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Set 10


Inaugurato ufficialmente il giardino ex Ceat, realizzato sull’area degli ex stabilimenti produttivi Ceat, tra le vie Pacini, Leoncavallo e Ternengo. Il nuovo giardino si estende per 16mila metri quadri con spazi a prato, nuove alberature e arredi, giochi per bambini e adolescenti e un percorso fitness per la terza età.
Presenti alla cerimonia il Sindaco Piero Fassino, gli Assessori Enzo Lavolta e Ilda Curti oltre alla Presidente della Circoscrizione 6, Nadia Conticelli.
L’intervento, avviato dal 2007 e più volte rallentato per la necessità di compiere approfonditi lavori di bonifica ambientale, si configura come primo tassello della riqualificazione che interesserà gli spazi verdi della zona est di Barriera di Milano e che verrà portata a termine entro il 2014. La realizzazione è stata curata dal servizio Grandi opere del verde della Città di Torino.

Dalla fine di luglio 2012 il giardino ha visto una fase di apertura sperimentale al pubblico, resa possibile anche grazie al supporto di cittadini volontari, e l’attuazione di una serie di iniziative di animazione e monitoraggio; queste attività, promosse dall’associazione Acmos e dalla Biblioteca Primo Levi all’interno del progetto “Cosa Succede in Barriera?” del Programma Urban, hanno permesso di identificare, insieme ai fruitori del giardino, una serie di informazioni sui pregi, sui difetti e sulle potenzialità di questo nuovo luogo della città e del quartiere di Barriera.
E’ nata da questa raccolta di dati, suggestioni e suggerimenti, l’idea di far partire un’azione di coinvolgimento della cittadinanza per creare insieme un nuovo modo di essere “responsabili” di un luogo pubblico, con l’obiettivo di individuare e realizzare un programma di azioni che permettano al giardino di essere più vivibile, più sicuro, più ospitale, più bello e più ricco di attività.

L’assessore all’Innovazione, Sviluppo e Sostenibilità urbana, Enzo Lavolta, esprime la sua soddisfazione per l’apertura dello spazio verde. “Giunge finalmente a compimento un’opera di riqualificazione progettata dal servizio Grandi opere del verde, tanto attesa dalla cittadinanza – ha affermato Lavolta -. Dal 2006 a oggi le difficoltà, prevalentemente dovute alla contaminazione del suolo, occupato in precedenza dalla produzione industriale della Ceat, sono state numerose. A tal punto da rendere necessaria, in più occasioni, l’interruzione del cantiere”.
Prosegue l’assessore: “L’attenzione posta dai tecnici comunali, anche attraverso opportune indagini, permette oggi di inaugurare una nuova area verde in Barriera di Milano, fruibile dai cittadini di tutte le età in piena sicurezza”.

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Apr 20




Una festa per conoscersi, per mettere in contatto un grande progetto di rigenerazione urbana con il territorio cui è destinato.
Apre in Barriera di Milano, in corso Palermo 122, la sede del Piano integrato di sviluppo urbano Urban Barriera di Milano. Un’occasione importante celebrata con un pomeriggio di festa, animazione per bambini, giochi e spettacolo, che sono culminati nell’inaugurazione della sede alla presenza del sindaco e delle autorità comunali e circoscrizionali, alle ore 17.
In corso Palermo 122 nasce una sede di lavoro e di confronto, uno sportello informativo sulle trasformazioni e un luogo di incontro tra cittadini e amministrazione.
Il Piano integrato di sviluppo urbano Urban Barriera di Milano è una grande occasione di rinascita per il quartiere, in quanto associa alla riqualificazione dello spazio pubblico e al risanamento di spazi per attività sociali iniziative di sostegno all’economia e all’occupazione e di accompagnamento sociale e culturale.
Urban non è un libro dei sogni: è un approccio integrato che permetterà in quattro anni – entro il 2014, indicato dalla Commissione europea come termine ultimo per la chiusura dei cantieri e la rendicontazione del lavoro svolto – di intervenire nel cuore di Barriera di Milano, uno dei più antichi quartieri operai della città che, in tempi di globalizzazione e immigrazione, rappresenta un’area carica di carenze, povertà, contraddizioni, ma anche di grandi energie e potenzialità da portare alla luce. Grazie ai contributi messi a disposizione nel 2007 dalla Regione Piemonte su fondi di provenienza europea (20 milioni), a risorse della città e ad altri canali di finanziamento si potranno investire in Barriera circa 41 milioni di euro: una grande opportunità di cambiamento e di rilancio di una delle poche aree cittadine finora escluse dal processo di trasformazione del territorio di Torino innescato 15 anni fa con i Contratti di quartiere e i numerosi Programmi europei che hanno riversato sulla città notevoli risorse economiche e creato un know how di considerevoli potenzialità.

