura, le visite guidate e momenti di spiegazione e discussione. Inoltre, con l’aiuto di esperti potranno riflettere, sull’essere donne e madri in terra di migrazione in occasione di sei incontri organizzati sul territorio.
“I corsi – ha sottolineato Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative della Città – si svolgeranno nei nidi e nelle materne perché è l’ambiente più propizio per creare interazione tra le mamme migranti e quelle italiane. Viene colmato così il gap linguistico tra i bambini che imparano l’italiano e le mamme che non conoscono la nostra lingua”. “Sarà, inoltre, un’opportunità di formazione alla cittadinanza – ha continuato l’Assessore – perché queste donne potranno più facilmente accedere ai servizi istituzionali messi a disposizione e conoscere direttamente ciò che viene fatto. Uno scambio di esperienze culturali per vivere la diversità come arricchimento e risorsa”.
“Questa iniziativa – ha spiegato Ilda Curti, assessore all’integrazione dei “nuovi cittadini” – ha un forte risvolto pratico che risponde a bisogni di conoscenza specifici. La sfida oggi è quella di rendere ordinario ciò che è stato straordinario e quindi mettere a sistema le buone pratiche e i saperi sulle politiche d’integrazione maturati in questi anni nei Servizi educativi della Città”.

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