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Set 18


E’ stato presentato questa mattina in conferenza stampa il rinnovato centro culturale italo – arabo DAR AL HIKMA – Casa della Sapienza.
Younis Tawfik, Presidente del centro, Rosita Ferrato, Presidente del Caffè dei giornalisti, Emanuele Durante, Presidente della Circoscrizione 7, insieme a Giulio Brusori della Fondazione Reporter per il mondo e Giampiero Leo Consiglio Regionale del Piemonte, hanno presentato i lavori di restauro e la duplice missione del Dar al Hikma: da un lato far scoprire una modalità di approccio alla vita secondo ritmi più attenti al benessere della persona, attingendo a ciò che di meglio si può trarre da due culture diverse ma complementari come quella araba e quella italiana; contestualmente poi si vuole offrire assistenza a coloro che sono da poco tempo in Italia e che potrebbero avere bisogno di aiuto pratico e immediato per esempio grazie allo sportello assistenza immigrati Extrainforma dell’Ufficio Stranieri del Comune di Torino ed altri sportelli della VII Circoscrizione comunale ospitati all’interno del Centro.
Il Centro aprirà al pubblico con l’inaugurazione di martedì prossimo 24 settembre alle ore 18.00 e offrirà una serie di servizi rinnovati: l’Hammam totalmente ristrutturato, luogo di benessere ma anche di incontro sociale, un ristorante e una piccola caffetteria Il Caffè dei Giornalisti intitolata all’omonima associazione culturale di Torino, in virtù della contiguità tra le due associazioni; al 24 settembre online anche il nuovo sito www.daralhikma.it

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Lug 07


Si è concluso tutto come una bella favola, di quelle dove l’eroe deve superare ostacoli che sembrano insormontabili per arrivare alla vittoria: così è stato per i Survivor, che dopo 4 presenze riescono a vincere la settima edizione di Balon Mundial, il torneo di calcio per comunità di stranieri organizzato dall’omonima società sportiva dilettantistica.

NON SOLO CALCIO
I ragazzi di Survivor, squadra composta in maggior parte da rifugiati africani in fuga da guerre, povertà e dittature, hanno ottenuto la vittoria da outsider, superando avversari molto accreditati per la vittoria finale: il Brasile agli ottavi, la Nigeria ai quarti, il Perù in semifinale e il Ghana in finale, piegato ai calci di rigore per 4-3.
Una grande soddisfazione per questi ragazzi, che nel calcio hanno trovato un nuovo inizio: «Seguiamo questi ragazzi a 360° – spiega il presidente di Survivor, Roberto Arena – da quando li selezioniamo per la squadra, che disputa il campionato Uisp, i ragazzi vengono controllati e seguiti sotto tutti i punti di vista: lavoro, casa, cittadinanzaqualsiasi altro tipo di aiuto. Nel frattempo continuiamo per tutto l’anno a fare accoglienza anche con altri rifugiati, ai quali non neghiamo la possibilità di allenarsi».

I NUMERI DI BALON MUNDIAL
Questa edizione, la settima, è stata una delle più equilibrate della storia di Balon Mundial: molte gare infatti sono state decise ai calci di rigore.
Fra le 36 squadre partecipanti ci sono state parecchie novità: si è visto il debutto della Polonia, il ritorno dell’Argentina e altre formazioni di ragazzi rifugiati come il CTP Saba, l’Africa United e gli Hearts Eagle.
Nel mundialito femminilevinto per il secondo anno consecutivo dall’Italia, hanno invece debuttato Moldova ed El Salvador.

FUORI DAL CAMPO
Come ogni anno il Balon Mundial non si è fermato solo al rettangolo di gioco, ma tutto intorno ai campi della Colletta e dello stadio Primo Nebiolo è stata sempre festa.
Non è mancato nemmeno quest’anno l’evento Food Mundial, che ha visto uno sbocciare di molti stand dove era possibile provare e gustare le cucine di tutto il mondo. Al di fuori dei campi, nella cornice degli spalti e degli stand culinari, sempre presente la musica – di qualsiasi genere: quella dei dj, la latina, l’afro e l’indie rock – e i balli come la Pizzica e la danza del ventre.
È stata anche l’occasione di informarsi sulla situazione dei rifugiati nel nostro paese durante l’incontro dal titolo: “Dopo l’emergenza Nord Africa, la situazione rifugiati in Italia”, durante la quale sono intervenuti giornalisti, legali e i ragazzi delle squadre.
I momenti però che difficilmente saranno cancellati in questa edizione sono stati due, che per eccezionalità staccano tutto il resto: il primo è stata la visita a sorpresa del Ministro per l’Integrazione Kyenge ai campi della Colletta, accolta con gioia dai giocatori e quella dello juventino Kwadwo Asamoah, giunto per la finale fra il suo Ghana e i Survivor e che alla fine ha premiato i ragazzi campioni di Balon Mundial.