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Ott 13



La trasformazione che Torino ha vissuto negli ultimi due decenni è stata caratterizzata da fattori, proporzioni e valori di grande rilievo. Inizia ora una nuova fase, che interessa in particolare quella parte di città sino a oggi rimasta in attesa di una riqualificazione generale e destinata a vivere un rovesciamento del proprio ruolo: il quadrante nord dell’area urbana, nel quale si collocano i quartieri Barriera di Milano, Regio Parco, Rebaudengo, Madonna di Campagna.

Le iniziative di “BARRIERA C’ENTRO. Il futuro di Torino si sposta a nord” hanno l’obiettivo di far comprendere la portata di questa trasformazione e descrivere le componenti nelle quali si articola.

Il primo passo è la mostra allestita dal 13 ottobre al 7 novembre in piazza San Carlo, ideata e curata da Urban Center Metropolitano per la Città di Torino.

20 strutture espositive, 4 totem e 4 schermi video per iniziare a raccontare:

  • il maggiore progetto urbano per Torino, con la trasformazione di oltre un milione di metri quadri di aree dismesse che diventeranno nuovi edifici e spazi verdi attraverso la “Variante 200” al Piano regolatore;
  • il tracciato della linea 2 della Metropolitana, infrastruttura strettamente connessa alla metamorfosi urbanistica e all’intero sistema della mobilità pubblica e privata;
  • le imminenti azioni di rigenerazione fisica, economica e sociale grazie al programma integrato “URBAN Barriera di Milano”, finanziato dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte, dal Governo Italiano e dall’Unione Europea;
  • gli esiti del concorso internazionale di idee “La Metamorfosi” che ha coinvolto oltre 80 gruppi di architetti venuti a immaginare un futuro possibile per Barriera di Milano e Regio Parco, con tutti i progetti vincitori, menzionati e partecipanti per i tre ambiti di Spina 4, Sempione-Gottardo e Scalo Vanchiglia; – la proposta progettuale scelta per il nuovo centro direzionale LAVAZZA per l’area ex Enel di via Bologna;
  • le linee guida del progetto “GIARDINIERI DI BARRIERA”,che intende promuovere lo sviluppo di orti e spazi verdi condivisi attraverso il coinvolgimento degli abitanti.

Mappe e testi: Urban Center Metropolitano; Fotografie aeree: Michele D´Ottavio; Design: Kalimera; Allestimento: Squillari Arti Grafiche

All’inaugurazione della mostra sono intervenuti Mario Viano, assessore all’Urbanistica, all’Edilizia privata e al Patrimonio, Città di Torino e Carlo Olmo, direttore Urban Center Metropolitano.

Alberto Birindelli di PROAP Estudos e Projectos de Arquitectura Paisagista, e Marco Pietrolucci di Pietrolucci Studio Associato hanno illustrato i progetti i vincitori del concorso.

Visibile durante l’inaugurazione l’installazione dei ‘Giardineri di Barriera’, un progetto per promuovere lo sviluppo di orti urbani e spazi verdi condivisi sul modello di altre grandi città europee.

Piazza San Carlo: 13 ottobre – 7 novembre 2010
Piazza Abba: 11 novembre – 12 dicembre 2010

On-line il nuovo sito dedicato alla trasformazione dell’area nord:www.barrieracentro.it

[fonte: www.professionearchitetto.it]

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