[fonte: Digi.To – Il magazine online dell’Informagiovani di Torino]

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Giu 04


E’ giunto a termine il progetto Un PO di mamme vanno a scuola. Alfabetizzazione e cittadinanza per donne non comunitarie a Torino, il percorso di apprendimento della lingua italiana ed educazione alla cittadinanza rivolto a mamme delle bambine e dei bambini non comunitari che frequentano gli asili nido e scuole dell’infanzia comunali nelle Circoscrizioni 5, 6 e 7.

Trecento sono state le donne iscritte alle lezioni provenienti dal Marocco (la percentuale più alta 65%) Nigeria, Egitto, Tunisia, Perù, Costa d’Avorio, Senegal, Cina, Pakistan, Filippine, Sudan, Albania, Somalia, Moldavia, Congo, Mali, Togo, Afghanistan.
I corsi – articolati in tre moduli base, intermedio, e avanzato – di cinquanta e cento ore sono iniziati a novembre e si sono conclusi il 31 maggio.

Il 52% delle donne è arrivata in Italia tra il 2006 ed il 2010; il 28% ha raggiunto il nostro Paese prima del 2006 e il 20% dopo il 2010. Sotto il profilo anagrafico il gruppo più numeroso è quello compreso tra i 30 e i 39 anni (46%).

Questa mattina alla Galleria d’Arte Moderna Mariagrazia Pellerino, Assessore alle Politiche educative Città di Torino ha consegnato gli attestati di frequenza alle “studentesse” che hanno portato a termine i corsi (oltre il 70% delle iscritte). Nelle prossime settimane saranno portati a compimento i percorsi di accompagnamento per quante intendono proseguire livelli superiore di conoscenza della lingua italiana o del conseguimento del diploma conclusivo del primo ciclo di studi rilasciato dai Centri Territoriali Permanenti (Ctp) Gabelli e Parini.

Alcune hanno spontaneamente deciso di ringraziare l’Amministrazione Comunale e quanti hanno collaborato alla realizzazione del corso. Josephine, una delle allieve, ha raggiunto il tavolo dei lavori emozionata. E’ rimasta in piedi “per onorare l’iniziativa” e per ringraziare l’insegnante Alessia per l’accoglienza e il calore che ha dimostrato.

Il progetto ha favorito, oltre alla conoscenza della storia e del patrimonio cittadino, la formazione di gruppi nel quartiere. In ogni Circoscrizione sono stati realizzati incontri con le donne italiane, condotti da docenti e mediatori culturali. Ne è nato un confronto sui temi della famiglia, dell’educazione e del rapporto con i figli e la scuola.

“Il progetto – ha sottolineato Mariagrazia Pellerino – si è rivelato una felice intuizione alla luce dei risultati prodotti in termini di confronto tra donne migranti e donne native che hanno avuto occasione di scambiare il loro punto di vista anche sulla genitorialità e non solo sulla conoscenza della lingua e la cultura italiana. Spero, inoltre, che questa esperienza abbia consentito di creare delle reti di relazioni tra di voi, per ricostruire a Torino quei legami lasciati a casa, che sappiamo essere molto forti nelle vostra cultura”.

“Questa iniziativa – ha continuato Pellerino – apre una nuova riflessione sulle politiche dell’integrazione che devono avere anche uno sguardo di genere. Non si possono immaginare le stesse azioni per uomini e donne perché abbiamo competenze, capacità e opportunità diverse. Ben venga quindi una declinazione al femminile che consentirà un maggiore agio anche nelle politiche di integrazione scolastiche. Sarà questa la chiave per consentire al programma di continuare a trovare risorse anche in futuro”. Molte le donne che non hanno potuto iscriversi al corso e sperano di farlo il prossimo anno.

Il progetto è stato promosso dai Servizi Educativi della Città, in collaborazione con il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (Meic), la Cooperativa sociale Progetto Tenda, l’Ufficio Pastorale Migranti, la cooperativa TerreMondo, l’associazione Formazione ’80 e i Ctp Gabelli e Parini. L’iniziativa è stata finanziata dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007 – 2013, Azione 1 – Formazione linguistica ed educazione civica.

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